La saldatura robotizzata è sempre più accessibile (e flessibile)
A Blechexpo abbiamo incontrato Fabio Farina, general manager di Rolleri Robotic, per scoprire due nuovi tasselli che vanno ad arricchire la gamma di soluzioni sul mercato: Cobotic 80T, con cui Rolleri intende aprire a tutti la saldatura robotizzata TIG, e Cobotic 90MC, un impianto multipurpose che abbina saldatura MIG e smerigliatura in un’unica macchina.
Il 2023 è stato un altro anno di grande crescita per Rolleri Robotic all’interno del gruppo Rolleri Holding S.p.A., continuando il percorso d’implementazione delle macchine nella serie Cobotic, un sistema di automazione capace di portare con efficacia il cobot – una tecnologia che garantisce ripetibilità e precisione valorizzando competenza e creatività degli operatori – in sempre nuovi contesti applicativi. “Abbiamo due novità molto interessanti – spiega Fabio Farina, general
manager di Rolleri Robotic, in occasione della recente Blechexpo di Stoccarda – Anzitutto la Cobotic 80T che potremmo definire un soluzione entry level nel mondo TIG, grazie alla quale adesso abbiamo una gamma completa di celle per saldatura robotizzata, con e senza il settimo asse sia per TIG che MIG”.
Rendere TIG sempre più accessibile
La cella robotizzata Cobotic 80T condivide con il modello 100T molte caratteristiche: impiega infatti lo stesso software, la stessa saldatrice e lo stesso robot, ma non ha il settimo asse e il campo lavoro utile misura 1.500×1.000 mm. Questo modello si rivolge infatti a chi ha necessità di saldare in TIG, quindi lavora spessori ridotti e particolari di piccole dimensioni, realizzando saldature estetiche su acciaio inox in settori come l’alimentare, l’illuminazione o la ventilazione, senza però necessità di un grande campo di lavoro. “Il modello Cobotic 80T – spiega Farina – ha un unico banco di lavoro, questo non permette il ciclo pendolare che caratterizza la 100T ma apre a un nuovo segmento di mercato che vuole o può fare investimenti più contenuti”. Cobotic 80T è già sul mercato e verrà proposta da Rolleri Robotic con un approccio innovativo. “Abbiamo organizzato un ‘Rolleri in Tour’ con demo on site da alcuni clienti. Andiamo infatti fisicamente da loro a mostrare la cella in azione, ma anche a far capire come il tempo d’installazione sia veramente ridotto a meno di un’ora. L’iniziativa è partita a novembre e proseguirà per tutto dicembre con tappe in Triveneto, Emilia-Romagna e Marche, ma visto l’ottimo riscontro è facile prevedere che estenderemo l’esperienza anche ad altre regioni”. Sui social Rolleri Robotic trovate tutti i dettagli di questa operazione “machine to door”.
L’idea di estendere la gamma per avere la soluzione giusta a ogni esigenza risponde anche a un’analisi sulle proposte per la saldatura robotizzata disponibili sul mercato italiano. “Abbiamo visto – spiega il general manager di Rolleri Robotic – che sono pochissime le soluzioni per saldatura TIG e che non tutti i clienti hanno bisogno della produttività elevata che caratterizza il modello 100T. Ci piace l’idea di estendere la gamma e, per così dire, ‘democratizzare’ la tecnologia TIG con una proposta, la cella Cobotic 80T che permette un ritorno di investimento immediato, stimabile in circa un anno”. Entrando nel dettaglio delle prestazioni, Cobotic 80T vanta una precisione di ±0,1 mm, con carico utilizzabile in base a normativa ISO 9283 grazie all’impiego di un robot collaborativo UR5e a 6 assi con 6 giunti rotanti DOF. La saldatrice è Boehler Uranos NX 2700 AC/DC con potenza massima 270 A – AC/DC, in grado di saldare tutti i principali materiali, dall’alluminio al ferro (disponibile l’opzione con la saldatrice 3200 AC/DC, potenza massima 320 A).
Saldatura MIG e smerigliatura
La seconda novità presentata a Stoccarda è la cella Cobotic 90MC, sigla che sintetizza le due lavorazioni che realizza: saldatura robotizzata MIG e smerigliatura (Cleaning). “Si tratta di una cella capace di gestire queste due lavorazioni in maniera completamente automatica e senza intervento umano. Il cobot nella macchina di Rolleri Robotic infatti salda, deposita la torcia sganciandola con un giunto pneumatico, prende un utensile da pulizia e lucidatura e procede a finire il pezzo, il tutto in unico piazzamento. Siamo quindi di fronte a quello che è un centro di lavoro a tutti gli effetti, peraltro la configurazione che presentazione (saldatura MIG e smerigliatura) è solo una delle opzioni possibili: la cella potrebbe con utensili diversi anche maschiare, lucidare, avvitare, distribuire colla, per fare un esempio. Si tratta in sostanza di una vera macchina “multipurpose”, con un robot da UR10 più forte e potente della 80T che la rende più efficace nelle lavorazioni di asportazione e smerigliatura”.
Cobotic 90MC è già disponibile sul mercato, con una versatilità e una molteplicità di lavorazioni possibili tale da non avere un settore specifico o particolare per cui è indicata. “In generale diciamo che la macchina è ideale per chi ha bisogno di lavorare pezzi di spessori vari e materiali diversi e, magari, vede l’operazione di saldatura e pulizia come fuori dai loro ambiti immediati (ad esempio chi taglia con laser e piega), ma che vuole dare un valore aggiunto al pezzo che consegna al suo cliente. Pensiamo insomma a un’azienda che non ha nella saldatura il suo core business, ma che con le nostre celle può evitare di affidare il lavoro a un contoterzista, mantenendo più il controllo sul processo produttivo“.
Anche la Cobotic 90MC può vantare una precisione di ±0,1 mm, con carico utilizzabile in base a normativa ISO 9283 grazie all’impiego di un robot collaborativo UR10e a 6 assi con 6 giunti rotanti DOF. Il campo di lavoro utile è da 2.000×1.000 mm, il robot collaborativo previsto è un UR10e con carico utile di 12,5 kg e raggio di lavoro di 1.300 mm e la macchina dispone di un magazzino con 4 utensili per le diverse esigenze di finiture. Da sottolineare come oltre all’equipaggiamento standard, Rolleri Robotic disponga di un catalogo utensili con un’ampia gamma di modelli da impiegare sulla cella. La saldatrice è Boehler Uranos NX 4000 PME. Pur nella soddisfazione di aver ulteriormente ampliato la gamma, Rolleri Robotic non si riposa sugli allori e nel reparto R&D fervono già i preparativi per immettere sul mercato altre novità con soluzioni tecnologie innovative, che nel 2024 permetteranno di mantenere quei circa “due anni avanti rispetto ai competitor” che l’azienda considera con orgoglio di rappresentare.
Un nuovo polo per l’automazione
Lo sviluppo dell’azienda sta anche portando a creare una struttura funzionale alle nuove sfide tecniche e commerciali, che ha reso l’azienda ancor più in grado di affrontare, come ci ha accennato Farina: “Abbiamo unito, anzitutto sul campo e fra poco anche formalmente, quattro società del Gruppo Rolleri in quella che è di fatto sarà Rolleri Automation. Si tratta di un’entità che sta prendendo forma grazie a Rolleri Robotic, a Fametec (specializzata in impianti automatizzati per la produzione di porte, serramenti e parquet in legno), ad Ants (che abbina competenze di automazione e di sviluppo software) e a MAC (che opera nel service e retrofitting di centri di lavoro e macchine utensili)”.
A prima vista sembrerebbe che le quattro aziende non abbiano molto in comune; invece, sono tutte accomunate dall’automazione che utilizzano in tanti campi diversi. “Vediamo già gli effetti pratici di questo embrione di Rolleri Automation – ci svela Farina – e, ad esempio, siamo in consegna con un impianto nato proprio dalla collaborazione e dalla somma delle competenze di tre di queste quattro imprese: si tratta di un impianto robotizzato con antropomorfo su settimo asse a pavimento per la saldatura e finitura di pannelli dove Rolleri Robotic ha infatti fornito tre celle Cobotic 100 (in particolare due impegnate in saldatura e una nella lucidatura della saldatura), Fametec ha realizzato tutta l’automazione forte delle proprie skill di programmazione dei robot e Ants ha sviluppato il software di controllo, il supervisore d’impianto e la suite di comunicazione da e per l’ERP cliente per lavorazione totalmente automatizzata”.
di Loris Cantarelli