La potenza al servizio dell’efficienza: Eagle Italia si racconta
Alla Cutting Week abbiamo incontrato Andrea Porta e Fabio Gioia per approfondire le tante novità di Eagle per il nostro mercato: dal nuovo show room alle proposte per l’automazione del processo di taglio, passando per il contributo importante che le tecnologie Eagle possono dare in termini di efficienza produttiva.
2024 ha visto l’inaugurazione della nuova sede di Eagle Italia. Si tratta di un traguardo importante per voi e cosa significa per i clienti italiani questa novità?
Andrea Porta: Per Eagle Italia la nuova sede di Brandizzo è un passaggio fondamentale ed è un’ulteriore conferma di come un prodotto premium come il nostro sia apprezzato da un mercato premium come l’Italia. Di questo successo ringrazio chiaramente tutti i clienti italiani di Eagle, in particolare i primi che, quando nel 2018 abbiamo iniziato questa avventura senza avere macchine installate, hanno avuto fiducia in noi permettendo tutto questo. Ringrazio anche Marcin Ejma, CEO e fondatore di Eagle Lasers, perché se da un lato abbiamo i clienti che hanno reso possibile questa crescita, dall’altro abbiamo la nostra casa madre che ha sempre creduto tantissimo nell’Italia. Oggi i risultati ci danno ragione, basti pensare che l’Italia è il secondo/ terzo mercato più importante al mondo per Eagle. Tra l’altro la filiale italiana, che oggi conta 13 persone, si occupa anche di un altro mercato molto interessante come quello spagnolo. Tornando alla nostra nuova sede e Tech Center, vorrei infine ricordare che siamo a pochi km da Torino con uno spazio da circa 13.000 m2 che ha grandi potenzialità e che invito tutti a visitare.
Il Piano Transizione 5.0 pone come condizione perché un bene strumentale sia incentivato che debba “essere inserito in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici”. Le tecnologie Eagle possono aiutare a raggiungere questi obiettivi?
Andrea Porta: Certamente. Credo che sia utile però prima avere ben chiaro quali siano le tre tipologie che proponiamo al mercato. Il primo modello, il più performante, è iNspire e arriva fino a 6G di accelerazione, potenze fino a 30 kW, e aree di lavoro che vanno dalle misure più standard (3.000 x 1.500 mm ad esempio) fino a dimensioni importanti (16.000 x 3.000 mm). Abbiamo però anche altre due famiglie: eVision, una sorta di sorella minore di iNspire, e eSmart, una soluzione entry level con accelerazione 2g e potenza fino 10 kW. Ho voluto presentare le tre macchine perché è noto a tutti ormai che Eagle propone tecnologie di taglio capaci di garantire il ritorno dell’investimento: grazie ad alte potenze e accelerazioni importanti possiamo infatti garantire quello che è probabilmente il margine orario tra i più elevati sul mercato. Tempo ciclo ridotto vuole dire anche avere costi di esercizi più bassi, quindi risparmiare energia in linea con le richieste del 5.0. Per confermare questi dati abbiamo messo a confronto le macchine Eagle nel taglio di diversi materiali (ferro da 1 mm e da 6 mm) scoprendo che, ad esempio, la maggiore accelerazione che caratterizza iNspire permette una riduzione dei consumi di ben 47% a parità di potenza della sorgente. Anche l’alta potenza dà importanti vantaggi in questo senso, come abbiamo evidenziato in occasione delle passate Cutting Week. Un aspetto che invece è magati meno noto è che Eagle utilizza sistemi di recupero dell’energia che permettono di immagazzinare l’energia che si sviluppa in fase di frenata della macchina per poterla poi utilizzare nel movimento successivo. L’efficacia di questi dispositivi è stata misurata ed è certa, tra l’altro credo che questo sia un tema chiave quando si parla di incentivi e non solo: ciò che Eagle promette (anche a livello di affidabilità della macchina) è sempre stato confermato dall’esperienza dei clienti e utilizzatori. Questo è importantissimo in tutti gli ambiti, ma quando si parla di incentivi e quindi di prestazioni da sottoporre a perizia è ancora più importante.
Nelle scorse edizioni delle Cutting Week abbiamo analizzato alcune caratteristiche diciamo più evidenti delle macchine Eagle: dall’accelerazione alla potenza, passando per l’affidabilità della macchina. Negli anni però il team Eagle ha sviluppato una serie di piccole ma molto apprezzate innovazioni che credo meritino un approfondimento: ad esempio MyECAT so che può dare grandi vantaggi nel taglio di alti spessori. Possiamo presentare alcune di queste soluzioni ai nostri spettatori?
Fabio Gioia: MyECAT e le altre tre opzioni (MyEFLY, MyEFAST e MyEMIX) che Eagle ha sviluppato possono essere installate sia al momento dell’acquisto, sia possono essere aggiunte in un secondo momento. Entriamo però più nel dettaglio di queste soluzioni: MyEFLY è progettata per mantenere costante la velocità di taglio grazie alla perforazione “al volo”, riducendo i tempi di ciclo per i modelli ripetitivi su fogli sottili. MyEFAST agisce invece integrando lo sfondamento e l’attacco in unica azione, in questo modo si migliora l’efficienza di taglio e perforazione fino al 30% su fogli sottili e medi, riducendo i tempi di ciclo complessivi. MyECAT è stata invece sviluppata per migliorare la perforazione e il taglio di piccoli contorni e aumentare la produttività di lamiere spesse fino al 50%. Con questa soluzione le macchine di taglio Eagle riducono la bava del 80% sui materiali spessi e diventa possibile tagliare spessori superiori del 20% con la stessa potenza. Abbiamo poi MyEMIX che, grazie a un dispositivo periferico, passa automaticamente da ossigeno a azoto a una miscela dei due, aumentando la qualità, velocità e riducendo le bave indesiderate sui materiali spessi. Sempre sul tema dei gas di taglio, MyECOCUT, grazie all’ugello Eagle dal design unico, riduce invece il consumo di gas fino al 75%. Questa tecnologia migliora la qualità dei bordi e riduce al minimo le bave, mantenendo la massima velocità anche quando si tratta di materiali irregolari.
La produttività del processo di taglio laser ha raggiunto livelli molto alti sottolineando l’esigenza di automatizzare ciò che succede prima e dopo il taglio: carico, scarico e sorting dei pezzi. Quali soluzione propone Eagle per queste operazioni? Sono soluzioni alla portata di aziende di tutte le dimensioni?
Andrea Porta: Installare una macchina di taglio senza automazione è un caso ormai raro: considera che nel parco installato di Eagle in Italia ben il 75% delle macchine ha delle automazioni. Questo perché con l‘alta produttività di taglio che caratterizza Eagle non puoi pensare di non avere un sistema che gestisca la movimentazione della lamiera. Altrimenti c’è il rischio di perdere tutti i vantaggi dell’alta produttività. Ricordiamo che anche per l’automazione il nostro approccio è quello modulare e scalabile nel tempo: è possibile arricchire e ampliare le automazioni della macchina, magari partendo da un caricatore di lamiera e poi aggiungere un magazzino a torre, per poi inserire anche un sistema di sorting qualora si avvertisse la necessità di sperare i particolari tagliati. Per approfondire il tema del sorting invito a venirci a trovare nel nostro nuovo Tech Center per poter vedere in azione questo sistema che permette grande flessibilità nelle strategie di separazione. Per queste tecnologie Eagle collabora con Astes4 che ha sviluppato soluzioni che ben si coniugano con l’elevata produttività delle nostre macchine di taglio.
Oggi più che mai le aziende del comportato della lavorazione meccanica hanno necessità di ridurre al minimo i fermi macchina per non perdere produttività e competitività: quali soluzioni Eagle mette a disposizione dei propri clienti per aiutarli in questa sfida? Come è organizzato il vostro servizio di assistenza post vendita?
Fabio Gioia: Ormai da un anno Eagle ha messo a disposizione dei suoi clienti questa applicazione chiamata MyESP (My Eagle Service Platform) che permette con un solo clic di avere tutti i dati relativi allo stato di una nostra macchina installata presso un cliente. Il nostro approccio è infatti quello di andare verso un service che sia proattivo, in cui comunichiamo in modo preventivo al cliente quali interventi di manutenzione vanno fatti per evitare fermi macchina. Uno strumento come MyESP ci aiuta molto in questo approccio e sta dando ottimi risultati sul campo. Ovviamente è merito anche del nostro team dedicato al service: abbiamo sette tecnici diretti a cui si aggiungono tre tecnici esterni. Grazie a loro riusciamo ad intervenire in modo tempestivo in tutta Italia e risolvere rapidamente eventuali fermi.
Andrea Porta: Aggiungo che MyESP è un’applicazione sviluppata completamente al nostro interno ed è stata una vera rivoluzione per noi: con un clic abbiamo tutte le informazioni necessarie a pianificare gli interventi per mantenere la macchina Eagle del cliente con la massima efficienza di taglio, riducendo al minimo gli eventuali fermi. Inoltre aiuta i nostri tecnici a condividere esperienze e raccogliere informazioni sul campo. Anche i nostri clienti stanno apprezzando molto MyESP, dandoci conferma della bontà del lavoro che è stato fatto per svilupparla.
Eagle ha da sempre puntato sul concetto di alta potenza, anticipando quella che è diventata una tendenza negli ultimi anni. Se guardiamo al domani in che direzione si evolverà la proposta Eagle?
Andrea Porta: Credo che sia fondamentale non tanto l’alta potenza in sé, ma piuttosto il concetto che la macchina di taglio debba essere ottimizzata per l’alta potenza. Se guardiamo alla crescita delle potenze delle sorgenti invece, la mia opinione è che l’alta potenza deve essere uno strumento per incrementare la produttività e l’efficienza del taglio, non invece legata a tagliare spessori sempre maggiori. Per tagliare quei tipo di profili e materiali ci sono tecnologie più efficienti del laser e credo sia giusto concentrarsi su quelle. Nella mia visione è centrale l’efficienza di chi taglia, quindi anche la potenza va scelta in funzione delle proprie esigenze di taglio. Nonostante siamo in grado di offrire potenze fino a 30 kW, In Italia Eagle ha installato moltissime macchine sotto i 6 kW: questo perché questi clienti avevano bisogno di uno strumento con quelle caratteristiche per rispondere alle loro esigenze. Quindi noi agiamo come consulenti e andiamo a proporre la macchina Eagle più adatta e non per forza l’alta potenza fine a sé stessa. Chiudo con una battuta, considerare oggi un laser da 6 kW “bassa potenza” fa sorridere ma è anche la conferma di quanto sia cambiata la tecnologia in pochissimi anni. Ci siamo ormai abituati a potenze che solo qualche anno fa erano inimmaginabili.