Eagle innova il taglio laser a 360°
A Blech Expo Eagle ha presentato la versione 2.0 di iNspire, la proposta di punta per il taglio laser da 30 kW di potenza. Dal nuovo controllo verticale Full HD all’ultima versione della testa di taglio eVa, passando per le tecnologie per l’automazione di processo, la macchina è stata per l’occasione presentata in un esclusivo colore nero.
Un colpo d’occhio di sicuro impatto ha accolto i visitatori dello stand Eagle a Blech Expo: una macchina da taglio laser fibra integralmente vestita di nero, che lavorava in sincrono con un imponente sistema di automazione, digerendo lastre metalliche tra sibili e scintille, come un moderno Mangiafuoco. L’azienda polacca ha scelto la prestigiosa cornice della fiera di Stoccarda per presentare la versione 2.0 della sua ammiraglia iNspire, 30 kW di potenza e assemblata in colore nero per l’occasione. “Perché una macchina nera?”, hanno chiesto stupiti alcuni addetti ai lavori, ai quali il Direttore Marketing di Eagle, Camillo Brena, ha risposto con un ironico e laconico: “Perché no?” Le novità, naturalmente, non si limitano all’inedita veste cromatica, bensì puntano dritte al cuore dell’esperienza utente. La iNspire, introdotta nel 2018, fu la prima sul mercato ad offrire fino ai 30 kW di potenza (oggi arriva a 40 kW). Il modello, caratterizzato da un’accelerazione fino a 6G e da una velocità di posizionamento di 350 m/min, monta una traversa in fibra di carbonio, che conferisce rigidità al sistema e impiega motori lineari Eagle su tutti gli assi di movimento. Il laser è fornito da IPG Photonics e lo scambiatore di pallet ha un tempo di ciclo di 9 secondi, il più veloce sul mercato.
Bartosz Krzewina, Direttore Vendite di Eagle, spiega: “Una delle principali filosofie di progettazione delle macchine Eagle è incentrata sull’ottimizzazione dell’esperienza umana. Adottando il punto di vista dell’operatore, abbiamo identificato le opportunità per migliorare vari aspetti e ridurre significativamente i tempi di ciclo. Questo approccio è stato la forza trainante di un ampio progetto di revisione”. Eagle ha posto forte enfasi sull’ergonomia e sulla facilità d’uso della 2.0. “Abbiamo introdotto un nuovo schermo verticale Full HD da 24 pollici che migliora la visione del lavoro, la leggibilità e l’accesso alle funzioni essenziali. Inoltre, il nostro touchscreen intelligente è in grado di riconoscere gesti specifici della mano, consentendo agli operatori di impartire comandi rapidi”.
La precisione di taglio è migliorata dai pulsanti dedicati al movimento della testa, che consentono di operare simultaneamente lungo gli assi x, y e z. Un’altra aggiunta è il nuovo potenziometro, che offre una precisione fino a 5 unità. L’intelligenza contestuale è fornita da bottoni illuminati, ognuno dei quali si adatta allo stato della macchina. Il login dell’operatore utilizza ora una scheda RFID personale, che può essere integrata con sistemi di sicurezza specifici del cliente. Infine, l’interfaccia uomo-macchina (HMI) aggiornata nasce integrata con MyESP, il portale di assistenza Eagle, che consente all’operatore di inviare richieste direttamente dalla macchina.
Un occhio d’aquila
Un occhio d’aquila “Oltre al pannello operativo completamente riprogettato, una delle novità della iNspire 2.0 è la tecnologia di rilevamento dei guasti Eagle Eye – racconta Camillo Brena la sicurezza è fondamentale nella lavorazione della lamiera, anche per prevenire i tempi di fermo macchina o evitare lo spreco di materiale prezioso”. Dietro le quinte Eagle Eye supervisiona il processo di taglio, consentendo il monitoraggio a distanza. In aggiunta a Eagle Eye, lavorano anche gli scanner di sicurezza, ora collocati sullo scambiatore di pallet, per risparmiare spazio e ripristinare automaticamente la macchina in caso di problemi.
Performance sempre più elevate
Anche i parametri di taglio sono stati completamente rivisti, come spiega Marcin Masternak, Direttore dello Sviluppo Software: “Il settore è in continua evoluzione e i parametri delle nostre macchine devono seguire il passo e adattarsi alle esigenze dei clienti, ma anche a quelle del pianeta. È proprio la robustezza del parametro a giocare un ruolo cruciale, perché deve assicurare la qualità desiderata, anche quando si presentano perturbazioni esterne. I nuovi parametri sono progettati per un controllo potenziato del processo e per una maggiore flessibilità, offrendo più personalizzazione e maggiore adattabilità. Ottimizzando le impostazioni, l’intero sistema può operare a una velocità superiore, risultando in un consumo energetico ottimizzato e in una riduzione delle emissioni di CO2.”
La iNspire 2.0 incorpora anche l’ultima versione della testa di taglio eVa di Eagle: “La testa di taglio eVa è un pezzo di ingegneria in continua evoluzione e noi continuiamo a perfezionarne le prestazioni – puntualizza Masternak – la sua ultima versione presenta una precisione e una velocità potenziate, traducendosi in una capacità produttiva superiore e riducendo lo spreco energetico. Sempre sul versante software c’è la possibilità di integrare nella nuova macchina la tecnologia MyECOCUT, basata sul design unico dei nostri ugelli. Riduce il consumo di gas fino al 75%, migliora la qualità del bordo e riduce al minimo i rifili, mantenendo velocità di taglio molto alte anche quando si tagliano materiali irregolari”. La macchina incorpora, infine, un nuovo e ottimizzato scambiatore automatico di ugelli e la tecnologia MyEPARTSCOLOR, un’applicazione di codifica a colori ideata per ottenere migliori prestazioni nella suddivisione delle parti.
L’automazione protagonista
A Blech Expo Eagle ha presentato anche le sue soluzioni di automazione. Il sistema CraneMaster facilita il caricamento dei fogli sul tavolo da taglio e contemporaneamente lo scarico dei pezzi tagliati alla stazione di scarico o al magazzino. L’aggiunta di un nastro trasportatore extra è intesa a migliorare il processo di selezione per aziende che tagliano varietà di pezzi, materiali, forme e spessori. Posizionando i pezzi sul nastro trasportatore aggiuntivo, l’operatore può ordinarli facilmente senza essere ostacolato o rallentare il ciclo produttivo. Intervengono in suo aiuto anche un misuratore laser di spessori, una bilancia elettronica integrata, ventose controllate individualmente e un sistema anti-collisione.
I ripiani del sistema di stoccaggio modulare eTower fungono sia da punti di carico che di scarico, ottimizzando il lavoro grazie a un contrappeso che bilancia il carico sul motore e sull’inverter, riducendo i costi energetici del 40%. Entrambi i sistemi sono stati costruiti per adattarsi alle capacità della macchina, offrendo al contempo configurazioni salvaspazio per una produttività 24 ore su 24. Brena ha sottolineato il vantaggio di avere automazione e macchina dello stesso produttore: “Ci assicuriamo che il sistema di automazione sia in grado di gestire tutto ciò che le macchine possono tagliare in termini di dimensioni del foglio, come materiale, volume e velocità”.
L’approccio High Five
La iNspire 2.0 è un passo importante nel continuo perfezionamento di quella che, in Eagle, chiamiamo la ‘macchina ideale’ – conclude Camillo Brena – Si tratta di un traguardo che intenzionalmente non raggiungeremo mai, perché ci sarà sempre spazio per innovare e adattarsi a nuove esigenze. Il nostro faro guida è l’approccio che abbiamo battezzato ‘High-Five’, cinque elementi che le aziende operanti nella lavorazione dei metalli dovrebbero sempre tenere in considerazione: Performance, Usabilità, Affidabilità, Produttività e Profitto. I laser a fibra devono offrire risparmi energetici, tempi di consegna più brevi e costi inferiori per ciascun pezzo, contribuendo così a margini più consistenti. Questi benefici favoriscono una crescita sostenibile in un settore dove ogni vantaggio è cruciale”.
Marcin Ejma, CEO e fondatore di Eagle, visibilmente soddisfatto nel valutare la crescita esponenziale dell’azienda, ha commentato che il mercato si sta spostando verso “più velocità, automazione e adattabilità”. La iNspire 2.0 è la risposta dell’azienda polacca alle esigenze di un settore in continua evoluzione. Non solo si propone di anticipare le esigenze degli operatori, ma anche di gestire con agilità una gamma diversificata di spessori e di transizioni rapide tra programmi. Un approccio che guarda alle sfide attuali, in cui le imprese sono spesso chiamate a soddisfare un numero crescente di ordini caratterizzati da dimensioni ridotte e una maggiore diversificazione.