Bassa rugosità per un’elevata durata degli utensili

Recentemente Suce (una delle aziende espositrici di Lamiera) ha investito in una nuova rettificatrice destinata alla finitura dei punzoni in grado di assicurare bassi livelli rugosità. Per migliorare ulteriormente la qualità superficiale dell’utensile, l’azienda propone anche un nuovo servizio esterno di trattamento chimico.

di Laura Alberelli

Da quasi settant’anni, Suce fornisce utensili e attrezzature per la lavorazione della lamiera, stampi, punzoni e offre un servizio di tranciatura garantendo prodotti e servizi con un profilo qualitativo tipico delle aziende industriali, ma con una cura e un’attenzione ai dettagli che si riscontra solo nelle aziende artigianali. Per continuare a garantire questo livello di servizi, l’azienda ha recentemente investito in una nuova rettificatrice destinata alla finitura degli utensili per punzonatrici. A parlarcene è Giorgio Cerri, responsabile commerciale di Suce. “Grazie a questa macchina, siamo in grado di assicurare un’elevata finitura superficiale su tutti gli utensili che realizziamo per le punzonatrici Amada, Prima Power, Euromac, Trumpf, Salvagnini, Rainer, FPL Tecnology, Weidemann, solo per citarne alcuni). Con questo impianto riusciamo anche a garantire un’ottima precisione sia della centratura sia della dimensione dell’utensile, oltre che una rugosità molto bassa. Confrontando i nostri prodotti con quelli di altri costruttori, la rugosità dei nostri è risultata la migliore (ovvero la più bassa) in assoluto.
Forti di una pluriennale esperienza maturata sul campo della finitura dei punzoni, in questo tipo di operazione già da parecchi anni abbiamo scelto di adottare un particolare accorgimento che impiegheremo anche nella nuova rettifica. Grazie a questa accortezza (che non svelerò per motivi di privacy), sui nostri utensili riusciamo a garantire una finitura di 0,2 Ra. Una rugosità così bassa ha come conseguenza diretta un aumento della durata dell’utensile. Durante il processo di tranciatura a freddo, si creano infatti delle grippature sul fianco dell’utensile. Una bassa rugosità favorisce lo scorrimento dello stesso, andando quasi a emulare i benefici di un rivestimento superficiale che ha come scopo principale la riduzione del coefficiente di attrito durante la tranciatura. A rugosità bassa equivale una durata superiore dell’utensile”.

Un trattamento chimico eseguito esternamente
Oltre a investire in una nuova rettificatrice, per garantire una qualità di finitura e una durata superiore dell’utensile finito Suce ha stretto una collaborazione con un fornitore esterno che realizza – per conto di Suce e su richiesta – un trattamento chimico capace di assicurare una superfinitura su punzoni e portapunzoni. Spiega Giorgio Cerri: “Dopo il processo di rettifica o di elettroerosione, anche se realizzati in modo molto accurato e con macchinari all’avanguardia, sugli utensili rimangono spesso delle micro asperità. Il trattamento di superfinitura agisce su queste rendendo il prodotto esteticamente più pregevole e migliorandone le prestazioni durante l’utilizzo.
Rispetto a tecniche di trattamento superficiale analoghe e realizzate con metodi differenti, con questo processo chimico abbiamo raggiunto una rugosità di 0,07 Ra. In pratica, si tratta di una lucidatura a specchio che il nostro fornitore ha messo a punto per un suo cliente operante nel settore automotive e che noi di Suce intendiamo proporre ai nostri clienti come servizio su richiesta. Le superfici trattate con questo tipo di processo sono ineguagliabili nella loro capacità di diminuire la temperatura in esercizio, di ridurre l’attrito, l’usura, il rumore e anche la fatica dinamica da contatto”.
Numerosi sono i benefici dell’utilizzo di questo processo di trattamento chimico applicabile sugli utensili per punzonatrici Trumpf, Amada, Prima Power , Euromac , Salvagnini , Weidemann, Rainer e Tecnology.
Tra i principali ricordiamo la riduzione del coefficiente d’attrito, l’aumento delle prestazioni meccaniche, la maggiore resistenza delle parti delicate, la riduzione della rugosità oltre che la riduzione delle vibrazioni e del rumore. Registrato anche un aumento della resistenza ai cicli di fatica a flessione e un aumento della lubrificazione.
Aggiunge Cerri: “Questa opzione di superfinitura del punzone unita alla scelta di acciai convenzionali e sinterizzati e diversi tipi di rivestimenti dà alla clientela la possibilità di personalizzare la scelta dell’utensile in base alle proprie esigenze”.

Molti prodotti sono in pronta consegna
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, la maggioranza degli ordini di Suce proviene dall’estero, come spiega lo stesso Cerri: “Solitamente, si tratta di tanti ordini frazionati provenienti più dall’estero che dall’Italia. In genere, le nostre sono commesse composte da piccoli lotti che tendono a ripetersi nel tempo. Su questo tipo di commesse, riusciamo a garantirne una buona parte in pronta consegna. Disponiamo dunque di una buona scorta di prodotti in pronta consegna, mentre in media il tempo di consegna si aggira intorno ai tre-quattro giorni dall’ordine, che è diventato un po’ lo standard di questo mercato.
“Per garantire prodotti e servizi di un certo valore nei tre settori nei quali operiamo (utensili, stampi, tranciatura) è però necessario investire in nuove tecnologie. Sono cinque i macchinari recentemente acquistati: una macchina per elettroerosione a filo, un centro di lavoro a cinque assi, un tornio dedicato esclusivamente alla lavorazione del temperato che ci ha consentito di aumentare la quantità di punzoni e matrici tonde in pronta consegna, la rettifica per la finitura dei punzoni e, infine, nel reparto di tranciatura una pressa meccanica della Sangiacomo”, conclude Cerri.
Le “tre anime” di Suce sono ben rappresentate a Lamiera. Una parte dello stand è infatti dedicata agli utensili, un’altra alla tranciatura, mentre una terza area è destinata alla produzione di stampi.

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