Mercato dei robot da record: l’Italia cresce del 65%
I dati IFR (la Federazione Internazionale della Robotica) raccontano la grande vitalità della robotica mondiale che cresce del 31% raggiungendo il record storico di 3,5 milioni di robot installati. In questo contesto l’Italia si conferma il mercato vivace con una crescita annua del 65%, oltre dieci volte la crescita registrata in Germania.
Una crescita enorme che ha portato nel 2021 la robotica a raggiungere un nuovo record nel numero di robot installati nel mondo. Questo è il primo e fondamentale dato che emerge dal report 2021 presentato da IFR (la Federazione Internazionale della Robotica) in occasione di RobotHeart.
“Dopo due anni di pandemia in cui il mercato aveva rallentato – spiega la presidente di IFR Marina Bill – oggi la robotica ha avuto una crescita enorme di oltre il 30% che ci porta oggi ad avere oltre mezzo milione di robot installati nel 2021. Questa crescita è in tutti i settori e in tutti i paesi, anche i singoli mercati hanno avuto crescite anche molto diverse”. Entrando nel dettaglio, sono 517.385 i nuovi robot installati, con un tasso di crescita del 31% su base annua che porta a 3,5 milioni i robot in funzione nel mondo. Questi dati, oltre a rappresentare un nuovo record storico per la robotica, evidenziano la ripresa del trend positivo dopo il rallentamento per la pandemia: rispetto al 2015 le installazioni di robot sono infatti più raddoppiate. Come detto dalla presidente Bill la crescita è trasversale a ogni settore applicativo, ma è interessante notare come automotive e lavorazione dei metalli/macchine crescano di oltre il 40% (42% e 45% rispettivamente) mentre l’elettronica si conferma il primo settore in assoluto con 137000 installazioni. Crescono anche i robot collaborativi, pur mantenendo una quota ridotta del parco installato complessivo con circa il 7,5%.
Mercato robot: tutto il mondo cresce e l’Italia supera anche la Cina
Dal punto di vista dei mercati nazionali e continentali, pur in contesto di crescita diffusa, arrivano però dati molto interessanti soprattutto per quanto riguarda la Cina, che si conferma al primo posto per robot installati con una crescita fortissima (+51%) per un totale di o 268.200 robot installati, ma soprattutto l’Italia che cresce nel 2021 del 65% nel numero di robot installati. Un dato eccezionale, specie se confrontato con quello degli altri mercati più importanti. “Tra i sei paesi più importanti per le vendite dei robot, in cui si raccoglie l’80% della vendita di robot – spiega Domenico Appendino, presidente di SIRI – l’Italia è quella che ha avuto un tasso di crescita maggiore: parliamo del 65% contro il 51% della Cina, 22% del Giappone, 14% degli Stati Uniti, 2%, Corea del Sud, 6% Germania. Non si può che esprimere una grande soddisfazione quindi per l’ottima fase che la robotica italiana sta vivendo”. Da sottolineare come i dati trasmessi da IFR sull’Italia siano addirittura più positiva di quelli elaborati da SIRI stessa, questo perché IFR riesce probabilmente a raccogliere un maggior numero di transazioni internazionali. “Questa crescita così importante – spiega Alessandro Santamaria, Executive Board Member di IFR – ci permette di avvicinarci ancora di più alla Germania, primo paese in Europa per robot. Tante le ragioni di questa performance così positiva, tra cui sicuramente il fenomeno di reshoring in corso, ma credo che ancora di più conti la capacità degli integratori italiani di realizzare impianti su misura, quasi fossero abiti sartoriali. Una capacità che il mercato della robotica dimostra di apprezzare sempre di più”. Santamaria evidenzia però anche un altro dato che ha colpito tutti gli operatori. “Nel 2021 la Cina rappresenta per la prima volta più di metà del totale dei robot installati al mondo (52% del totale). Qualche anno fa nessuno se lo sarebbe mai aspettato ed è un segnale molto importante da tenere presente nelle analisi del futuro della robotica”.
Mercato robot, nel 2022 prospettive ottime
Pur in un mercato attraversato da difficoltà macroeconomiche e geopolitiche forti per tutti i settori, la robotica può guardare con fiducia al futuro. Secondo le previsioni IFR infatti nel 2022 le installazioni di robot al mondo cresceranno in doppia cifra (+10%), inserendosi in una tendenza di crescita del 7% annuo fino al 2025. Tra i vari fattori che a breve e a lungo termine favoriscono questa crescita IFR ne sottolinea alcuni: dal reshoring alla sempre maggiore richiesta di flessibilità produttiva in tutti i settori, fino alla cosiddetta “democratizzazione della robotica”, cioè quella diffusione in nuovi contesti applicativi grazie alla sempre maggior semplicità d’uso ed economicità dei nuovi robot. Se guardiamo al mercato italiano, per il 2022 gli attori della robotica vedono una crescita delle installazioni in doppia cifra rispetto al 2021 con +10,8% che emerge dai dati elaborati da SIRI e dal Centro Studi UCIMU. “Questa previsione – conferma Domenico Appendino – porterebbe nel 2022 a raggiungere un numero di robot installati di circa 1.300, un dato molto positivo che conferma come questo settore sia in grande effervescenza”.