L’automazione di Salvagnini rivoluziona la produzione di Ideam Inox
Specializzata nella lavorazione di acciaio inox per l’arredo, Ideam Inox di Grottaglie (TA) ha negli anni abbinato alla sua crescita un continuo rinnovo del reparto produttivo, automatizzando processi e integrando le diverse macchine in unico sistema gestionale. Partner d’eccellenza in questo processo di rinnovamento è stato Salvagnini, che, grazie al servizio Concepts, ha portato a raddoppiare la produttività oraria dell’azienda pugliese.
Nell’industria contemporanea, da tempo il rapporto tra imprese si configura più come partnership che come semplice relazione tra fornitore e cliente: in questo articolo capiremo meglio come si possa sviluppare un rapporto virtuoso tra un costruttore di macchine per la lavorazione della lamiera come Salvagnini e un utilizzatore di queste tecnologie come Ideam Inox. Ripercorrere le tappe di questa collaborazione vuol dire anche analizzare la crescita dell’organizzazione pugliese visto il ruolo fondamentale di questa partnership nell’evoluzione tecnologico- produttiva dell’azienda. “Attualmente Ideam Inox raccoglie i nostri tre marchi registrati – ci racconta Angelo Scialpi, responsabile commerciale di Ideam Inox – che sono Il Lattoniere, Puglia Inox e Lamiform Italia. Il Lattoniere si occupa prevalentemente della produzione di cappe d’aspirazione e impianti d’areazione, Puglia Inox segue il mondo dell’arredo per laboratori (tavoli, lavelli e cappe in acciaio inox), Lamiform Italia si occupa di allestimenti per locali utilizzando anche materiali per noi nuovi e spaziando dalla lamiera a marmo, vetro, materiali laccati e verniciati. Il nostro Gruppo fattura circa 15 milioni di euro, ha sede a Grottaglie, in Puglia, in due strutture adiacenti con una superficie coperta complessiva di 45.000 m2. Stiamo anche completando la realizzazione di una terza sede, a Ferrara, di altri 5.000 m2. Per quanto riguarda il personale, Ideam Inox può contare su uno staff di oltre 100 dipendenti, che nelle fasi di picco possono aumentare anche del 25% con l’inserimento di personale interinale”. Ideam Inox si rivolge prevalentemente al mercato italiano, ma con un occhio all’Europa, soprattutto a Francia e Germania, con una proposta di prodotti di gamma alta. “Attualmente – spiega Scialpi – stiamo sviluppando una proposta specifica per il mercato estero, che per noi rappresenta circa il 10% del fatturato, con arredi in kit da assemblare sul posto. Sono prodotti che venivano saldati e completati presso i nostri stabilimenti per poi essere trasportati. Questo nuovo format ci consentirà di ridurre i costi di trasporto e di automatizzare la produzione, con importanti vantaggi anche in termini di velocità di produzione e consegna”.
Ideam Inox, una gamma vastissima di soluzioni per l’arredamento in acciaio
Le tipologie di prodotti realizzate da Ideam Inox sono molte e diversissime tra loro, a partire dai banchi espositivi per le pescherie: un elemento che «una decina di anni fa ha segnato un cambio di prospettiva per il settore – prosegue Scialpi – che era caratterizzato da una certa staticità e che è diventato più tecnologico e innovativo, e che abbiamo iniziato a caratterizzare con un’estetica e un design unici e distintivi”. Negli ultimi anni, forte di una maggiore esperienza in particolare nel mondo del freddo, l’azienda pugliese ha iniziato a progettare e industrializzare anche vetrine specifiche per pasticcerie e gelaterie. “Nel nostro comparto la vetrina per gelaterie è il prodotto per eccellenza: quello che pone più sfide a livello progettuale e costruttivo. Il gelato è un prodotto davvero particolare: ad esempio ogni ricetta richiede un tipo di raffreddamento diverso a seconda della quantità d’acqua prevista. In questo momento stiamo testando sul mercato un nuovo tipo di vaschetta realizzata completamente in Ideam Inox, rispettando canoni molto elevati di qualità e utilizzando un materiale ad alte prestazioni che potrebbe rappresentare una svolta per il settore». “Oggi lavoriamo circa 1200-1500 t di lamiera all’anno – prosegue Scialpi – con 13-14 mila articoli a listino. Sicuramente le linee di prodotti che registrano numeri maggiori sono quelle che abbiamo meglio industrializzato negli anni e che oggi ci consentono di avere i prodotti sempre a disposizione per rispondere alle continue richieste del mercato. In questo quadro il core business dell’azienda è la lavorazione dell’acciaio inox, con altri materiali che, pur importanti, rimangono secondari per peso e volume”. Internamente Ideam Inox ha quindi un reparto dedicato a taglio e piega dell’acciaio inox, principalmente con spessori da 0,8 a 1,5 mm, ma che in qualche caso raggiungono, per il taglio, i 2-3 mm. “Abbiamo un reparto per la lamiera zincata, perché come Il Lattoniere abbiamo iniziato nella produzione per canalizzazione e fumisteria. È un reparto importante perché si occupa anche degli impianti di aspirazione per i clienti di Puglia Inox che acquistano le cappe. Inoltre, realizziamo centrali di filtrazione a carbone attivo e motori cassonati, prodotti in lamiera zincata pre-verniciate da 8-10 decimi. Infine, abbiamo anche un reparto che si occupa di legno, ma si tratta di piccole produzioni”.
Il salto di qualità e quantità con Salvagnini
Il rapporto tra l’azienda pugliese e Salvagnini è di lunga durata. Tutto inizia nel 2008 con la fornitura di una pannellatrice P4-2516 con dispositivo di carico e scarico HPT, seguita quattro anni dopo da un impianto di taglio laser stand alone L3 da 4 m con potenza 2kW per rispondere alle nuove esigenze dettate da un primo aumento della produzione. La crescita di Ideam Inox prosegue, sempre con il supporto tecnologico di Salvagnini: ecco quindi che nel 2019 il parco macchine dell’azienda si arricchisce di un nuovo laser L5 e una nuova pannellatrice P4-3816 per potenziare la produzione e piegare parti lunghe fino a 3850mm. Il passaggio successivo è forse il più interessante e ben descrive il rapporto tra le due aziende, passate dalla tradizionale forma fornitore- cliente a una vera partnership con servizi di consulenza dedicati. Alla richiesta di Ideam Inox di una nuova P4 per aumentare ulteriormente la capacità produttiva, il team Salvagnini propone un nuovo approccio: procedere a un’analisi approfondita dei flussi produttivi per capire come gestirli al meglio, con l’obiettivo di coniugare aumento di capacità produttiva ed efficientamento del processo produttivo Le analisi dei tecnici Salvagnini portano alla progettazione di un nuovo lay out produttivo molto diverso da quello originale, e decisamente più performante: il progetto pone al centro un nuovo magazzino di stoccaggio MTW che alimenta l’impianto di taglio laser L5 pre-esistente, a valle del quale agiscono in parallelo due pannellatrici P4 (la P4- 3816 del 2019 e una nuova P4-2516). I particolari tagliati dal L5 passano alle pannellatrici in modo automatizzato: sono infatti separati dal dispositivo di sorting automatico MCU e traportati con un convogliatore a nastro. L’indirizzamento delle parti tagliate sulle pannellatrici, in funzione dei carichi di lavoro e delle caratteristiche funzionali delle macchine, è gestito automaticamente da OPS, il software modulare Salvagnini per la gestione della produzione, che ottimizza l’intero processo e consente lo scambio di informazioni, in tempo reale, tra sistemi e ERP/MRP di fabbrica. Tutte le macchine utensili ancora attive in azienda, anche quelle non collegate fisicamente a questo impianto, sono inserite in un unico ambiente di lavoro grazie a OPS e PDD, un semplice monitor touch che supporta l’operatore nelle operazioni di separazione e sorting manuale, permettendo di tracciare tutta la produzione. Importante sottolineare come l’automazione sviluppata da Salvagnini permetta anche di sfruttare il sistema di sorting MCU per inserire nel flusso produttivo ulteriori pezzi tagliati dal sistema laser L3 caricandoli da pacco, e di estrare dal flusso di lavoro particolari tagliati che non necessitano della lavorazione in pannellatura. In questo modo la flessibilità dell’impianto si amplia ulteriormente, permettendo a Ideam Inox di gestire urgenze o cambiamenti della produzione. In questo progetto un ruolo fondamentale lo ha avuto Concepts, il servizio di consulenza Salvagnini che consente di studiare diversi flussi e logiche produttive per testare quale impianto sia il più adatto alle necessità dei clienti.
Con Concepts, Salvagnini genera un vero e proprio digital twin di diversi layout e ne simula comportamento e prestazioni, permettendo al cliente di visualizzarli in un modello 3D e di comprendere in profondità come lavorerà l’impianto una volta installato. Grazie a simulazioni approfondite della produzione Ideam Inox, i tecnici Salvagnini sono riusciti a definire un flusso di lavoro capace di portare a una capacità produttiva oraria media più che raddoppiata: si è passati infatti da 90 pannelli all’ora agli attuali 180-200. “Questo incremento – conferma Scialpi – è stato molto significativo e il risultato del passaggio da un approccio manuale, soprattutto nella movimentazione dei pezzi tagliati verso la pannellatrice, a un sistema totalmente automatizzato ci ha aiutato notevolmente ad aumentare il numero di pannelli prodotti ogni ora. In questo incremento pesano anche la possibilità di lavorare sulle macchine con un numero di operatori ridotto rispetto al passato, in alcuni casi senza la necessità di presidio nel terzo turno, che prima non sfruttavamo, o nelle pause giornaliere, che non prevedevamo. Inoltre, l’organizzazione della produzione per kit ha consentito sicuramente di sfruttare le macchine di taglio e piega al massimo, sostituendo il processo dell’assemblaggio con un più semplice e leggero pre-assemblaggio. L’insieme di tutti questi fattori ha portato a questo notevole aumento di produttività, ma anche ad ottimizzare nell’arco delle 24 ore l’attività sfruttando le opportunità del non presidiato”. In Ideam Inox la produzione ha, per una parte importante, misure e tipologie standard, ma non manca anche una parte importante del cosiddetto “speciale”, un elemento importante a livello strategico. Le dinamiche e le problematiche produttive che caratterizzano le due “anime” produttive dell’azienda sono ovviamente differenti: da una parte si richiede la capacità produttiva di fare numeri importanti, dall’altra la necessità è invece quella di poter produrre velocemente soluzioni su misura per il cliente, partendo da un prodotto a catalogo ma caratterizzandolo merciale che gli assegna una codifica. Quel pezzo, ormai progettato e disegnato, diventa un fuori serie ma è comunque uno standard produttivo e viene poi inserito in OPS per procedere alla produzione in modo automatizzato”.
Verso il futuro innovando con Salvagnini
Lo sguardo di Ideam Inox è sempre rivolto al futuro, riprende Scialpi: «ora siamo concentrati sul presente: è un periodo particolare per l’industria italiana ed europea, perché anche negli altri Paesi stiamo attraversando una fase di rallentamento. Ovviamente abbiamo già parlato con Salvagnini anche di sviluppi futuri: l’obiettivo è sempre quello di aumentare e migliorare il processo produttivo sia in termini quantitativi, aggiungendo un nuovo impianto di taglio, sia di automazione, ad esempio automatizzando la movimentazione dei pezzi piegati dalla pannellatrice alle piattaforme di assemblaggio. Siamo convinti che il futuro vada in quella direzione: questo approccio ci permetterà di essere efficienti nel realizzare prodotti di qualità anche agendo su un mercato sempre più globale». Questo focus si tradurrà quindi in un sempre maggiore ricorso all’automazione, ma anche in un processo di efficientamento della produzione in ogni aspetto e fase: esattamente quello sguardo esteso a tutto il processo che Salvagnini ha messo a disposizione di Ideam Inox con le sue tecnologie, con la competenza dei suoi tecnici e operatori, ma soprattutto con la consulenza a 360° che caratterizza Concepts.
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