La modularità arriva nell’asservimento macchine
Le celle intelligenti per l’asservimento di macchine utensili della famiglia FlexLoader M di ABB sono costituite da moduli standardizzati, e offrono facilità di espansione per assecondare le esigenze future. La facile programmazione visuale elimina la necessità di competenze specialistiche e aumenta il tasso di utilizzo delle macchine.
ABB ha lanciato una nuova famiglia di celle modulari per l’asservimento di macchine utensili nell’industria di lavorazione dei metalli, concepite per offre i massimi livelli di flessibilità e utilizzo delle macchine, riducendo al minimo le perdite di produttività dovute a fermi di produzione imprevisti. Con sei diverse versioni, la famiglia FlexLoader M offre diverse modalità di carico e scarico delle macchine in base a dimensioni, forme e quantità dei pezzi, proponendosi come soluzione ideale per applicazioni quali fonderie e impianti di colata che sfornano svariate tipologie di prodotti in quantità variabili.
Il lancio della nuova offerta comincia con le varianti Tray e Conveyor, che saranno seguite da altri modelli successivamente. FlexLoader M Conveyor utilizza un sistema di visione semplice ma potente per caricare facilmente pezzi con forme complesse, offrendo la flessibilità necessaria per gestire una grande varietà di pezzi con un’unica cella. FlexLoader M Tray è una soluzione a cassetto che semplifica l’asservimento macchine. Grazie all’ingombro minimo che ne consente l’installazione praticamente in qualsiasi posizione, è ideale per movimentare pezzi delle forme più svariate, da cubi a cilindri, da lastre a tubi.
Costituita da moduli intercambiabili standardizzati, la cella FlexLoader M offre una soluzione flessibile ed espandibile per un ampio spettro di applicazioni di asservimento macchine a controllo numerico, anche torni e fresatrici. Un vantaggio fondamentale è la possibilità di usare la stessa macchina di base, aggiungendo e rimuovendo moduli di alimentazione secondo necessità. La concezione modulare di FlexLoader M agevola gli aggiornamenti e gli ampliamenti del sistema, richiedendo in media uno o due giorni per gli interventi di installazione e messa in funzione.
Ritorno dell’investimento rapido
FlexLoader M risponde alla domanda delle aziende che chiedono una soluzione automatizzata semplice in grado di lavorare più pezzi in meno tempo. Le celle robotizzate FlexLoader M sono estremamente intuitive e veloci da programmare, anche per chi non ha competenze specifiche di robotica. Un “wizard” intelligente consente di programmare la lavorazione di nuovi pezzi in meno di cinque minuti, senza avere competenze di programmazione visuale, mentre il cambio fra pezzi già programmati può essere effettuato in meno di un minuto, realizzando la promessa della produzione a lotto singolo. Grazie alla semplicità del software di programmazione, la formazione dell’operatore può essere completata in meno di mezza giornata, accorciando ulteriormente i tempi di messa in funzione della cella.
FlexLoader M può abbattere i costi di manodopera nell’asservimento macchine del 90%, consentendo a un solo operatore di gestire fino a 10 celle contemporaneamente. L’impianto automatizzato raggiunge tassi di utilizzo delle macchine superiori al 97%, rispetto al 40-60% delle macchine gestite manualmente.
Tutte le varianti possono essere dotate di un sistema di visione che individua la posizione del pezzo e invia comandi al robot, alle macchine utensili e ad altre attrezzature della cella quali stazioni di pulizia ad aria compressa, marcatrici di pezzi, sbavatrici e sistemi di misura. Il sistema di visione può utilizzare una telecamera 2D o un sensore 3D a seconda dell’applicazione. FlexLoader M offre anche funzionalità di ottimizzazione basate su dati, fra cui il monitoraggio remoto che consente agli operatori di supervisionare gli impianti robotici, risolvere guasti e ottimizzare l’operatività, mentre il software di visione fornisce funzioni aggiuntive di monitoraggio delle condizioni, gestione della flotta e gestione delle prestazioni e degli ordini.
FlexLoader M sostituirà l’attuale famiglia di celle FlexLoader di ABB, che si è guadagnata una solida reputazione di affidabilità e prevedibilità in produzione. Grazie a benefici quali il maggiore utilizzo delle macchine utensili e la possibilità di lavorare “al buio” senza il presidio di operatori, le celle FlexLoader hanno dato prova della loro capacità di offrire un ritorno sull’investimento molto più rapido, assicurando agli utilizzatori un vantaggio competitivo sostenibile.