L’unico limite per Argesystems? La fantasia!
Argesystems presenta sul mercato Groundway e Skyway, due celle di piegatura robotizzate, pensate per eseguire piegature di diverse dimensioni in tempo mascherato e senza presidio dell’operatore. Queste due soluzioni permettono la programmazione offline, offrendo una gestione e una configurazione estremamente flessibili.
Argesystems, azienda di Castelfranco Veneto con un’esperienza decennale nell’ambito dell’automazione, ha esteso la propria attività abbracciando la sfida della robotica. L’azienda si distingue per la progettazione e la realizzazione di complesse celle robotizzate, dove le competenze tecniche sposano idee innovative. Nell’ultimo anno, Argesystems ha introdotto sul mercato due nuovi prodotti: le celle di piegatura robotizzate Groundway e Skyway.
Le celle robotizzate di Argesystems costituiscono una soluzione su misura per le esigenze produttive dei clienti, automatizzando le operazioni di piegatura per migliorare l’efficienza della produzione, consentendo di lavorare anche pezzi di diverse dimensioni. Le celle robotiche sono in grado di eseguire operazioni di piegatura in modo non presidiato, permettendo agli operatori di dedicare il proprio tempo a compiti più complessi e ad alto valore aggiunto.
Portare valore aggiunto con l’automazione
Esaminiamo le due linee. In particolare, la cella di piegatura robotizzata Groundway si configura come un sistema integrato comprendente una pressa piegatrice, un robot montato su una rotaia a terra e una serie di dispositivi intelligenti progettati per favorire il processo di piegatura di lamiere di diverse dimensioni. L’obiettivo di questa soluzione con asse a terra è estendere l’area di lavoro del robot, migliorando la sua capacità operativa nella traslazione per coprire un’area più ampia. Questo approccio mira a ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, contribuendo così a massimizzare l’efficacia complessiva del processo.
Nella cella robotizzata Skyway, invece, il robot viene posizionato su un portale. Il valore aggiunto di questa soluzione risiede nell’impiego del robot su otto assi durante la fase di piegatura. Ciò si traduce in una notevole flessibilità produttiva e un miglioramento significativo anche nella capacità di pallettizzazione dei pezzi dopo il processo di piega. In questa cella robotizzata è anche possibile mantenere la modalità di piegatura manuale. Dopo aver parcheggiato il robot in posizione di sicurezza, è possibile infatti eseguire manualmente le operazioni di piegatura di fronte alla pressa piegatrice, poiché l’area risulta completamente libera da qualsiasi ostacolo.
Su richiesta, è possibile integrare queste due celle robotizzate con un’ulteriore soluzione di automazione di Argesystems, ovvero l’RTC SYSTEMS, Robotic Tool Changer. Questa soluzione semplifica l’attrezzaggio automatico della pressa, includendo un magazzino utensili con rastrelliere rotanti, chiamato Cube., e un gripper appositamente progettato per il caricamento automatico degli utensili. In aggiunta, il sistema permette anche una sostituzione automatica del gripper stesso con uno più idoneo alla manipolazione delle lamiere durante il processo di piegatura dei pezzi.
Il punto di forza delle stazioni Skyway e Groundway risiede nella programmazione offline, offrendo una gestione dell’automazione rapida, intuitiva e efficiente. Grazie al software integrato, è possibile importare formati di disegno 3D, acquisire le traiettorie del robot, configurare gli utensili e simulare in modo realistico le sequenze di piega e le tempistiche del processo. Questa avanzata piattaforma consente infine di esportare programmi completi pronti per essere eseguiti direttamente in fase di produzione. In questo contesto innovativo, dove il limite diventa un’opportunità per esplorare e spingersi oltre, Argesystems dimostra che l’unico vincolo è solo quello della fantasia. Questo approccio apre la strada a soluzioni flessibili, permettendo alle aziende di distinguersi anticipando i cambiamenti e rispondendo prontamente alle esigenze del mercato.