Automazione per presso piegatrici: la partnership tra Argesystems e Wittenstein
Argesystems e WITTENSTEIN Italia collaborano nello sviluppo e produzione di ATC, l’automazione per il cambio utensili in piegatura.
Iniziare come giovane realtà con “piccoli progetti” e, successivamente, essere riconosciuti dal mercato come un’azienda in grado di offrire soluzioni altamente performanti è il percorso fatto da Argesystems. Un percorso importante, in cui è stata accompagnata e sostenuta anche da Wittenstein, che in poco tempo ha saputo diventare un fornitore di fiducia, non solo di prodotti, ma anche di servizi e consulenza tecnica, che si distinguono per la loro elevata qualità. Per realizzare impianti altamente prestanti come quelli proposti da Argesystems è senz’altro necessario trovare dei fornitori all’altezza della sfida. Per questo, dopo aver ascoltato le richieste dei propri clienti, ha selezionato Wittenstein, con cui ha raggiunto un risultato davvero eccellente.
Chi sono Argesystems e Wittenstein
Argesystems nasce nel 2010 a Castelfranco Veneto (TV), nei primi anni di attività l’azienda si occupava di progettare e realizzare componenti per presse piegatrici. Con il tempo però è cresciuta e si è specializzata nella produzione di interi sistemi di automazione, magazzini automatici per presse piegatrici ed isole robotizzate. Un’azienda nata per passione e costruita sull’esperienza e la progettualità. Perché se la passione per l’ingegneria meccanica è il motore che la muove, è la capacità progettuale che la mantiene costantemente focalizzata sui propri obiettivi, di cui il principale è quello di continuare a ricercare soluzioni innovative di alta qualità, focalizzandosi sulle esigenze dei clienti. Obiettivo che senz’altro la accomuna a Wittenstein S.P.A. la filiale diretta di Wittenstein SE, società europea con sede principale a Igersheim-Harthausen, a nord di Stoccarda che opera nel settore dell’automazione di precisione: dai riduttori epicicloidali e ortogonali, ai servoattuatori rotativi e lineari, software di dimensionamento e sistemi di trasmissione per i più svariati industriali, tra cui anche aerospace, subsea, oil&gas o la tecnologia per industria 4.0. La filiale italiana conta oggi quasi 60 collaboratori e una rete commerciale esterna che garantisce una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, che assicura servizi mirati e tempestivi dalla fase di progettazione al post-vendita.
Dal cambio utensili automatico, all’isola robotizzata
Nel 2016 Argesystems lancia il primo cambio utensili automatico (ATC) per presse piegatrici, attualmente il core business dell’azienda. Questa soluzione innovativa in termini di processo e prodotto si è affermata nel tempo ed è stata sempre più migliorata anche grazie alla collaborazione dei migliori partner costruttori di presse piegatrici. Il cambio utensili, infatti, ha una tecnologia capace di interconnettere il magazzino alla pressa, automatizzando l’intero processo di attrezzaggio presso-piega. L’ATC si dimostra la soluzione più adatta per un risparmio di tempo nel ciclo di piegatura, unito a flessibilità e velocità di produzione. Il valore aggiunto di questo prodotto di automazione è l’integrazione con qualunque tipologia di pressa piegatrice di nuova generazione. Con questa soluzione, inoltre, l’operatore non deve più preoccuparsi di eseguire il set up manuale della pressa, poiché il cambio utensili, partendo da un comune file.cad, è in grado di creare automaticamente le stazioni di piega, riconoscendo gli utensili necessari per il processo. Lo sforzo e l’incessante lavoro di Argesystems in termini di innovazione e sviluppo ha portato alla creazione di un nuovo sistema chiamato TWIN. TWIN è un sistema composto da due presse piegatrici uguali o diverse in tonnellaggio e lunghezza e da un magazzino automatico. Questo ne aumenta la produttività e la flessibilità grazie ad un unico parco utensili condiviso. Nell’ultimo anno Argesystems ha vissuto un periodo di transizione. Consapevole del fatto che questi momenti sono anche tempi in cui si possono coltivare grandi opportunità, l’azienda ha voluto approcciarsi al grande universo della robotica e ha realizzato una nuova ed innovativa isola robotizzata. Quest’isola robotizzata è un impianto di circa 32 metri di lunghezza diviso in due macro aree, una dedicata allo scarico del laser e una di piegatura, dove regna indiscusso il sistema di cambio utensili TWIN. L’unicità del sistema sta nell’utilizzo di due robot a portale a 8 assi, dove l’ottavo asse viene utilizzato per l’attività di piegatura. I robot possono essere impiegati non solo per la parte di piegatura, ma anche per lo smistamento e pallettizzazione dello scarico laser. Ciò che caratterizza questi sistemi di automazione è l’elevata flessibilità dei robot, che possono lavorare abilmente con o senza l’intervento umano, arrivando a svolgere turni in maniera totalmente automatica. Infatti, l’impianto è stato progettato per produrre 24h su 24h, gestendo di giorno la produzione tramite gli operatori e/o robot, mentre di notte in maniera completamente automatica.
La sfida per Wittenstein: l’automazione per il cambio utensili
Il cambio utensili automatico è un impianto complesso, costituito da molteplici assi, per i quali sono necessari componenti ad alte prestazioni. Dopo una approfondita analisi, anche con l’ausilio del software di dimensionamento cymex® 5, il Team tecnico di Wittenstein ha individuato una soluzione tailor made per l’automazione, sulle richieste prestazionali di Argesystems, ci spiega l’Ing. Radice – Area Manager&Engineering di Wittenstein Italia. “Ci siamo orientati su un pacchetto che comprendesse riduttori della famiglia NP, sia in versione coassiale che angolare, con pignoni premontati a dentatura dritta o inclinata, a vite senza fine ad albero cavo e riduttori serie CP sugli assi di rotazione. Per dare una maggiore sicurezza agli assi e maggiore stabilità di fissaggio abbiamo consigliato l’utilizzo di una flangia R, con fori ad asola, tipicamente usata sui riduttori di fascia molto alta o anche flange rilavorate per meglio adattarsi ai motori utilizzati, senza allungamento dei tempi di montaggio”. “Si è arrivati a questa selezione studiando minuziosamente tutta la trasmissione. Da qui la forte convinzione di dover dare una consulenza a tutto campo che permettesse di tener conto dell’intero design della macchina (interfacciamento con altri componenti, tolleranze ecc) e non solo dei nostri prodotti.”
Una collaborazione vincente per l’automazione
“La nostra partnership risale al momento in cui abbiamo allargato il nostro target e abbiamo voluto garantire una qualità ancora più elevata ai nostri clienti. Wittenstein è riconosciuta a livello internazionale e questo ci ha permesso di migliorare anche l’assistenza estera. Argesystems ritiene indispensabile trovare una soluzione monomarca e con Wittenstein è stato possibile. Potersi interfacciare con un unico fornitore ci ha semplificato il lavoro e ci ha concesso di ricevere un’assistenza tempestiva e puntuale quando necessaria.” Spiega Maria Timis, project manager di Argesystems.“Con Argesystems è nata fin da subito un’ottima collaborazione, guidata dalla volontà di entrambe le aziende di dare al proprio cliente tutto ciò di cui ha bisogno per essere sempre competitivo in un mercato in costante evoluzione, sempre più velocemente”, conferma anche Emanuele Zanardo, Referente di Zona Wittenstein per il Triveneto. “Si è instaurato da subito un rapporto di fiducia e, grazie a questo, abbiamo potuto proporre soluzioni anche un po’ diverse da quelle standard, personalizzate sulla specifica applicazione. D’altronde la vasta conoscenza in diversi settori applicativi è un plus che ci permette di avere un’ampia conoscenza dei punti di forza e limiti delle alternative proposte”, continua Radice.
Tutto a vantaggio del cliente
“La cosa che più accomuna queste due realtà estremamente dinamiche dal punto di vista del prodotto è la personalizzazione: così come Wittenstein studia il proprio prodotto secondo le esigenze di Argesystems, così facciamo noi con le nostre soluzioni. L’adattabilità dei nostri prodotti è senz’altro una delle nostre maggiori caratteristiche. La relazione che abbiamo costruito con Wittenstein ci ha sempre garantito la consulenza di esperti del settore durante il periodo di progettazione, una fornitura nei tempi prestabiliti e un grande supporto tecnico“, rimarca Maria Timis. Tutti vantaggi quindi di cui, poi, beneficia a valle il cliente. “L’ampia gamma dei prodotti che possiamo proporre e la nostra esperienza ci permettono di tarare con precisione costo/prestazioni e trovare insieme al cliente la soluzione più giusta per le sue linee. Da una parte, quindi, tutta la precisione tedesca, dall’altra la flessibilità italiana nel saper andare oltre lo standard.” Confermano Emanuele Radice ed Emanuele Zanardo, la cui principale soddisfazione è vedere il cliente appagato per il risultato ottenuto. Non solo un rapporto di collaborazione, quindi, ma di fiducia e apertura reciproche, a tutto vantaggio del cliente!