Il partner per la competitività nel New Normal
In un mercato in cui le opportunità della ripresa si sovrappongono a sfide inedite (come la scarsità di componenti elettronici o i rialzi di materie prime) FANUC si propone come partner a 360° per le aziende della meccanica italiane, proponendo prodotti tecnologici innovativi, ma anche servizi e soluzioni per la trasformazione digitale.
“In questo piccolo boom economico che stiamo vivendo, le aziende italiane della meccanica e del comparto macchine utensili stanno dimostrando grande capacità di innovare e reagire rapidamente alle evoluzioni del mercato”. Non ha dubbi Marco Delaini, da novembre nuovo Managing Director di FANUC Italia, nell’evidenziare il ruolo di primo piano che le aziende italiane sono riuscite a guadagnarsi in questa seconda metà di 2021 in cui la forte ripresa economica è stata complicata da problematiche relative ai rialzi delle materie prime, alla carenza di componentistica elettronica e alle difficoltà della logistica mondiale. “FANUC – prosegue Delaini – sta ricevendo molti ordini e questo è dovuto, in parte, alle difficoltà incontrate dal mondo manifatturiero durante la pandemia da COVID-19, che ha spinto molti ad automatizzare e robotizzare le loro fabbriche. Crediamo che questa tendenza continuerà, supportata da tecnologie robotiche avanzate come la visione e l’intelligenza artificiale, nonché dalla diffusione di modelli collaborativi”.
Un futuro sempre più collaborativo
Un’altra tendenza che definirà il 2022 per l’industria meccanica è quella relativa alla robotica e al suo sviluppo, in particolare sul ruolo che i robot collaborativi sono destinati ad avere in produzione. “Poiché i robot collaborativi possono lavorare direttamente con l’uomo – ha spiegato Shinichi Tanzawa, Presidente e CEO di FANUC Europe Corporation, che abbiamo incontrato a Milano in occasione della recente edizione di EMO – aprono possibilità completamente nuove per l’automazione. FANUC offre una vasta gamma di robot collaborativi, da 4 kg a 35 kg di carico utile. Il CRX è il nostro ultimo modello di cobot, che si contraddistingue per la facilità d’uso oltre che per la rinomata sicurezza e consueta affidabilità. Ci aspettiamo un’enorme domanda per il CRX in Europa da una vasta gamma di industrie. Naturalmente ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che la quota di robot collaborativi in produzione cresca fino a raggiungere un numero significativo, in parte a causa dei limiti di carico utile e di velocità, ma la loro adozione si espanderà certamente grazie alla loro straordinaria facilità d’uso”. Parallelamente FANUC prosegue ovviamente anche nello sviluppo e produzione di nuove soluzioni robot non destinate ad applicazioni collaborative, come ad esempio il nuovo robot compatto FANUC LR-10iA/10 un carico utile di 10 kg e uno sbraccio di 1.101 mm. La combinazione di peso ridotto, velocità, maneggevolezza e la sua struttura completamente chiusa, rende LR-10iA/10 infatti una proposta molto interessante per le applicazioni di asservimento macchina, così come per l’esecuzione di task nel settore della logistica. LR-10iA/10 è infatti installabile in varie modalità, tra cui a pavimento, a soffitto o a parete, ma anche grazie alla leggerezza del robot è ideale per il montaggio su piattaforme mobili (AGV). LR-10iA/10 possiede lo stesso ingombro dell’attuale LR Mate 200iD/7L, ma con 1,4 volte il carico utile del polso e 1,2 volte lo sbraccio massimo. Inoltre, il suo grado di protezione IP67 di serie rende il robot ideale per l’asservimento delle macchine utensili, dove la presenza di agenti contaminanti come refrigeranti, trucioli e lubrificanti è comune. Caratterizzato da un profilo agile e da un ingombro ridotto, il nuovo robot può funzionare in spazi ristretti all’interno dell’area di lavoro di una macchina utensile, garantendo il carico e scarico efficiente dei pezzi.
Il valore della partnership
In questo nuovo scenario di mercato così complesso da gestire per le aziende italiane, FANUC Italia ha ben chiaro il suo ruolo di partner per la competitività. “Oggi la nuova sfida è rappresentata dall’evoluzione tecnologica e digitale, FANUC ha costantemente investito ed è pronta a rispondere con soluzioni e prodotti innovativi. Il mio predecessore Marco Ghirardello ha creato in FANUC Italia un team professionale e preparato per accogliere le nuove sfide del mercato. Il mio compito – spiega Marco Delaini riferendosi alla sua esperienza come Vice President FANUC Europe con responsabilità su 11 filiali est-europee e più di 20 mercati esteri – è ora quello di proseguire lungo il percorso già intrapreso e traghettare l’azienda da essere ‘fornitore di tecnologia’ a ‘partner tecnologico’ a tutti gli effetti per i Clienti italiani. In questi anni ho imparato che FANUC non deve essere solo un fornitore, ma essere in grado di seguire i clienti italiani in ogni mercato, dando sempre supporto e assistenza per rendere massima la loro competitività anche nei nuovi scenari di mercato. Questa mission si sviluppa fornendo soluzioni tecnologiche e servizi, ma anche aiutando i clienti a diventare più “smart” offrendo soluzioni come ZDT, MT-LINKi o il sistema FIELD, la nostra piattaforma Industrial IoT”.