Nasce un nuovo baluardo dell’Italia che va avanti
“L’unione fa la forza” dice un proverbio cui fanno da cornice decine di aforismi, frasi e citazioni sul concetto di squadra quali, per esempio, “Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo” oppure ancora “Lavorare insieme significa vincere insieme”. Modi e detti differenti, comunque riassumibili in un’unica parola “sinergia”, ovvero la cooperazione tra più elementi o entità finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune. Proprio di sinergia, aziendale in questo caso, abbiamo parlato con Luca Gelli e Rocco Musicò gli artefici della nascita di Becky-Promotec, una “nuova” realtà, tutta italiana, che ha l’obiettivo di caratterizzare il mercato domestico e internazionale del taglio termico con prodotti e soluzioni che sintetizzano al meglio le peculiarità della tecnologia made in Italy: precisione, qualità e customizzazione.
Entrando subito nel vivo del discorso, come nasce Becky-Promotec e su quali basi tecnologiche?
Gelli. La scintilla fra noi è scattata lo scorso anno all’ultima edizione di Lamiera quando passeggiando per i corridoi della fiera ho visto, quella che ho poi imparato a conoscere come “Plasmatube”, una macchina per il taglio plasma di profili tubolari con una meccanica tipica di un sistema laser. Mi fermai a chiacchierare con Rocco e ci complimentammo vicendevolmente per il livello tecnologico delle nostre aziende. A quell’episodio sono poi seguite alcune cene in territorio bolognese e fra un lambrusco e un tortellino siamo arrivati di comune accordo a definire le line guide che caratterizzano quel percorso di crescita e sviluppo imbastito lo scorso anno ma oggi concretizzato con la creazione di Becky-Promotec. In particolare decidemmo di unire le reti commerciali dirette e indirette, potenziare e unificare il service ma soprattutto completare la gamma di prodotti dedicata al mondo del taglio termico per cui riteniamo, già oggi, di poter offrire la più ampia selezione di macchinari di taglio laser e plasma, sia per lamiera che per la lavorazione di tubi e profilati. A suggellare l’accordo si è deciso di trasferire la produzione di Becky all’interno del comparto industriale Gigant, sempre in terra bolognese.
Becky, Promotec e Gigant Industries; sono queste le realtà coinvolte nell’accordo. Potete presentarle nell’interesse di chi ancora non le conosce?
Musicò. In realtà sono due le aziende coinvolte poiché Promotec è parte integrante del Gruppo Gigant Industries, come Luca vi presenterà meglio dopo. Per quanto concerne Becky posso dire che nasce nel 2013 in Calabria per mia iniziativa mettendo a frutto la più che ventennale esperienza che avevo maturato nel mondo della saldatura. La mia attività di rivenditore ESAB mi portò, infatti, a conoscere diverse realtà industriali legate al taglio della lamiera. Da qui, un po’ per curiosità e un po’ per voglia di innovare decisi di iniziare a costruire macchine plasma per il taglio termico di qualità. Il mio impegno e la voglia di creare un prodotto di qualità italiano ha fatto il resto. Dopo qualche tempo l’azienda si è trasferita a Bologna, geograficamente strategica; abbiamo incrementato la forza lavoro e allargato, in brevissimo tempo, la gamma di prodotti. La produzione di Becky è concentrata su macchine complete di tutti gli accessori necessari alla trasformazione della lamiera, dal generatore plasma alla foratrice con cambio utensile automatico, al mandrino per lavorazione di tubolari e soprattutto la testa di taglio bevel 3D. Proprio quest’ultima è stata fonte di grande soddisfazione perché, diversamente da altri costruttori, abbiamo preferito sviluppare internamente con i propri ingegneri un prodotto innovativo gestendolo con l’interfaccia dei nostri CNC. A completamento della gamma Becky abbiamo poi introdotto sul mercato sistemi di taglio laser in fibra cercando di contraddistinguerci fra i numerosi costruttori presenti in questo campo; infatti, il primo impianto proposto sul mercato italiano fu una macchina con un grande campo di lavoro (2.500 x 8.000 mm) e una potenza di 6.000 W. Infine, a ulteriore completamento della gamma, abbiamo sviluppato un innovativo sistema di taglio tubi e profili basato sull’uso della tecnologia plasma più evoluta. Mi riferisco alla Plasmatube cui, in certo senso, si deve questo accordo, una macchina equipaggiata con la testa bevel e la foratrice ISO 40 utilizzate nelle macchine per il taglio piano.
È il turno di Promotec che a mio giudizio, tra le due aziende, è quella forse più affermata. Corretto?
Gelli. Anagraficamente parlando direi che è giusto, visto che la sua fondazione risale al 1993. Più che della nascita di Promotec, preferirei però parlare della sua rinascita, cioè da quando il gruppo Gigant Industries l’ha acquistata nel 2014. Da allora abbiamo proseguito il percorso nella costruzione di macchinari ad altissimo livello tecnologico con particolare attenzione a quello che per noi è diventato un punto di forza: la combinazione di più tecnologie sullo stesso impianto. Basti pensare al fatto che riusciamo a “combinare” il taglio plasma con il taglio laser fibra sulla stessa macchina magari inserendo anche una foratrice meccanica! Mi piace pensare che l’incontro fra Becky e Promotec rappresenti la risposta italiana alla sfida dei mercati internazionali, intesa come innovazione tecnologica, produzione europea e design italiano. La presenza di Promotec, infatti, che conta più di 800 impianti di taglio installati nel mondo, è da sempre radicata in Europa e in America Latina. Punto di forza dell’azienda, oltre che la gamma di prodotti, è una rete commerciale capillare composta di oltre cento agenzie di rappresentanza e di un team di commerciali diretti multilingue. Il service viene organizzato a livello centrale nello stabilimento padovano con service network in tutto il mondo. Recentemente si è trasferita la parte di produzione, unitamente a quella di Becky nello stabilimento bolognese del gruppo.
Pertanto, questa unione come va a migliorare la vostra gamma di prodotti?
Gelli. Ambe due le società disponevano di una gamma prodotti molto ampia e unirle fra di loro ha richiesto un grosso sforzo commerciale e tecnico per determinare quali fossero i prodotti da traghettare nella nuova società e quali no. Evidentemente abbiamo scelto il meglio da ambe due le aziende e oggi ci presentiamo sul mercato con una gamma assolutamente completa e in continua evoluzione e innovazione. Musicò. All’interno della gamma di produzione delle due aziende abbiamo cercato le macchine tecnologicamente più performanti in modo da evitare sovrapposizioni. Tutte le macchine usano il medesimo CNC l’unica interfaccia software che abbiamo debitamente sviluppato al nostro interno. Per quanto concerne il mondo plasma, la gamma parte ovviamente da una macchina entry-level, che non a caso abbiamo chiamato Smart, per il taglio termico plasma disponibile in tre formati senza poter utilizzare ne foratrice e taglio bevel e prosegue poi con il modello Kompact: la classica macchina per il taglio termico che utilizza vie di corsa a terra e che permette di utilizzare in maniera combinata la tecnologia plasma (2D e 3D) la foratura (ISO30 e ISO40), l’ossitaglio e ovviamente un mandrino per la lavorazione dei tubi. Le dimensioni di questo impianto sono customizzabili. Job Master è invece l’ammiraglia della gamma; un sistema capace di offrire performance di velocità e accelerazione tipiche di una macchina laser pur essendo un impianto plasma che beneficia di tutte le tecnologie presenti sul modello Kompact abbinate ad alte dinamiche di lavoro e a un concetto che nel campo della robotica chiamano “collaborativo”. Ciò significa che, grazie all’uso di moderni sensori laser dislocati intorno alla macchina, è possibile sfruttare al massimo uno dei vantaggi principe degli impianti di taglio plasma, ovvero poter scaricare in tempo mascherato i particolari tagliati mentre il sistema sta funzionando. I sensori rilevando la presenza dell’operatore nei pressi della macchina, ne rallentano di conseguenza le dinamiche rendendola assolutamente sicura per l’operatore.
Becky-Promotec non vuol però dire solo tecnologia plasma; giusto?
Gelli. Giustissimo! Il connubio Becky-Promotec raccoglie anche il know-how maturato nel campo del taglio laser da Promotec che, con i laser CO2 prima, e i laser in fibra poi, ha sempre avuto una forte presenza sul mercato. Anche in questo caso, partiamo da una macchina, cosiddetta, entry-level, ovvero la Xfly che, interamente progettata e prodotta in Italia, viene proposta nei classici formati commerciali con potenze fino ai 6.000 W. Il modello di punta è però la Xdream, una macchina che, assolutamente in linea con la nostra filosofia costruttiva, combina differenti tecnologie di lavorazione. Laser, plasma e foratura sono gli strumenti tipici di questo modello che dopo anni di sviluppo e commercializzazione vive una nuova giovinezza grazie all’aumento delle potenze laser disponibili e alla qualità, oggi, ottenibile con il taglio plasma.
Finora mi avete però parlato di macchine per la lamiera; cosa proponete per lavorazione del tubo?
Gelli. Sono due le soluzioni proposte per lavorare tubi, barre e profilati metallici: una è completamente nuova tant’è vero che è ancora in via di sviluppo e messa a punto poiché la presenteremo nel corso dell’anno prossimo, sperando di poterlo fare nelle fiere specializzate che ci auspichiamo possano nuovamente svolgersi, soprattutto perché vorrebbe dire che ci saremmo lasciati alle spalle la pandemia. Stiamo parlando della Xtube, ovvero un sistema lasertubo basato sull’uso della sorgente laser in fibra che raccoglie e amplia tutta la conoscenza e l’esperienza fin qui maturata con il sistema Plasmatube, che rappresenta al momento il nostro modello di punta e la vera novità per il mondo della carpenteria medio pensante, ma qui passo la parola a Rocco. Musicò. Questo innovativo macchinario permette di lavorare tubolari, scatolati e travi, partendo dai formati commerciali di 6.000 mm e 12.000 mm combinando la più innovativa tecnologia plasma ad alta definizione e un’affidabile foratrice meccanica, il tutto alloggiato su una meccanica molto precisa e veloce con performance tipiche di una lasertubo. Queste caratteristiche rendono la Plasmatube una soluzione estremamente adatta alle esigenze di quelle aziende che producono strutture metalliche nel settore edilizio. È singolare ricordare che la Plasmatube va vista, all’interno dell’unione Becky-Promotec e con riferimenti darwiniani, come l’anello mancante. Questa macchina ha rappresentato il primo concreto segnale di una valida collaborazione fra le due aziende cosa che lo scorso anno ha portato all’installazione di una Plasmatube presso un’importante azienda romagnola.
Uno spezzone di trave IPE tagliato con il sistema Plasmatube. Job Master è l’ammiraglia della gamma Becky-Promotec nel campo del taglio plasma; un sistema capace di offrire performance di velocità e accelerazione tipiche di una macchina laser. Promotec conta più di 800 impianti di taglio installati nel mondo.
Nel corso dell’intervista è più volte uscito il concetto del made in Italy e dell’italianità del gruppo, potete approfondire questo aspetto?
Gelli. Ciò che ha reso possibile l’unione fra le due aziende è la mentalità comune dei due amministratori e cioè l’attaccamento alla produzione italiana e la difesa della tecnologia tricolore. È di mordente attualità il fatto che la stragrande maggioranza dei laser fibra presenti sul mercato europeo vengano prodotti in estremo oriente con un impoverimento del mercato interno dei costruttori oltre che un appiattimento del livello tecnologico. La nostra strategia prevede la costruzione di impianti esclusivamente sul territorio nazionale privilegiando, là dove possibile, l’utilizzo di componentistica europea. Specialmente in un periodo di grave sofferenza mondiale, a seguito della emergenza sanitaria, pensiamo sia coerente produrre all’interno del territorio nazionale privilegiando le imprese e i lavoratori italiani.