“È una macchina concreta, capace di mantenere ciò che promette”
Verona Lamiere è una carpenteria atipica per numeri e dimensione. Non a caso il payoff aziendale reca la dicitura “Centro lavorazione lamiera”. 180 dipendenti, 36.000 codici prodotto processati ogni anno sono, infatti, numeri impressionanti e ben più grossi di quelli che generalmente caratterizzano l’attività di chi fa del terzismo puro la propria attività.
di Mario Lepo
La storia di Verona Lamiere è differente rispetto a quella della maggioranza dei “terzisti”. L’azienda nasce grande e strutturata – in quanto industria dedita alla produzione di semilavorati per caldaie per conto di ICI (1989) – e decide di restare tale anche nel momento della sua conversione in azienda subfornitrice. Una scelta chiara e precisa fatta con l’intento – riuscito – diversificarsi sul mercato rispetto alle tradizionali PMI che caratterizzano il nostro mercato della lavorazione lamiera conto terzi.
“Il nostro core business sono quelle commesse per cui la complessità del progetto e il quantitativo dei pezzi da realizzare costituiscono un mix che fa da sparti acque tra noi e gli altri: piuttosto ostico per il canonico terzista ma ideale, invece, per un’organizzazione produttiva come la nostra che necessita di quel connubio per essere competitiva anche nel prezzo oltre che con le aspettative qualitative del mercato e far valere il proprio valore aggiunto” afferma il signor Lucchini, titolare di Verona Lamiere che ci accoglie in occasione della nostra visita. “La Verona Lamiere attuale nasce nel 1994 quando, dopo un riassetto societario, siamo ripartiti andando sul mercato a cercare quei lavori consoni alla nostra struttura, poiché, altrimenti, saremmo stati poco appetibili rispetto alla maggior parte dei competitors.
Quel valore aggiunto chiamato competenza
Verona Lamiere è dunque il riferimento per quelle aziende che necessitano di produrre particolari complessi sia dal punto di vista tecnico che di gestione in cui l’azienda scaligera può apportare il proprio valore aggiunto. Parliamo, per lo più, di clienti di una certa importanza con elevata fidelizzazione nei confronti di Verona Lamiera che ha fatto della cultura del servizio una delle sue prerogative. “Ciò che occorre fare, noi lo realizziamo” afferma nuovamente il signor Lucchini che prosegue: “C’è una vera a propria cultura del servizio che ci sta sempre più portando verso la fornitura di un prodotto praticamente finito che iniziamo a seguire fin dalla fase di engineering, dove diamo il nostro contributo in ottica produttiva. Sempre più spesso, infatti, diamo suggerimenti e proponiamo dei cambiamenti ai progetti che tengano conto della reale fattibilità dei particolati in officina e questo porta a un’ottimizzazione dei progetti stessi”.
È qui che Verona Lamiera gioca il suo valore aggiunto fatto di conoscenza dei processi di lavorazione e competenza sui materiali impiagati. Come? La ricetta è piuttosto semplice: puntando sulla tecnologia e sull’automatizzazione delle fasi di lavorazione, in ogni ambito della trasformazione della lamiera, dal taglio alla piega, all’assemblaggio e saldatura finale.
Una macchina precisa, su tutto il campo di lavoro
In Verona Lamiere è quindi in atto un costante processo di rinnovamento del parco macchine e delle tecnologie adottate in cui l’automatizzazione dei processi ha rappresentato il filo conduttore di ogni scelta aziendale, almeno fin quando, lo scorso anno, è stato installato un sistema di taglio laser stand alone Fiber Plus di Cutlite Penta; un canonico “3.000 x 1.500 mm”, equipaggiato con sorgente laser IPG da 6 kW, scelto e voluto per le caratteristiche di precisione, qualità del taglio e affidabilità che è in grado di assicurare.
“Verona Lamiere è sempre stata molto attenta ad acquistare macchine che fossero al TOP dal punto di vista tecnologico, ognuna delle quali ha permesso di evolverci in modo costante” racconta Giovanni Carcano, che in Verona Lamiere si occupa dell’industrializzazione dei processi. “Abbiamo imparato a scegliere bene, analizzando ogni macchinario nel dettaglio ed è questa nostra propensione ad averci fatto preferire il sistema Cutlite Penta piuttosto che le soluzioni di altri costruttori forse più blasonati. Siamo molto attenti alle novità, ma poi siamo e rimaniamo molto pragmatici e scegliamo ciò che realmente occorre e può assicurarci il massimo del rendimento. Per questa ragione, cerchiamo in una macchina caratteristiche all’apparenza banali come la precisione, l’affidabilità e la facilità d’uso ma che poi, all’atto pratico, quando vai ad analizzare ciò che ti propone il mercato, ti rendi conto di quanto non siano così scontate.
La ragione per cui abbiamo deciso di acquistare il Fiber Plus di Cutlite Penta è legata alla meccanica e alla cinematica del loro sistema che sono studiate per assicurare delle precisioni di posizionamento centesimali quale garanzia della precisone di taglio su tutto il campo di lavoro. Devi partire dalla precisione del movimento se vuoi arrivare ad avere delle tolleranze di taglio strettissime. Fiber Plus, a mio giudizio, una macchina concreta, capace di mantenere ciò che promette e lo dico con quella consapevolezza che solo chi utilizza la macchina tutti giorni può arrivare ad avere, testandone quotidianamente pregi e difetti”.
Una certificazione di qualità
“Nonostante ci conoscessimo da tanti anni, è la prima volta che Verona Lamiere sceglie di installare un nostro sistema di taglio laser; questo ci gratifica notevolmente poiché certifica il buon lavoro di sviluppo che abbiamo fatto negli ultimi anni” spiega Simone Zagli, Area Manager della divisione metalli di Cutlite Penta, azienda appartenente al Gruppo El.En. “Credo che Verona Lamiere abbia diverse cose in comune con Cutlite Penta; di sicuro ci accomuna quella cultura del servizio cui si faceva riferimento in precedenza e ritengo che sia il postvendita uno degli aspetti più soddisfacenti per loro che hanno scelto di “scommettere” su di noi forti di una profonda conoscenza di ciò che il mercato offre e di una chiara percezione di ciò che realmente gli occorreva in officina”.
“Fin dall’inizio, c’è stata una fattiva collaborazione” conferma infatti Paolo Bombieri, responsabile di produzione presso Verona Lamiere. “Hanno sempre risposto in maniera adeguata ed efficiente a qualsiasi nostra sollecitazione, sia nello sviluppo di qualcosa ad hoc che è stato richiesto, sia per quanto concerne qualche affinamento che è stato necessario apportare sulla macchina, come è normale che sia per altro”.
“Dal nostro punto di vista – spiega ancora Zagli, di Cutlite Penta – avere un sistema installato in Verona Lamiere era importante anche per avere il termometro del confronto con il resto del mercato e avere il feed back di chi utilizza, da anni, tante macchine diverse e di differenti costruttori. Dall’alto della loro grande esperienza e conoscenza di ciò che queste macchine possono dare, avrebbero potuto darci quei suggerimenti, dettati dalla pratica quotidiana, per aiutarci a migliorare ulteriormente il prodotto. Ed è stato così, per certi aspetti”.
Un sistema di taglio robusto, affidabile e facile da gestire
“Negli ultimi anni, abbiamo fatto la scelta coraggiosa di riprogettare tutti i nostri sistemi di taglio in conseguenza dell’avvento delle sorgenti laser in fibra (il completamento della gamma è tuttora in via di sviluppo)” spiega ancora Zagli. “Siamo quindi ripartiti da un foglio bianco per riprogettare le macchine senza però perdere quelle peculiarità tipiche dei nostri sistemi e il 30% di incremento annuo di fatturato credo sia la testimonianza del buon lavoro svolto. La scelta da parte di Verona Lamiera ne è, invece, la certificazione. Sorgente laser a parte, per cui ci appoggiamo a IPG Photonics, abbiamo sviluppato ogni aspetto dei nostri sistemi per riuscire a padroneggiare al meglio questo genere di fascio laser e fare la differenza rispetto agli altri costruttori che integrano la stessa sorgente.
Conoscendo le caratteristiche di questo tipo di sorgenti abbiamo quindi cercato di costruire una macchina essenziale ma robusta e affidabile, intuitiva e facile da gestire e utilizzare nel lavoro quotidiano, con una meccanica adeguata alle caratteristiche dinamiche e di precisione che il taglio con laser in fibra richiede. Ciò ha implicato anche lo studio di una testa di taglio proprietaria e lo sviluppo dell’elettronica di controllo del processo”.
“Il sistema Cutlite Penta lo usiamo per tagliare esclusivamente acciaio inox, di cui quasi l’80% pellicolato, lavorato direttamente in un’unica passata con evidenti vantaggi sulla qualità dei pezzi e sulle tempistiche di esecuzione che risultano essere più brevi” racconta nuovamente Paolo Bombieri che poi prosegue: “In precedenza, eravamo costretti a fare una prima passata per tagliare la pellicola, ripassare per il taglio e riprendere i pezzi per pulirli. Con il Fiber Plus riusciamo invece a effettuare il taglio in una sola passata e questo è il risultato della sinergia istaurata con i tecnici di Cutlite Penta con cui siamo riusciti a ottimizzare i parametri di taglio per tagliare con una buona qualità senza fare bruciature e questo conferma la loro competenza sul laser in fibra. Questo know-how per noi fa la differenza”.
Potenzialità importanti senza renderle troppo complesse
Il Fiber Plus installato presso Verona Lamiere è dunque il risultato di una scelta chiara e precisa da parte del management dell’azienda scaligera. È stato infatti dedicato al taglio dei particolari in acciaio inox che, alla precisione dimensionale devono affiancare una qualità estetica importante. Per questa ragione, la macchina, al di là del cambio pallet, è stata pensata e voluta stand alone. “In questo caso, poiché processiamo tutto materiale estetico, abbiamo scelto di fare un passo indietro rispetto al livello di automatizzazione che invece caratterizza tutti gli altri impianti in officina e deciso di caricare e scaricare la macchina manualmente per avere più qualità possibile” spiega nuovamente Giovanni Carcano.
“L’operatore al taglio è il primo che produce qualità essendo a monte di tutte le altre lavorazioni del ciclo produttivo e, come tale, deve essere in grado di lavorare bene e in autonomia” prosegue Carcano. “Ci serviva quindi una macchina affidabile e “semplice” da gestire che, grazie al suo sistema aperto, siamo riusciti a integrare al meglio nel nostro sistema di gestione aziendale. L’ambiente di programmazione del sistema Fiber Plus è, infatti, semplice e intuitivo e questo permette di sfruttarne al meglio le potenzialità. Tra l’altro, il Fiber Plus è stato il sistema più facile da integrare nel processo di digitalizzazione della produzione che stiamo implementando qui in Verona Lamiere secondo i dettami più innovativi dell’Industria 4.0 e dalla smart manufacturing. Io ho seguito l’integrazione delle macchine per quanto riguarda l’Industria 4.0 e anche da questo punto di vista è stata quella più facile da gestire”.