Smart, automatizzata e versatile la piegatura si evolve
La piegatura è una delle lavorazioni a cui dedica maggiore spazio Deformazione, e in questi 30 anni ha visto un’evoluzione importante che passa dai software e dai robot in particolare. Ma cosa è successo nello specifico nelle aziende? Quali sono le sfide che hanno affrontato e che andranno ad affrontare nel futuro? Lo abbiamo chiesto ad importanti player del settore della piegatura lamiera.
Sei aziende esperte della piegatura lamiera ci hanno raccontato la propria esperienza e la propria storia all’interno di questo settore, in particolare come si sono evolute e come hanno scelto di presentarsi sul mercato, insieme alle loro soluzioni. Sono intervenuti: Riccardo Grispo, amministratore delegato di ADH Italia; Fabio Cassinelli, engineering consultant di AMADA; Andrea Lenzotti, responsabile tecnico e sviluppo prodotti di Euromac; Mirco Ottaviani, fondatore di Otto Machine; Marcello Ballacchino, CEO di VICLA; Paolo Robazza, CEO di Warcom.
Qual è l’elemento distintivo che caratterizza la vostra azienda nel settore della piegatura?
ADH: ADH Italia si avvale di un team con una lunghissima esperienza nel mondo della lamiera avendo oltre trent’anni di esperienza focalizzata principalmente sulle pannellatrici, che, come molti sanno, sono le macchine più complesse in questo settore. Dal 2016 il nostro core business è nel service ed è proprio questo il nostro punto di forza. Aziende che propongono macchine più o meno blasonate ce ne sono moltissime, ma un conto è vendere ed un conto è vedere e seguire il cliente costantemente rispondendo in tempi rapidissimi alle problematiche che nel tempo possono presentarsi. È proprio qui che la nostra azienda fa la differenza.
AMADA: La qualità rappresenta senza dubbio una delle proprietà per cui le nostre macchine si distinguono. Costruite internamente in tutte le loro parti, le tecnologie AMADA sono prodotti estremamente affidabili non solo perché vengono realizzati con materie prime di eccelsa qualità, ma costituiscono il risultato dell’operato costante dei nostri esperti, competenti ingegneri che possono vantare esperienze decennali. Consideriamo le nostre tecnologie dotate di una piena completezza costruttiva, AMADA può fornire ogni genere di servizio: dal progetto dell’impianto, alla produzione, fino alla messa in servizio dello stesso. Inoltre, le nostre strutture possono essere potenziate con accessori e sistemi integrati, di cui ci occupiamo in prima persona. Proporre soluzioni uniche e complete è uno dei nostri principali obiettivi.
EUROMAC: Ci sono più elementi distintivi, ma certamente alcuni in comune a tutte le macchine sono: la precisione, la velocità e la flessibilità delle macchine intesa anche come facilità di programmazione.
OTTO MACHINE: L’introduzione sul mercato della pressa piegatrice 100% elettrica da parte del marchio SafanDarley è stato sicuramente un momento fondamentale per la storia del settore lavorazione lamiera. La pressa piegatrice elettrica è un’innovazione su cui Otto Machine ha sempre riposto grande fiducia tanto da diventare nel tempo una parte fondamentale del nostro business. Oggi, ci sentiamo particolarmente legati al brand SafanDarley, del quale siamo importatori ufficiali autorizzati per tutte le province dell’Emilia-Romagna e delle Marche. SafanDarley è stato il primo produttore a introdurre l’elettrico nel settore delle presse piegatrici, con il deposito del brevetto per il sistema di propulsione servo-elettrico nel 1995 e, con quasi 30 anni di attività, il brand da pioniere è diventato nel tempo leader mondiale nella produzione e nella vendita delle presse piegatrici elettriche al 100%.
VICLA: L’elemento che maggiormente distingue la nostra azienda VICLA è la capacità di andare il più possibile incontro alle esigenze del cliente, riuscendo a realizzare macchinari su misura. Per questo ci piace definirci un atelier industriale della piegatura, perché siamo in grado, assieme al cliente, di trovare soluzioni performanti e personalizzate, permettendo di migliorare e aumentare il livello di produttività delle aziende. Chi viene da noi sa che potrà finalmente realizzare la pressa piegatrice ibrida dei suoi sogni, creata ad hoc per il suo business e per le sue necessità. Il recente trasloco in una struttura molto più grande della precedente ci fa capire che stiamo procedendo nella direzione corretta, portando ai clienti soluzioni valide e innovative, il tutto 100% Made in Italy.
WARCOM: Warcom è conosciuta proprio per le sue piegatrici, che sono il nostro fiore all’occhiello. Tra tutti i nostri prodotti, la pressa piegatrice è quella che costruiamo da più tempo. Abbiamo diviso la produzione in quattro modelli standard (Evoluta, Dinamica, Futura, Logica) ma la cosa che più ci caratterizza è la possibilità che diamo ai clienti di personalizzare la propria macchina. Costruiamo da zero le nostre macchine seguendo le esigenze del cliente e quindi abbiamo questa grande forza di poter offrire una macchina completamente dedicata. Un altro aspetto molto importante delle nostre macchine sono anche le dimensioni. Credo che fra i costruttori italiani siamo rimasti solo noi a superare le 1.000 t. Avere questo ventaglio di offerta da una piccola pressa elettrica da 30 t fino ad alcune collaudate proprio quest’anno che arrivano a 1.200 t ci permette di abbracciare tutti i settori, dal piccolo contoterzista alla grande carpenteria, fino al costruttore di rimorchi. Un altro aspetto distintivo di Warcom è la nostra produzione made in Italy, per nulla scontata. Costruiamo davvero tutto internamente e negli ultimi due anni abbiamo investito ancora di più su questa strada.
Automazione, flessibilità, precisione e affidabilità nella piegatura… Quali sono le sfide che caratterizzano oggi il processo di piegatura della lamiera? Come evolverà la piegatura di domani?
ADH: Credo che l’evoluzione delle presse piegatrice sia arrivata a un punto difficilmente superabile se non dal punto di vista del software. La vera sfida tra i vari produttori sarà quella di automatizzare sempre più il processo di programmazione dei prodotti togliendo o riducendo all’operatore questa incombenza.
AMADA: La piegatura è un processo di deformazione, una lavorazione che può presentare diverse problematiche legate alle proprietà della lamiera da lavorare, come lo spessore, o semplicemente errori causati dall’operatore. AMADA ha integrato alle sue tecnologie sistemi che mirano a minimizzare l’errore umano: la piegatrice è dotata di verifica dello spessore, di rilevamento della forza applicata e del controllo della variazione dell’angolo, adattandosi in real time alla lavorazione che si sta eseguendo. Una soluzione all’avanguardia consiste nell’automatizzare le fasi di set-up, che riduce lo scarto dei pezzi errati e rende possibile un approccio più green alla produzione: un obiettivo per la piegatura del futuro. Una lavorazione senza sprechi è sicuramente proprietà caratterizzante dei propositi AMADA, motivo che spinge i nostri ingegneri a sviluppare soluzioni che raggiungono uno scopo: eliminare gli scarti. Per ovviare a errori umani, AMADA applica alle proprie tecnologie robot automatizzati, capaci di seguire il processo di piegatura in tutte le sue fasi. Essi riescono a gestire la preparazione della macchina e le successive lavorazioni di piega in completa autonomia, evitando momenti di fermo macchina e portando a termine il ciclo produttivo, senza errori e senza scarto di materiale.
EUROMAC: La piegatura si sposterà sempre più verso l’automazione. La sfida quotidiana è avere un set-up veloce delle macchine, permettendo così il processo di lavorazione robotizzato anche a lotti più piccoli di produzione. Questo è possibile solo se la velocità di programmazione robot/macchina è molto elevato.
OTTO MACHINE: Credo che la sfida più comune oggi per le aziende sia la ricerca costante di soluzioni, modelli e strumenti per rendere sempre più efficace ed efficiente il processo di piegatura della lamiera. In questo senso, penso che siano due le parole chiave: ripetibilità e precisione. Ripetibilità perché oggi il processo di piegatura può essere considerato davvero efficiente solo se permette di lavorare senza interruzioni pezzi tutti uguali ovvero senza necessità di modifiche, interventi o correzioni da parte dell’operatore. Precisione perché l’obiettivo è di ridurre al minimo gli sprechi di tempo e di materiale dovuti a eventuali errori nella fase di piegatura. Ogni volta che si verifica un caso in cui la prima piega non è perfetta e quindi l’operatore è costretto a riadattare le quote al CNC o addirittura a gettare il pezzo perché impossibile da “correggere”, si ha una perdita di efficienza per l’azienda. La piegatura del domani sarà inevitabilmente collegata alla robotizzazione dei processi, in continua evoluzione. Le sfide future per le aziende saranno legate a questo e comprenderanno sicuramente la sempre più evidente difficoltà a trovare personale insieme ad un mercato sempre più veloce e che richiede risposte immediate e processi di lavorazione continui e sempre più performanti.
VICLA: Sicuramente la piegatura del domani avrà una svolta ancora più futuristica e tecnologica, le aziende tenteranno di automatizzare il più possibile i processi per rendere il lavoro ancora più semplice. Questo succederà anche a causa della mancanza di personale altamente qualificato e della difficoltà nel trovare delle risorse adeguate al lavoro in officina. L’automazione porterà le aziende a sviluppare sempre di più nuove soluzioni, con l’obiettivo di velocizzare il lavoro mantenendo comunque alte le prestazioni, che non possono e non devono calare. Le maggiori sfide di oggi riguardano il trovare e sviluppare queste nuove soluzioni, un po’ come ha fatto VICLA con l’introduzione dell’ibrido in questo settore, realizzato per chi cercava una piegatrice performante, con bassi consumi e altissime prestazioni. Gli strumenti per il futuro potranno essere le isole robotizzate o il cambio stampi automatico per fare due esempi ma, come detto prima, si punterà verso una maggior automatizzazione dei processi in generale. Inoltre, stiamo lavorando a un progetto futuro che porterà le nostre macchine a un livello ancora superiore, ma per ora è ancora top secret.
WARCOM: Ci sono indubbiamente diversi tipi di clienti interessati a diversi tipi di macchine. Se parliamo di macchine di qualità medio alta, oggi i clienti ci chiedono sempre più tecnologia. C’è bisogno di più precisione, inoltre la mancanza di figure specializzate rende indispensabile avere una macchina che mi permetta di dover correggere il meno possibile. C’è bisogno di macchine più veloci, più precise, che comprendano caratteristiche come il controllo dell’angolo, il data base, cambi utensili automatici, celle robotizzate; insomma, la direzione è quella dell’automotive. Inoltre, l’aumento dei costi dell’energia rende ancora più importanti dispositivi di efficientamento energetico come inverter, start and stop, eccetera. La strada è sicuramente questa e ci stiamo muovendo in questa direzione.
Negli ultimi dieci anni la rivoluzione digitale di Industria 4.0 e del concetto di Smart Factory hanno cambiato radicalmente l’industria: anche il settore della piegatura della lamiera ha vissuto questa evoluzione? In che modo avete supportato le aziende vostre partner in questa sfida?
ADH: L’evoluzione digitale è ancora in piena crescita. L’industria 4.0 è stata una vera rivoluzione, non solo dal punto di vista degli incentivi statali che hanno permesso a moltissime aziende di approcciarsi ad un modo di lavorare più organizzato, ma anche dal punto di mentalità. Questa evoluzione non poteva non influenzare anche il mondo della piegatura. Il nostro supporto al cliente per la 4.0 è totale ma dipende molto dal suo livello di organizzazione. Sulla base di questo possiamo intervenire interfacciando la macchina con il suo gestionale fino a fornirgli tutti gli strumenti per gestire la produzione, non solo della nostra macchina, ma di tutto il parco macchine esistente e futuro.
AMADA: Per la progettazione e lo sviluppo delle nostre tecnologie, non ci occupiamo solo della parte hardware ma vengono forniti anche software avanzati. Presentando AOM (AMADA Order Manager), proponiamo un sistema capace di interconnettere l’ecosistema AMADA con i sistemi ERP, ottenendo dati di produzione in tempo reale. In questo modo AOM riceve dall’ERP interconnesso l’ordine di produzione da lavorare e, tramite la suite VPSS 3i e le macchine collegate, restituisce i dati di produzione in modo semplice e immediato. La pianificazione della produzione e il raggruppamento degli ordini costituiscono due delle proprietà più efficienti del sistema, a cui si aggiunge la tracciabilità, con la quale si può monitorare lo stato di avanzamento della produzione e l’attività delle singole macchine. I software AMADA vengono creati in seguito a continui confronti con i nostri clienti e le loro esigenze. Growing together with our customer: il nostro modus operandi consiste nello studio di diversi processi produttivi, ascoltare le necessità durante tutte le fasi di lavorazione, cercare soluzioni per ottimizzare le produzioni, mirando ad aumentare la competitività dei nostri clienti nel loro mercato di interesse. Grazie a loro, a chi sceglie le tecnologie AMADA, disponiamo di un’ampia gamma di soluzioni, ma sempre in continuo sviluppo, motivo per cui possiamo definire all’avanguardia la nostra Smart Factory.
EUROMAC: Assolutamente sì, anche nel settore lamiera, l’industria 4.0 è determinante e l’interconnessione delle macchine con il processo produttivo è fondamentale. Il vantaggio enorme che può avere un’azienda è appunto la flessibilità e la velocità di gestione dei cicli produttivi, che, abbinata alla sempre più veloce programmazione delle macchine, garantisce alle aziende un importante grado di competitività sul mercato. La nostra azienda è in grado di offrire pacchetti software 4.0 “custom”, disegnati in base alle necessità produttive dei clienti. Siamo in grado di offrire soluzioni di software che si integrano con il gestionale ERP in uso nell’azienda o fornire addirittura noi l’ERP completo per gestire l’intero processo produttivo.
OTTO MACHINE: Sicuramente gli incentivi resi disponibili in questi ultimi anni hanno aiutato a trasformare il concetto di Industria 4.0 in qualcosa di concreto per molte aziende che hanno così intrapreso un percorso verso l’innovazione digitale dei loro processi industriali. In questo senso, anche il settore della lamiera non è stato da meno, con una notevole spinta verso l’innovazione. Per agevolare il processo di innovazione, noi di Otto Machine abbiamo scelto di offrire la possibilità ai nostri clienti di scegliere un unico partner a cui affidarsi sia per quanto riguarda l’acquisto della giusta macchina a seconda delle specifiche esigenze, sia per la scelta del software per lo scambio dati macchina/fabbrica. Questo nostro approccio nasce per facilitare i processi del cliente che non deve così interfacciarsi con più interlocutori, una situazione che abbiamo scoperto essere spesso frustrante per l’azienda, anche a causa delle difficoltà di alcuni partner esterni nel conoscere e lavorare con i linguaggi avanzati dei CNC presenti oggi sul mercato.
VICLA: Certamente anche il settore della piegatura della lamiera ha vissuto questa trasformazione, ogni settore l’ha vissuto in maniera diversa e con tempistiche diverse, ma ormai il concetto di smart factory è insito nelle nostre aziende. Una caratteristica dell’industria 4.0 di adesso è l’interconnessione tra uomo e macchine, o meglio, questa connessione tra macchine, persone e dati che permette di studiare più a fondo come avviene la produzione, riuscendo a correggere eventuali errori e a migliorare tutto il processo lavorativo. In questo modo lo sviluppo avviene in tutte le parti coinvolte, non solo nel macchinario. VICLA è stata vicina alle aziende partner in questo modo, insieme a loro sono stati analizzati i dati e il loro modo di lavorare, riuscendo poi a studiare quale soluzione sarebbe stata quella più adatta, migliorando la produzione e riducendo gli sprechi e i consumi.
WARCOM: Avendo una clientela molta ampia e varia abbiamo esperienza di piccole aziende che hanno aderito al progetto di Industria 4.0 comprando alcune macchine e facendosi bastare alcuni dati interessanti, ma ci sono anche aziende che hanno trasformato in pieno la loro organizzazione. Per queste aziende il nostro ufficio tecnico elettronico, dedicato proprio ai temi del 4.0, sviluppa insieme al cliente un pacchetto software per la gestione integrata. A LAMIERA porteremo il nostro pacchetto software, Virtuo, che partendo dal gestionale del cliente riesce a gestire tutte le macchine, semplificando al massimo la fruizione per il nostro cliente.
La piegatura è sempre stata considerata una lavorazione che richiedeva grandi competenze e per la cui riuscita era decisivo il contributo del piegatore. Oggi le crescenti possibilità che da l’automazione, così come le difficoltà a trovare operatori specializzati, sembra stia cambiando il profilo del piegatore. Quale è l’identikit del piegatore che userà le vostre tecnologie nei prossimi anni?
ADH: In effetti il problema di trovare operatori specializzati è molto sentito e si cerca sempre più spesso di avere macchine che fanno tutto da sole. Come dicevo in precedenza, è questa la vera sfida dei produttori. Oltre a un controllo molto conosciuto come ESA, facilmente programmabile, abbiamo la possibilità di dotare le macchine del software ESA bend che semplifica drasticamente la realizzazione del programma di piega e fornire software di terze parti molto semplici e performanti.
AMADA: AMADA Italia conta circa 150 dipendenti, aventi un’età media di 34 anni. Siamo un’azienda dotata di uno staff estremamente giovane che propone soluzioni dinamiche, sincronizzate con le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Rendersi competitivi significa effettuare upgrade sotto differenti aspetti, la confidenza e la dimestichezza con l’utilizzo dei macchinari di produzione è sicuramente uno di questi. AMADA garantisce un utilizzo semplice delle macchine: non sono necessari operatori competente per supportare le diverse fasi di lavorazione. In un futuro in cui essere smart significa massimizzare il ciclo produttivo, le nostre tecnologie user friendly aiutano il meno esperto a entrare e conoscere il mondo dei processi industriali. Fondamentale, invece, sarà la figura del tecnico d’ufficio, il quale gestirà da remoto diverse piegatrici, operando attraverso il software, moderno e intuitivo, e gestendo i controlli numerici affinché le macchine lavorino in autonomia senza presidio umano.
EUROMAC: Il profilo dell’operatore-macchina tradizionale in futuro sarà sempre più raro e difficile da trovare, in altre parole sarà un profilo che scomparirà nel tempo per diversi motivi: è di difficile reperibilità, viene retribuito con salari spesso molto bassi e inoltre, cresce sempre più presso le aziende, la necessità di avere operatori con “skill” tecnologici più avanzati, rispetto all’esperienza di un operatore tradizionale di buon livello. Questo porterà ad avere operatori più orientati verso il lato informatico, in grado di programmare software di automazione e robotizzazione. Sono figure professionalmente vocate più alla parte software, ma non sono sistemisti puri, sono tecnici che hanno buone conoscenze informatiche sufficienti per elaborare i programmi di produzione. Purtroppo, sottolineo, nelle officine ci saranno sempre meno operatori macchina tradizionali e sempre più operatori – software. Il trend in sostanza sarà un ufficio tecnico popolato con personale tecnologicamente preparato, in grado di gestire più linee di produzione, mentre il lavoro manuale ripetitivo a bordo macchina, verrà affidato ai robot, con livelli e standard qualitativi di precisione e qualità elevatissimi.
OTTO MACHINE: La spinta verso soluzioni robotizzate è già oggi fortemente presente nel settore e in futuro credo che difficilmente questo trend possa invertirsi. Ovviamente questo pone nuove sfide per le aziende, ma anche numerose opportunità. Una risposta alla mancanza di personale, ad esempio, è data dall’introduzione in azienda di soluzioni automatiche robotizzate e di software avanzati per la progettazione di programmi 3D adatti a farle lavorare. Con l’utilizzo di questi software, l’ufficio tecnico diventa fondamentale perché è proprio questo reparto a progettare e programmare il processo di piegatura che viene poi inviato all’operatore direttamente in macchina. Così, per l’ufficio tecnico sono fondamentali competenze avanzate, mentre le operazioni di piegatura in macchina diventano più semplici e possono essere affidate anche ad un addetto meno esperto. L’azienda necessita così di meno personale, ma con competenze tecnologiche più sviluppate, mentre anche il lavoro per il dipendente stesso risulta più appagante e stimolante. Inoltre, questo consente di organizzare l’operatività su più turni, con effetti positivi sulla produttività. Per far sì che tutto questo funzioni è però importante che il software utilizzato sia tanto preciso, quanto versatile e soprattutto intuitivo da utilizzare. Noi, ad esempio, proponiamo il software AutoPOL ai nostri clienti, perché dotato di un’interfaccia semplice e chiara che non richiede lunghi tempi per familiarizzare con il programma.
VICLA: Bisogna iniziare con la premessa che c’è sempre più difficoltà a trovare del personale specializzato, infatti, prima le macchine erano molto più manuali e, per questo, serviva maggior esperienza da piegatore per farle funzionare. Oggi, invece, le macchine sono molto più performanti, grazie allo sviluppo di nuovi sistemi come la bombatura attiva, il sistema flex e l’elettronica più avanzata che portano, quindi, un maggior aiuto al piegatore. Questi sistemi moderni permettono al lavoratore di poter svolgere il proprio compito in maniera più semplice, con un rapporto maggiore con l’ufficio tecnico. Il ruolo del piegatore non va sminuito, anzi, resta sempre fondamentale nel processo lavorativo nonostante tutte le tecnologie. Ma il problema è che non si trova personale disposto a fare questo lavoro e, per questo, ci si sta spostando verso la gestione dei macchinari dall’ufficio, grazie a software e sistemi informatici moderni. A causa della mancanza di lavoratori l’ufficio tecnico avrà sempre più importanza in questo mondo e assumerà un ruolo da protagonista, così come lo è nel taglio laser, punzonatura, lo diventerà anche nella piegatura, grazie anche all’uso di robot, programmati dai software in tempi sempre più brevi.
WARCOM: Come abbiamo già accennato prima, sappiamo per esperienza diretta che la figura del piegatore di una volta, capace di correggere manualmente l’errore di una macchina non troppo performante, è ormai quasi scomparsa. Il cliente moderno chiede alla macchina che l’approccio manuale sia il minimo possibile. Con la tecnologia questo è assolutamente possibile ed è quello per cui da anni ci battiamo.