Una grande infrastruttura accessibile, moderna ed estremamente green
Situata in Piazza della Visitazione, luogo che costituisce una cerniera tra le tre identità di Matera, città vecchia, nucleo del dopoguerra e città contemporanea, la stazione “Matera Centrale” marca definitivamente un nuovo importante punto di accesso alla Capitale Europea della Cultura 2019.
Una grande apertura ricavata nella pavimentazione della piazza, di forma rettangolare e con una superficie di 440 mq mette in relazione le due parti del progetto: quella pubblica fuori terra e quella interrata dedicata al servizio ferroviario. Il tutto è sovrastato dalla grande copertura di 45 x 35 m con altezze dai 12 ai 18 m.
“Per Matera abbiamo immaginato un’infrastruttura che diventasse a tutti gli effetti un luogo di passaggio, ma anche di sosta e incontro. Un luogo pubblico costituito da due vuoti: il vuoto longitudinale (a quota meno 6 m) lungo la fascia dei binari, e il vuoto (a quota zero) della piazza, coperta e perimetrata dalla grande pensilina” queste le parole dell’architetto Stefano Boeri nel definire il progetto.
Dodici colonne in acciaio
La pensilina si inserisce nello skyline della città in modo inconfondibile, divenendo anche luogo di incontro, attesa, transito e passeggio e sottolineando gli edifici pubblici che si affacciano su di essa perché in precedenza si rivolgevano verso un parcheggio. La grande copertura è sorretta da dodici colonne in acciaio che sorgono dal “piano del ferro” attraversando a tutta altezza il tunnel ferroviario. “Le colonne della pensilina si sviluppano dal piano di fondazione sino a una altezza di circa 10 m rispetto al piano terra. Ogni trave principale è vincolata a due colonne poste a distanza di circa 9 m. Queste travi, di lunghezza pari a 30 m, sono quindi caratterizzate da due porzioni a sbalzo rispettivamente di 8 e 13 m”, ingegner Manuela Fantini, partner di SCE Project. “La bellezza di quest’opera architettonica dimostra che è importante e possibile coniugare l’esistente, il recuperato, con nuove opere di grande qualità?” Salvatore Margiotta, Sottosegretario al MIT.
Una lama dallo spessore esile come copertura
Alla sommità delle colonne, la copertura asseconda la volontà architettonica di creare una lama dallo spessore esile. “A tale scopo, è stato scelto di realizzare le travi mediante profili in carpenteria metallica in composizione saldata, a doppio T nella porzione centrale e a T in quella di estremità. Inoltre, per la bandella perimetrale della copertura, sono stati previsti profili a C pressopiegati ad altezza variabile e rastremati verso la punta. Tali soluzioni strutturali garantiscono il perfetto allineamento della copertura mentre portano l’accento sull’effetto lama ricercato dallo studio Boeri. Infatti, le altezze delle travi nella porzione centrale misurano 1 m mentre alle estremità si riducono fino a circa 10 cm” ha affermato l’ingegner Manuela Fantini. “Questa grande opera per noi è un fiore all’occhiello: ne abbiamo affidato la progettazione all’architetto Boeri perché non volevamo solo costruire una stazione, ma realizzare una grande infrastruttura che fosse accessibile, moderna, estremamente green, ma al tempo stesso una traccia culturale che resterà nel tempo. Una traccia del Sud che funziona” Matteo Colamussi, Direttore Generale FAL. I materiali della stazione richiamano volutamente le origini e l’anima di Matera: la pietra di Apricena simboleggia l’antica città dei Sassi e l’acciaio rappresenta la dinamicità della città moderna. Un occhio di riguardo è posato sull’ambiente con moduli fotovoltaici in sommità della copertura, scelta pienamente appoggiata dalla Committenza – Ferrovie Appulo Lucane dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. •