Un software all-in-one, per programmare tutte le fasi di lavorazione
Venerdì 12 febbraio Libellula ha inaugurato la giornata della Cutting Week di Deformazione dedicata al software di gestione delle macchine di taglio. Giovanni Pilla, Sales Manager di Libellula ci ha raccontato come è cambiando il ruolo delle software house nell’epoca della transizione 4.0 del manifatturiero e presentato alcune dei loro ultimi rilasci di prodotto.
Proviamo per un attimo a dimenticarci della pandemia e a tornare all’epoca pre-Covid in cui, anche nella lavorazione lamiera, si parlava solo di digitalizzazione e dei paradigmi di Industria 4.0 e di come questi stavano cambiando il modo di lavorare delle nostre carpenterie. Sbaglio nel dire che, al di là di una fase iniziale servita soprattutto per cambiare e svecchiare il parco macchine, sta maturando negli utenti la consapevolezza che la vera sfida dell’Industria 4.0 è software e non hardware nell’ottica di una reale efficienza di processo? È così? E in ragione di ciò, come è cambiato il ruolo di una software house come Libellula?
In realtà nei nostri clienti è già maturata la consapevolezza del vero vantaggio dell’Industria 4.0. Oltre all’agevolazione fiscale, chiaramente, il nostro cliente-tipo crea prodotti e manufatti in tutto il mondo, anche dove l’agevolazione non c’è, e per questo c’è sempre più bisogno di tecnologia.
Recentemente c’è stato un cambiamento importantissimo nel dipartimento commerciale di Libellula, che evolvendo in maniera continua, forma, non solo consulenti, ma veri e propri paladini che aiutano i clienti a crescere e progredire nell’era digitale. Ma le novità non si sono fermate al solo al Sales, abbiamo completamente rinnovato anche il nostro customer care: con la creazione di webinar gratuiti per essere più vicini ai nostri clienti, che vengono contattati e invitati a questi appuntamenti mensili. Quindi, tornando alla domanda principale, i nostri clienti non stanno solo svecchiando il parco macchine, ma vogliono, soprattutto, produrre in maniera più veloce, digitalizzando per essere 4.0 in tutti i processi produttivi.
Siamo alla Cutting Week e quindi parliamo per lo più di taglio bidimensionale; qual è la filosofia che vi guida in termini di sviluppo della vostra gamma di software che le chiederei di presentare, a grandi linee, spiegandone come è strutturata e le principali peculiarità?
La nostra filosofia, è quella di creare un software all-in-one, con il quale il cliente possa programmare tutte le fasi di lavorazione. Partendo dalla ricezione di un assemblato, – quindi un file 3D – per poi passare dallo sviluppo, al taglio e infine alla piega. In mezzo a tutto questo la fa da padrone il Libellula.JOBSHOP, una suite di applicativi che ottimizza il processo di taglio e permette di riconoscere i particolari prodotti e quelli che hanno la necessità di essere lavorati nuovamente. Indirizzato fortemente verso la digitalizzazione dei processi di fabbrica, questo prodotto costituisce un ecosistema di software integrati per la gestione in ottica Industria 4.0 del processo di taglio che si arricchisce ogni anno, migliorando tendendo verso l’automatismo totale che è, a oggi, un tema imprescindibile. Oggi posso dire, che stiamo progettando i software per il biennio 2023/2024.
Produttività e qualità di taglio; come e quanto contribuiscono i software Libellula al raggiungimento di questi obiettivi? Quali sono le principali innovazioni che avete sviluppato e introdotto per garantire un nesting ottimale?
La risposta a questa domanda è il nostro algoritmo di nesting migliorato che abbiamo denominato NEXTING, un nome che richiama un gioco di parole “NEXT” “PROSSIMO e NESTING, quindi una nuova generazione di nesting. Discostandoci da tutti gli altri algoritmi sul mercato, abbiamo voluto creare qualcosa di veramente rivoluzionario, che portasse un vero risparmio economico sia in termini di tempo/uomo nell’utilizzo del materiale attraverso l’uso di algoritmi e tecnologie innovative per l’ottimizzazione del posizionamento delle icone sulla lamiera. Parlo dell’impiego della tecnologia Multi-thread, con conseguente diminuzione dei tempi di calcolo, dello sviluppo di algoritmi a miglioramento costante, della parametrizzazione automatica delle parti o anche, banalmente, della nuova interfaccia grafica per la comparazione dei risultati ottenuti. Insomma, un sistema nesting straordinario, completamente integrato a Libellula.CUT per ottenere miglioramenti di efficienza fino al 15% rispetto ai tradizionali software.
Secondo la vostra concezione, cosa si intende per automatizzazione del processo di taglio? Perché non ci racconta una favola? O meglio, perché non ci parla di FABLE con cui avete automatizzato i tre step fondamentali del processo di sviluppo, taglio e piegatura?
FABLE è l’acronimo di Fully Automated Cut & Bend BundLE ma in inglese significa anche “favola”: rende bene l’idea delle caratteristiche veramente “favolose”. In termini di integrazione e automazione totali, estrema semplicità e grande velocità di utilizzo, accanto ai pacchetti software già consolidati per la parte di disegno e taglio, abbiamo introdotto Libellula.BEND, per la fase di piegatura. Gli algoritmi sviluppati ad hoc per FABLE permettono il dialogo costante e automatizzato tra i tre applicativi. L’intervento dell’operatore è limitato alla fase iniziale di programmazione dei parametri.
FABLE rappresenta un’evoluzione importante nelle strategie commerciali di Libellula e ne segna la direzione futura. Fino a oggi, ci siamo concentrati nello sviluppo di software stand alone altamente performanti come Libellula.CUT, Libellula.WIZARD, Libellula.TUBE e altri. Abbiamo tuttavia rilevato come i clienti siano sempre più interessati alla semplificazione dell’intero processo produttivo per recuperare efficienza, profittabilità ma anche per ridurre il lavoro dell’operatore per il contenimento dei costi e del lavoro. Con FABLE abbiamo messo a punto l’esperienza maturata con il Libellula.JOBSHOP, di cui vi ho parlato prima. FABLE offre un livello di automazione tecnologicamente all’avanguardia, totalmente gestita dai migliori software e dagli algoritmi di Libellula, per digitalizzare e ottimizzare in tre soli passaggi il processo del taglio e della piegatura.
Quali strumenti software mettete a disposizione dell’utente per gestire in modo adeguato i frequenti cambi di prodotto e le conseguenti variabili in gioco nell’arco della sua giornata lavorativa? In poche parole, come contribuite al raggiungimento di una reale efficienza di processo?
Come detto precedentemente, il nostro obiettivo è quello di creare un software all-in-one, dove il cambio di ambiente sia molto limitato. L’aiuto che ci dà in questo l’automazione è proprio il raggiungimento dell’obiettivo compiendo meno passaggi possibile e con meno interrupt o input possibili.
Questo ci permette di limitare il lavoro dell’operatore alla sola fase di impostazione iniziale, abbattendo i tempi e azzerando la possibilità di errori umani. Restando sull’efficienza, oggi si parla molto di recupero degli sfridi di taglio e di sorting per lo scarico del pezzo singolo; come gestite queste due esigenze? Attraverso quali prodotti?
Per il recupero degli sfridi abbiamo sviluppato un software, denominato OPTIA. Il profitto di una lavorazione è legato anche alla minimizzazione degli sfridi, anzi tipicamente è il primo degli elementi valutati dai clienti di Libellula nell’utilizzo del nesting automatico. Pur tuttavia, i cicli di produzione spesso non consentono l’utilizzo totale di una lamiera in formato commerciale e lasciano agli utenti la gestione di resti di lamiera riutilizzabili in altre lavorazioni.
Questi residui di materiale impongono tradizionalmente una grande quantità di step organizzativi per gestirne la facile rintracciabilità ed il loro riutilizzo.
Di qui l’idea degli ingegneri di Libellula: una telecamera che inquadra il materiale inteso come sfrido posizionato sul campo di lavoro della macchina, (oppure sul pallet esterno prima dell’ingresso, o ancora su una tavola totalmente esterna alla macchina). La forma geometrica viene riconosciuta e vettorializzata automaticamente e senza bisogno di intervento dell’operatore, venendo censita e messa a disposizione dei nostri CAM Libellula.CUT o Libellula.WIZARD. Per tutti quei clienti che non hanno questa necessità, ma che tendono a riempire la lamiera, abbiamo invece creato un prodotto che permette, grazie a un’interfaccia grafica semplice e intuitiva, ai nostri clienti di filtrare le proprie commesse, già tagliate sulla lamiera, con dei colori preimpostati. Immaginate la difficioltà dell’operatore che deve togliere i pezzi dalla lamiera e posizionarli su un pallet, pronti per andare verso un’altra fase di lavoro o per essere spediti al cliente. Con il nostro sistema Visio Unload, è possibile farlo in maniera semplice e affidandosi ai colori che indicheranno commessa o cliente finale.
Chiudiamo con una provocazione; dando per buono e preciso il sistema di taglio, è più importante la sorgente laser, la testa di taglio o l’ambiente di programmazione?
Lei mi vuole creare dei nemici, la sorgente e la testa di taglio sono e devono essere assolutamente performanti e per questo sono necessari studio, ricerca e sviluppo per la migliore calibratura. Però vero è che l’ambiente di programmazione è fondamentale; siamo perfettamente consci del fatto che la macchina da taglio compie ciò che le viene indicato dal software, pertanto il connubio fra le tre parti è il lasciapassare per un lavoro semplice, veloce e profittevole.