Settimo asse: ecco i vantaggi di una soluzione in alluminio estruso

Il mercato dei robot antropomorfi cresce anno dopo anno in numerose applicazioni e cresce anche l’esigenza di ampliare il raggio d’azione dei robot con l’utilizzo di settimi assi. La possibilità di traslare il robot lungo un nuovo asse permette di aumentarne la produttività e l’efficienza, per questo Rollon ha sviluppato una gamma completa di sette modelli di varie dimensioni e capacità, adatti a lavorare con i robot antropomorfi delle varie case produttrici fino a carichi di 2.000 kg. I settimi assi della gamma Rollon sono tutti realizzati con profili di alluminio estruso, assemblati con traversine di connessione atte a conferire la massima rigidezza al sistema, con guide a ricircolo di sfere e azionamenti a cremagliera rettificata a denti inclinati o cinghia dentata.

L’alluminio è il tratto distintivo della proposta Rollon, in un mercato dove molte soluzioni sono realizzate in acciaio. Lecito dunque chiedersi: “I settimi assi con i profili in alluminio fino a che punto possono essere comparati a quelli in acciaio in termini di capacità di carico?” L’acciaio offre senza dubbio una maggiore resistenza meccanica in sé, ma l’alluminio, estremamente malleabile e flessibile, grazie al processo di estrusione può essere utilizzato per comporre delle geometrie estremamente elaborate, ottimali per garantire allo stesso tempo il maggiore momento d’inerzia e il minor peso possibile. La trafilatura dell’acciaio, invece, e in generale la sua lavorazione non permette di raggiungere una complessità sufficiente a garantire risultati paragonabili. In questa maniera i settimi assi in alluminio riescono velocemente a riguadagnare strada sulle soluzioni in acciaio in termini di capacità di carico, ma con un’importante marcia in più: pesano due volte e mezzo in meno. La gamma di settimi asse Rollon, per esempio, arriva a gestire carichi fino a 2.000 kg.

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