Il nuovo Rinascimento digitale passa dalla robotica
La collaborazione tra uomo e robot è la rotta tracciata per la fabbrica del futuro. Nel contesto di questa trasformazione tecnologica e digitale in atto, ABB ha colto il cambiamento ponendo la collaborazione tra uomo e robot al centro di una nuova fase di sviluppo, avviando così, insieme ai suoi clienti, il nuovo Rinascimento della “fabbrica del futuro”.
Alla metà dello scorso millennio, il Rinascimento – periodo storico che segnò un profondo cambiamento sociale, culturale e artistico rispetto alla precedente epoca medioevale – affermò la centralità dell’uomo, che, attraverso il proprio agire, è artefice del proprio destino. Questo aspetto è di grande attualità ancora oggi, poiché, per raggiungere performance e risultati di business, la rivoluzione tecnologica e digitale in atto (e la robotica collaborativa è in prima linea, a questo proposito) deve essere governata e guidata dall’uomo. La digitalizzazione è il megatrend che più caratterizza il nostro tempo e sta cambiando radicalmente il mondo dell’industria. Mai come quest’anno, le imprese italiane hanno impresso un’accelerazione alla loro trasformazione digitale (oltre l’80% sta ripensando il proprio business model e l’85% di esse sta investendo in digitalizzazione secondo Digital Transformation Index Dell Technologies). È un re-thinking culturale, di processi interni e di competenze digitali.
L’investimento digitale delle imprese coinvolge l’automazione robotica
Il Rinascimento simbolizza il rinnovamento e la robotica collaborativa sta aprendo nuovi scenari lavorativi: si parla di un vero e proprio “Nuovo Umanesimo” tecnologico e digitale, metafora di collaborazione tra uomo e robot, odierna e futura. Per le aziende ottimizzare l’agilità della produzione e dei processi di automazione è essenziale per restare competitivi con formati digitali intuitivi e pratici. L’automazione robotica di ABB, unisce al contempo il mondo fisico e quello virtuale. Nel contesto di questa trasformazione tecnologica e digitale in atto, ABB accoglie il cambiamento ponendo la collaborazione tra uomo e robot al centro di una nuova fase di sviluppo, avviando così, insieme ai suoi clienti, il nuovo Rinascimento della “fabbrica del futuro”. Si aprono così nuove opportunità di ampliare i confini di ciò che è possibile realizzare in ABB, insieme ai propri clienti. Per ottenere risultati al di là di ogni immaginazione. “Il concept ‘Il nuovo rinascimento digitale con la robotica di ABB’ – racconta Claudia Magli, Communications Manager Robotics di ABB Italia – doveva essere presentato ai clienti nel febbraio scorso, in concomitanza con la nostra partecipazione alla fiera Mecspe. Poi è arrivata la pandemia. Ci siamo fermati a riflettere e, ancora più forte, abbiamo sentito la necessità di esprimere il concetto di Rinascimento, come simbolo di rinascita e guida in questo momento di complessità – che ancora stiamo vivendo tutti – dando forma consistenza e sostanza alla strategia, con il suo immaginario e portato di valori. Per la nostra campagna di comunicazione ci siamo fatti ispirare dalla potenza del linguaggio proprio dell’arte sublime del Rinascimento. Si è voluto fare un grande omaggio al capolavoro eterno e assoluto della Creazione di Adamo, creato da un Uomo e Artista straordinario come Michelangelo e alla celebrazione dell’intelletto dell’uomo. Il Rinascimento di Michelangelo con il gesto dell’Uomo rappresenta il cambiamento. Si è voluta iconizzare, con YuMi® al posto della mano umana di Adamo, questa capacità dell’uomo, attraverso il manifestarsi della collaborazione uomo-robot all’interno di processo di metamorfosi tecnologica, in grado di ridisegnare il futuro dell’industria e del lavoro”.
Tra l’altro, robot come YuMi stanno contribuendo a cambiare l’atteggiamento verso l’automazione robotica: aiuta a superare la diffidenza delle persone verso i robot e ne favorisce l’accettazione nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro di tutto il mondo”.
Non solo i robot collaborativi
Il Rinascimento digitale, secondo ABB, passa dalla stretta collaborazione fra gli uomini e tutta la gamma di robot, non solo i cobot come YuMi, per i quali ABB offre semplicità d’uso e di programmazione, oltre la massima sicurezza operativa. La robotica di ABB affianca i clienti con soluzioni e strumenti digitali personalizzati: l’azienda, per assisterli nella ripresa dell’attività, propone pacchetti di manutenzione per i robot. Oltre ad analizzare e risolvere problemi relativi a robot e impianti rimasti in fermo operativo, gli strumenti digitali consentono ai clienti di ottimizzare i processi e diventare più proattivi nelle attività di manutenzione, riducendone i costi. In sintesi: formazione virtuale, team di assistenza sul campo e ricambi, monitoraggio, ripristino e ottimizzazione a distanza dei robot. Grazie al software RobotStudio® di ABB per la programmazione offline, i clienti, in modo intuitivo, possono vedere come inserire i robot nella loro produzione e come l’automazione, in effetti, possa aumentare la produttività e la flessibilità del processo esistente, prima di effettuare qualsiasi investimento. ABB ha reso disponibile RobotStudio gratuitamente fino alla fine di quest’anno, insieme agli altri servizi digitali.
“RobotStudio supporta il cliente lungo tutto il percorso, dalla fase concettuale dell’applicazione, passando per lo studio di fattibilità e la simulazione, fino alla messa in funzione virtuale, consentendo di gestire tutte queste attività, nonché la successiva manutenzione, da remoto”, segnala Claudia Magli.
Le parole chiave della robotica nella fabbrica del futuro
Le caratteristiche salienti della robotica nella fabbrica del futuro sono: semplificazione, digitalizzazione e flessibilità. Soprattutto la flessibilità di celle robotizzate, sempre più facili da programmare, rende conveniente la produzione di lotti piccoli, in alcuni casi parliamo addirittura del famoso “lotto 1”, con il robot che, senza necessità di programmazione da parte dell’operatore o costi di set-up, realizza anche il pezzo singolo, riconfigurando l’impianto in modo automatico per quella produzione; questo si lega al tema della mass customization (personalizzazione di massa), un approccio strategico di produzione di beni altamente personalizzabili che, grazie all’automazione, soddisfa i bisogni individuali dei clienti a costi competitivi.
La rotta verso la fabbrica del futuro è ormai tracciata: “la fabbrica del futuro non può prescindere dall’interazione fra addetti e robot per massimizzare la flessibilità, con robot adeguatamente equipaggiati per lavorare, almeno a fasi intermittenti, fianco a fianco con un operatore in carne e ossa. Dovendo avere una grande configurabilità, non è conveniente automatizzare tutto: è più efficiente automatizzare solo le attività standard, ripetitive e facilmente programmabili, lasciando all’operatore le mansioni più specializzate e custom”, evidenzia Leonardo Leani, Local Division Manager Robotics, Italia.
In futuro, ABB potrà offrire ai propri clienti soluzioni pienamente integrate, in tutto il mondo e in tutti i settori industriali, rafforzando la strategia di robotica incentrata sui macchinari che integra l’automazione di macchina e il controllo robotico su un’unica piattaforma.
“L’obiettivo di ABB è creare valore per i propri clienti, rispondere il più possibile alle loro esigenze e trainare il cambiamento verso un nuovo modo di lavorare. Con questo spirito è nata l’iniziativa italiana di #Stand-Up, spazio digitale di conversazione, confronto, formazione e aggiornamento, con webinar e tutorial dedicati ai prodotti e alle soluzioni innovative (ancora più semplici e flessibili) della robotica di ABB.
Insieme a loro vogliamo esplorare nuovi modi di lavorare, affrontare sfide a cui tutti siamo chiamati, raggiungere nuovi livelli di performance e scrivere il prossimo capitolo di una storia di successo. Dare energia alla trasformazione dell’industria per un futuro più produttivo e sostenibile, dove le persone saranno sempre più al centro di questi sistemi, per poter lavorare in modo più smart, sicuro, sano e gratificante”, conclude Claudia Magli.