I Robotic Days confermano le aspettative!
L’evento digitale organizzato dalla nostra rivista Deformazione con il patrocinio di SIRI, Associazione Italiana di Robotica e Automazione e il contributo di SIAD in qualità di main sponsor ha raccolto il consenso di tutti, pubblico e relatori che, nonostante la presenza virtuale hanno dato vita a una tre giorni ricca di spunti di interesse e momenti di dibattito e confronto fra operatori del settore e costruttori di robot.
Valida la formula dei Tech Talks attraverso i quali il nostro direttore editoriale Fabrizio Garnero ha intervistato i vari esponenti delle aziende che hanno aderito ai Robotic Days riuscendo a scattare una fotografia reale dello stato dell’arte della Robotica industriale nel nostro Paese. Tre le giornate previste, venti i Tech Talks programmati per altrettanti relatori in rappresentanza di diciassette aziende e 352 le persone registrate: sono questi i numeri di un evento che in assenza di manifestazioni fieristiche in presenza ha rappresentato un momento di aggiornamento tecnologico unico nella forma e nei contenuti espressi inerenti la robotica in generale e la saldatura robotizzata in particolare, cui era dedicato il terzo giorno di manifestazione. ABB, COMAU, Mitsubishi Electric, Hiwin, KLAIN Robotics, KUKA, OMRON, Schunk, Staubli, Tiesse Robot, Universal Robots, insieme a SIRI e al Politecnico di Torino le aziende che hanno animato con il loro Tech Talks i primi due giorni della manifestazione. ABB, nuovamente, al pari di Tiesse Robot, insieme ad Alma Italia, Fanuc, Roboteco Italargon, SIAD e Yaskawa le sette aziende protagoniste della giornata di studio sulla saldatura robotizzata.
La robotica collaborativa protagonista
Il primo giorno è stato inaugurato da Domenico Appendino, Presidente di SIRI che ha aperto i lavori dei Robotic Days con un Tech Talks in cui ha “dato i numeri” della Robotica in Italia e introdotto alcuni dei trend e dei temi tecnologici di strettissima attualità poi affrontati degli altri appuntamenti previsti. Dario Daprà, Tecnico Commerciale di Tiesse Robot, esclusivista Kawasaki in Italia, ci ha invece parlato di applicazioni collaborative e di come rendere tale una cella robotizzata tradizionale senza dover necessariamente adottare un cobot. Di robot collaborativi hanno anche parlato Oscar Ferrato di ABB, Alberto Pellero di Kuka Roboter Italia e Massimo Calvetto e Stefano Mantino di COMAU lanciando ufficialmente i rispettivi nuovi cobot, GoFa e SWIFTI nel caso di ABB, LBRiisy per Kuka e RACER5 COBOT per COMAU. Pellero ha inoltre parlato di soluzioni robotizzate per material handling e palletizzazione nel campo dei beni di consumo, ma anche di robotica mobile per l’intralogistica aziendale. L’asservimento alle macchine utensili è stato invece il tema centrale del Tech Talks di Andrea Lolli di SCHUNK che in occasione dei ROBOTIC DAYS ha anch’esso presentato una novità costituita dalla nuova morsa autocentrante R-C2 che diventa anche mano di presa e con cui sono certi rivoluzioneranno questo tipo di applicazione.
Un palinsesto piuttosto vario
Il secondo giorno di Robotic Days è stato inaugurato dal professor Giuseppe Quaglia del Politecnico di Torino e consigliere di SIRI che ha ufficialmente introdotto e definito il concetto di “Robotica di Servizio” sempre più presente nella nostra quotidianità, sia a casa che sul posto di lavoro. Dai robot di servizio a quelli mobili il passo è breve, ragion per cui Fabio Formentini di KLAIN Robotics e ci ha accompagnato nel mondo della robotica mobile targata MiR e a mostrato come questi robot possano rivoluzionare la logistica interna di qualsiasi azienda manifatturiera, PMI comprese, svincolando il personale da compiti di trasporto e per impiegarlo in mansioni a più alto valore aggiunto. Anche Giacomo Pallucca di OMRON ha parlato di robot mobili e, in particolare, della soluzione MoMa – Mobile Manipulator – che alle potenzialità della robotica mobile AMR unisce quelle della robotica collaborativa. Marco Filippis di Mitsubishi Electric Europe ha invece toccato un altro tema centrale dell’evoluzione robotica degli ultimi anni, ovvero l’indissolubile legame tra robot e Intelligenza artificiale, considerato elemento imprescindibile per migliorare le funzioni di fabbrica e abilitante per il processo di Trasformazione digitale. Anche HIWIN, al pari di altri come raccontato pocanzi nella cronaca del primo giorno di trasmissioni, ha scelto i Robotic Days per presentare ufficialmente al mercato italiano, attraverso le parole di Gabriele Frasca e Giovanni Ventilii, la sua nuova gamma di robot antropomorfi e scara, una gamma nata dalla necessità di HIWIN di automatizzare le proprie linee produttive che ha permesso di acquisire un ampio know-how da poter trasmettere sul mercato. È la Stäubli che non ti aspetti, o meglio che meno conosci, quella di cui ci ha raccontato Marco Pecchenini in occasione del suo Tech Talks in cui ha parlato del variegato universo applicativo in cui i robot Stäubli sono quotidianamente impegnati, dalla piccola PMI alla grande industria. Un altro appuntamento tra i più seguiti della seconda giornata è stato il Tech Talks di Alessio Cocchi di Universal Robots in cui ha presentato i vantaggi che i cobot UR possono assicurare alle aziende manifatturiere e spiegato il loro impiego nel campo della piegatura lamiera e della saldatura robotizzata.
Il giorno della saldatura robotizzata
È stata SIAD, main sponsor dell’evento, ad aprire la terza e ultima giornata dei Robotic Days, quella dedicata alla saldatura robotizzata per intenderci. Una giornata ricca di contenuti grazie al fitto programma di Tech Talks cui in cui è stato fotografato lo stato dell’arte di un segmento fondamentale della robotica industriale che Nicola Sala, Marketing Manager di SIAD, ha ulteriormente impreziosito spiegando il ruolo fondamentale del gas e delle miscele specifiche per saldatura. Con Maurizio Ravelli di Tiesse Robot, Paolo Conca di ABB, Roberto Galbussera di Tecnorobot, Michele Damiani di Fanuc Italia, Tommaso Lanza di Roboteco Italargon e Alessandro Redavide di Yaskawa abbiamo invece provato a capire quando e quanto conviene a un’azienda manifatturiera puntare sulla saldatura robotizzata e, ancora, quali competenze deve avere l’operatore di una cella automatizzata; deve essere un saldatore provetto un programmatore skillato? Aspetti fondamentali al pari di quelli toccati da Andrea Ferrero di Alma Italia nel Tech Talks conclusivo di questo evento digitale in cui ha spiegato tutti i vantaggi della programmazione offline e raccontato come i software costituiscano il vero elemento strategico della transizione 4.0 che stiamo vivendo nelle nostre aziende.