Un’azienda che è un sistema solare: igus si racconta
Nell’ultimo periodo, igus ha ampliato la sua gamma di catene portacavi e cavi cablati, per non parlare della grande novità dell’estensione di garanzia a 4 anni. Tutte queste innovazioni sono il frutto di una pluridecennale esperienza sul campo, ma soprattutto del costante dialogo con i clienti, che spesso danno le idee per migliorare i prodotti. Abbiamo incontrato Simone Gadeschi, Product Manager cavi chainflex di igus Italia, che ci ha raccontato le ultime novità dell’azienda.
“La gestione gerarchica di igus non è piramidale, ma è solare: al centro del sistema abbiamo il cliente, che dà energia a tutti noi e ci aiuta nello sviluppo di tante soluzioni”, così Simone Gadeschi, Product Manager per i cavi chainflex in Italia, descrive lo spirito di igus, azienda che dal 1964, anno della sua fondazione in Germania, propone al mercato catene portacavi, cavi da posa mobile (cablati e non), boccole e cuscinetti, sistemi lineari e sistemi di automazione industriale basati sui suoi polimeri ad alte prestazioni. Tra le novità più recenti e apprezzate, c’è sicuramente stata l’estensione di garanzia a 4 anni per le catene portacavi e i cavi chainflex, ma anche per altri prodotti a marchio igus.
“Partendo dalla business unit cavi chainflex – spiega Simone Gadeschi – abbiamo capito che era una possibilità ampliabile a tutti i prodotti ‘calcolabili’, ossia tutti quelli che possono essere configurati sui nostri tool online, che ne stimano anche la durata d’esercizio”. Attraverso questi strumenti, igus consente di configurare online liberamente, senza necessità di iscrizione o registrazione al servizio, i prodotti, inserendo dei dati applicativi abbastanza semplici. Grazie a questi tool, è possibile calcolare anche una stima di vita del prodotto, e scaricare il relativo certificato di garanzia fino 4 anni. “È una cosa particolarmente apprezzata dai nostri clienti – prosegue Simone Gadeschi – perché aiuta a pianificare al meglio gli interventi di manutenzione”.
Le evoluzioni delle catene portacavi
Tra le novità nella divisione catene portacavi, è stata presentata nel 2023 la serie TRX per applicazioni nella robotica. “Si tratta di una soluzione interessante – commenta Simone Gadeschi – perché è la prima catena portacavi con capacità ritrattili. TRX consente movimenti torsionali e 3D, e ha integrato un sistema di ritrazione, quindi dal terzo asse al polso del robot non è necessario installare ulteriori sistemi che richiamino la catena. Ciò significa che non ci sono più ingombri al di fuori della sagoma del robot: questo è un grosso vantaggio per tutte quelle aziende che hanno problemi di spazio e/o la necessità di integrare piccole celle robotizzate per manipolare, ad esempio, stampi di saldatura. Non a caso, questa soluzione sta riscuotendo un grosso successo, e ora stiamo entrando nella produzione massiva”.
Un’altra importante novità igus nell’ambito delle catene portacavi è la serie E4Q, con tutte le sue evoluzioni. “Ad Hannover Messe 2024 – racconta Simone Gadeschi – abbiamo presentato il modello E4Q-L, cioè la versione light di questa serie: si tratta di catene portacavi per carichi medio-alti, ma con meno ingombri. L’obiettivo cardine di igus è semplificare la vita del cliente: grazie al design dei traversini, la catena è estremamente facile da aprire pur presentando ottimi livelli di tenuta. i separatori interni hanno i bordi arrotondati, quindi non sono presenti spigoli vivi che possono danneggiare i cavi”.
Sempre più cavi per ottimizzare la produzione
Anche la divisione cavi e cavi cablati ha visto numerose novità nell’ultimo periodo. “Sempre ad Hannover Messe – prosegue Simone Gadeschi – abbiamo presentato un ampliamento di gamma che segue il trend di settore: motori non con due cavi (potenza ed encoder), ma un cavo unico, andando ad alleggerire il cablaggio in macchina e il quadro”. In questo senso, si apre anche un discorso di materiali, argomento in cui igus non solo è molto esperta, ma a cui tiene molto. “In Italia – spiega Simone Gadeschi – abbiamo molte aziende che si occupano di packaging alimentare, che ha per ovvie ragioni delle necessità particolari. Attualmente, molti produttori di servoazionamenti, li forniscono già dotati di cavi universali e in poliuretano. Si tratta però di un materiale non adatto per il settore alimentare, che richiede specifici requisiti in ambito di igiene e pulizia. Per rispondere a queste esigenze, igus propone un’alternativa in PVC, attualmente in fase di test nel nostro laboratorio di Colonia. Con il codice cablaggio del costruttore, siamo in grado di eseguire un sistema ad hoc con un cavo che dà garanzie superiori, al giusto prezzo”.
igus sta puntando molto sulla business unit dei cavi readycable precablati, quindi pronti all’uso per il cliente. Infatti, l’azienda è passata a proporre soluzioni cablate secondo gli standard di ben 38 costruttori – 14 in più rispetto al 2023. Questo ampliamento di gamma consente un’analisi applicativa precisa che permette di suggerire la soluzione migliore per il cliente. “Module Connect – racconta Simone Gadeschi – è una soluzione sviluppata a quattro mani con Harting, ed è pensata per facilitare il cablaggio ed enfatizzare il discorso del plug&play. È una soluzione interessante, perché è totalmente modulare, sovrapponibile e permette al cliente di comporre l’innesto a seconda delle necessità applicative. In Germania ha già riscosso molto successo, in Italia sta iniziando a prendere piede in questo ultimo periodo”. Anche nel mondo dei cavi e delle catene portacavi non si può non parlare di Industria 4.0, che nell’universo igus significa condition monitoring e manutenzione predittiva.
“Condition monitoring – spiega Simone Gadeschi – significa intervenire nel momento in cui c’è un’anomalia: abbiamo sensorizzato le nostre catene portacavi, i cavi e anche tutta la parte di meccanica lineare. Inoltre, possiamo offrire soluzioni di manutenzione predittiva, quindi monitorando l’usura del componente siamo in grado di pianificare in anticipo quando effettuare la manutenzione. igus propone, per esempio, il servizio Superwise dove il cliente non deve più preoccuparsi di monitoraggio, controllo e verifica anomalie, ma ci pensiamo direttamente noi”.
di Rossana Pasian