Come abbattere i tempi di attrezzaggio? Nuova Inox lo fa con le piegatrici Vicla!
Nella lavorazione della lamiera i lotti sono sempre più piccoli, complessi e disomogenei. Occorrono tecnologie sempre più efficienti, cercando comunque di mantenere anche la compatibilità con macchine e servizi già esistenti. Per questo Nuova Inox ha deciso di puntare sul cambio stampi automatico ATC di VICLA abbinato a due piegatrici .SUPERIOR.
di Edoardo Oldrati e Giancarlo Giannangeli
Nuova Inox Srl di Rovato (Brescia) è una carpenteria metallica per componentistica medio-leggera. Fondata nel 1989, l’azienda inizia con la gestione di piccoli manufatti in metallo e si distingue subito per l’ottima capacità di lavorare l’acciaio inox, diventando così in pochi anni un punto di riferimento in questo campo. Nuova Inox ha sempre creduto nell’innovazione tecnologica, investendo in strutture e automazioni; ha anche implementato un sistema gestionale di ultima generazione che, abbinato alla gestione 4.0, rende il servizio qualitativamente migliore con informazioni utili per il cliente. I punti di forza dell’azienda lombarda, che conta una cinquantina di dipendenti, sono la velocità di risposta agli ordini, l’efficienza nell’esecuzione delle commesse, la puntualità nelle consegne. Il lavoro si basa su progetti di clienti che in genere richiedono la realizzazione di sottoinsiemi di carpenteria di macchine nei vari settori di appartenenza, soprattutto packaging, alimentare, medicale, data la specializzazione dell’azienda lombarda nell’acciaio inox e in quello da costruzione.
Un servizio completo
Tutta l’attività si basa su varie fasi, a iniziare dall’ingegnerizzazione, stadio che accoglie il progetto di un manufatto propedeutico alla sua realizzazione, come precisa Fabiano Fieni, direttore generale di Nuova Inox: “L’intervento dell’ufficio tecnico serve per apportare eventuali correzioni al progetto in arrivo con l’intento di migliorarne le caratteristiche, mettendo in atto soluzioni tecniche migliori per ridurre al minimo il tempo necessario alla realizzazione. Siamo ben organizzati per offrire un servizio completo: dopo l’ufficio tecnico, ecco il reparto di taglio laser lamiera e tubo con diversi campi di lavoro e spessori, in grado di rispondere alla maggior parte delle esigenze. Abbiamo poi la divisione di piegatura, nella quale abbiamo concentrato ultimamente le nostre risorse. Sempre più spesso realizziamo piccoli lotti: non si tratta nemmeno di prototipazioni per grandi commesse, sono proprio componenti di macchine speciali costruite su misura dal nostro committente, macchine automatiche completamente diverse tra loro, veri e propri pezzi unici che ben difficilmente saranno replicati se non in pochissimi esemplari”. I servizi di Nuova Inox sono completati dai reparti di punzonatura, saldatura, assemblaggio e finitura quando necessario, senza dimenticare la sbavatura, utile anche per la sicurezza aziendale.
Compatibilità innanzi tutto
La specializzazione e la cura riposta nella produzione hanno spinto Nuova Inox verso un ottimo successo sul mercato, ma hanno anche richiesto una accorta ottimizzazione del lavoro, soprattutto nella fase di piegatura, quella che maggiormente risente dei tempi di attrezzaggio, del grande numero di codici emessi per ogni commessa, anche non ripetibili. C’era la necessità di ridurre al massimo possibile i tempi su questi componenti di lunghezze e spessori differenti: il set di piegatura diventa laborioso e particolarmente difficile da gestire, a causa di diversi settaggi consecutivi e di una logica di piegatura diversa dallo standard. Nell’ottica di rinforzare il reparto, acquistando altre macchine di piegatura, questa fase doveva essere resa più fluida: “Abbiamo esaminato le proposte del mercato. Erano già apparse le prime macchine con cambio stampi automatico, ma noi avevamo delle esigenze che non potevano essere trascurate: l’intercambiabilità con i nostri attuali stampi (utensili, matrici e punzoni già presenti in officina), il fatto di avere magazzino unico che servisse due macchine e un programma CAM di piega che potesse gestire l’intero parco macchine del reparto piegatura e infine avere macchine dotate del dispositivo di controllo dell’angolo. Queste nostre esigenze erano assecondate in quel momento da VICLA, azienda specializzata nel progettare e costruire in Italia presse piegatrici, cesoie, isole robotizzate. Abbiamo quindi acquistato due piegatrici VICLA .SUPERIOR 170 e 250 (rispettivamente da 3 e 4 metri entrambe dotate di un sollevatore automatico della lamiera e del dispositivo di controllo dell’angolo) e un sistema di cambio utensile ATC VICLA che servisse entrambe le macchine.
Rapidità e precisione
Il cambio stampi automatico ATC di VICLA è concepito proprio per ridurre al minimo i settaggi quando gli attrezzaggi si susseguono uno dopo l’altro; il sistema riesce a ridurli di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Inoltre elimina i tempi morti tra una fase e l’altra, consentendo di passare direttamente dal taglio alla piega del pezzo senza dover attendere i tradizionali tempi di attrezzaggio. Nella nuova isola da poco viene gestita la programmazione da ufficio, operazione non banale in questa nuova strategia operativa, che parte dalla matematica “solida” 3D e arriva ai prodotti piegati. La pressa piegatrice ibrida VICLA .SUPERIOR rappresenta il top di gamma di VICLA: motori brushless ad alto coefficiente energetico, bombatura attiva, spalle parallele e doppia guida. Questa famiglia di macchine è disponibile in diverse configurazioni (lunghezze, forze di pressione, controlli); tutte si distinguono per una struttura estremamente solida in acciaio di alta qualità, capace di assorbire e annullare le sollecitazioni meccaniche e di garantire una eccellente precisione di piega. Per esempio, la doppia guida conserva stabilità e perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro: questo permette di mantenere la precisione di piega con utensili e intermedi differenti, garantendo nel tempo il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo.
Un valore da non dimenticare
In Nuova Inox si è constatato che l’esperienza pluridecennale di piega di un operatore è davvero un valore aggiunto: “Abbiamo visto – conclude il direttore generale Fabiano Fieni – che non di rado questa figura professionale è capace di ‘inventare’ una strategia di piegatura equivalente/migliore di quella che il software stesso suggerisce. Ma non tutti sono così esperti, e allora la programmazione CAM abbinata all’automazione è utilissima nelle operazioni di routine, attraverso le quali anche un neofita può diventare produttivo; anzi, può sfruttare il CAM per far tesoro dei risultati e quindi imparare! Abbiamo messo in opera un mix di macchine piegatrici, magazzino, ergonomia, riduzione dei tempi di setup, sicurezza, senza tralasciare l’approccio 4.0 e il tracciamento delle varie fasi. Siamo certi che questo assetto in azienda ci permetterà di consolidare la nostra attività di carpenteria attraverso un miglioramento della capacità produttiva. Per quanto riguarda il futuro, guardiamo con attenzione all’automazione per saldature e finiture, sempre pronti a innovare”.