Ermanno Delogu, un nuovo volto nella robotica italiana
Da ottobre 2023 Ermanno Delogu è stato nominato nuovo CEO di KUKA Roboter Italia. Dopo una ventennale carriera nel mondo dell’automazione in importanti multinazionali, con questo ruolo Ermanno Delogu entra tra i protagonisti del comporto della robotica. Lo abbiamo intervistato per parlare di mercato e tecnologia, ma soprattutto della sua visione del presente e futuro di KUKA Roboter Italia.
Da ottobre 2023, KUKA Roboter Italia ha un nuovo CEO: si tratta di Ermanno Delogu, da più di 25 anni nel mondo dell’industria italiana e internazionale, di cui 22 trascorsi nel gruppo Siemens. Durante la sua carriera ha ricoperto ruoli operativi, di governance e di Management, che gli hanno dato la possibilità di conoscere da vicino alcune delle eccellenze manifatturiere italiane. Fino al momento della sua nomina, Ermanno Delogu guardava la robotica italiana da un punto di vista esterno, oggi invece ne è completamente immerso e la combinazione di queste esperienze gli permette di avere una visione a 360 gradi del settore e di come questo venga percepito dagli operatori del settore e in generale dal mondo industriale. “Conoscevo la robotica – racconta Ermanno Delogu – come elemento fondamentale per il compimento della rivoluzione industriale 4.0, e successive, quindi come una tecnologia abilitante e determinante su cui far leva per sviluppare l’automazione industriale e permettere all’Italia di continuare a essere un punto di riferimento tecnologico nel mondo. Oggi registriamo, tuttavia, la tendenza, in alcuni ambiti, a considerare i robot come comodities. Ritengo questo sia un rischio reale per chiunque operi nel settore della robotica; KUKA, in questo senso, ha intrapreso un cammino significativo e deciso dal punto di vista tecnologico per confermare il posizionamento strategico dell’azienda nella filiera dell’automazione. Da sempre, infatti, KUKA si è mostrata capace e pronta ad affrontare i cambiamenti e le nuove sfide tecnologiche”.
Guardando allo sviluppo del mercato della robotica, dopo una grandissima fase di crescita, nel 2023 in Italia c’è stato un rallentamento, ma è già arrivato il momento di guardare avanti, pensando al 2024 in corso e agli sviluppi di medio e lungo termine. “In termini di unità vendute – commenta Ermanno Delogu – il mercato ha subito una decrescita, sebbene contenuta, già nel 2020 con la pandemia, mentre nel 2021 ha registrato un incremento record del 50% seguito da un ulteriore aumento nel 2022, anche se più contenuto. Nel 2023 abbiamo incontrato mercati in contrazione, ciononostante siamo riusciti a confermare tutti i nostri obiettivi annuali, condivisi con la nostra casa madre. Riteniamo, inoltre, che la flessione del mercato rilevata nel 2023 debba essere considerata una fase prevedibile e fisiologica del settore, che pur andando incontro a momenti di forte volatilità, siamo certi, potrà confermarsi in crescita anche negli anni a venire. Nel 2024 prevediamo una leggera ripresa, ma che immaginiamo più marcata nel 2025. In questi ultimi mesi abbiamo rilevato una ripresa decisa delle richieste di offerta per nuovi progetti e questo ci porta a pensare ad una potenziale inversione di tendenza anche se, per dovere di cronaca, una buona parte di questi progetti continua essere posticipata nel tempo, indicando evidenti timori nel fare o rilasciare investimenti importanti nella propria catena produttiva”.
Focus su cobot e saldatura
Negli ultimi anni si parla molto di cobot e applicazioni collaborative come strumento per portare la robotica in ambiti nuovi, in particolare in aziende che fino a questo momento non hanno ancora sperimentato queste tecnologie, in quando si tratta di una soluzione molto più semplice da programmare rispetto a un robot tradizionale. Ma quali sono numeri e risultati? “La robotica collaborativa – spiega Ermanno Delogu – resta ancora una nicchia marginale nel comparto, ma i dati di crescita presentano scenari davvero molto interessanti. Tuttavia, ancora oggi, viene spesso travisato l’utilizzo del cobot, che viene quindi impiegato al servizio di applicazioni tradizionalmente più legate a robot industriali. In termini generali, le applicazioni realmente collaborative rappresentano l’apice della tecnologia in termini di facilità di utilizzo e di sicurezza nell’interazione uomo-robot, e in KUKA riteniamo possano essere un volano significativo per far aumentare il livello di automazione nelle PMI. Infatti, stiamo puntando molto sull’accessibilità della robotica a un mercato di utilizzatori sempre più vasto, così da rendere più facile il lavoro e la vita delle persone”.
KUKA, inoltre, ha un forte know-how nelle applicazioni legate alla saldatura robotizzata, sia spot che laser welding, specialmente automotive dove l’azienda è specialista nel settore delle linee chiavi in mano di assemblaggio dell’autoveicolo. “In KUKA Italia – racconta Ermanno Delogu – è presente un Competence Center,
riconosciuto e operante in tutto il territorio EMEA dedicato al mondo Tier1. Un centro di competenza con un team di ingegneria proprietario di un know-how specifico, a dimostrare che KUKA ha una forte tradizione in questo ambito e una piena conoscenza dei relativi processi. Inoltre, KUKA si distingue anche per la capacità di poter offrire soluzioni di saldatura ad attrito/frizione che, siamo certi, avranno un impatto significativo nella produzione delle batterie per auto elettriche”.
Il ruolo strategico dello showroom e delle collaborazioni esterne
Nella sede di Grugliasco è presente anche un avveniristico showroom in cui KUKA Italia presenta lo status quo delle proprie tecnologie e conferma l’approccio innovativo all’innovazione in tutti gli ambiti della robotica. Lo showroom, unitamente all’area College presente in azienda, è importante anche per affrontare il tema dell’educational e contribuire quindi alla diffusione di competenze e skill nell’ambito della meccatronica. “Siamo da sempre impegnati – spiega Ermanno Delogu – nel settore educational, sia con la fornitura di celle robotizzate agli istituti tecnici sia con la divulgazione del nostro know-how tramite corsi e convegni presso le scuole. Parallelamente, collaboriamo con università, centri di competenza (es. MADE 4.0) e centri di ricerca, come per esempio l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova a cui KUKA ha venduto il primo LBRiiwa nel 2008. Cooperiamo inoltre con un network di aziende che ci aiutano a essere più vicini al mondo della formazione e dei giovani, che saranno in futuro la linfa vitale per le nostre attività”.
L’azienda punta molto sullo showroom di Grugliasco in questo senso, in quanto asset strategico per vedere dal vivo, sperimentare e simulare le ultime novità tecnologiche del mondo della robotica, dell’automazione e della digitalizzazione. “Vogliamo crescere molto in questa direzione – afferma Ermanno Delogu – facendo del nostro showroom un vero e proprio centro esperienziale a disposizione di scuole, istituzioni, associazioni e partner”. Altro aspetto caratterizzante la strategia dell’azienda è certamente la collaborazione con integratori e partner, che hanno un ruolo fondamentale per l’azienda. “I nostri partner – commenta Ermanno Delogu – siano essi Technology Partner oppure Official System Partner, sono la chiave del nostro successo. Abbiamo con loro un rapporto di continuo aggiornamento e reciproco supporto tecnologico: ci sentiamo parte dello stesso team, organizziamo iniziative comuni e meeting dedicati per condividere opportunità e risorse tecniche. In Italia abbiamo aziende leader mondiali nelle varie applicazioni e tecnologie della robotica, loro rappresentano la nostra forza e noi le supportiamo attraverso figure professionali specifiche a tutti i livelli di competenza tecnica.
Il prossimo futuro
A ottobre nella cornice di 34.BIMU, KUKA sarà presente con le sue novità di prodotto a RobotHeart, patrocinata da SIRI, manifestazione dove la robotica italiana ha l’opportunità di trovarsi, confrontarsi e aggiornarsi. “Riteniamo fondamentale lo spazio che RobotHeart dedica alla robotica – afferma Ermanno Delogu – un evento che riteniamo il migliore per quanto riguarda l’interazione con i nostri partner e addetti del settore che la identificano come la sede privilegiata per confrontarsi su applicazioni specifiche e futuri sviluppi. Come KUKA, siamo molto vicini alle iniziative di UCIMU e SIRI, con i quali condividiamo lo spirito imprenditoriale e culturale per diffondere sempre più la robotica nel nostro Paese”.
Il 2024 di KUKA e di Ermanno Delogu è quindi pieno di progetti. “Sono tre le parole che caratterizzeranno per KUKA questo anno appena iniziato – conclude Ermanno Delogu – Focus, quindi attenzione all’esecuzione delle nostre linee strategiche, mantenendo la concentrazione su portafoglio, mercati e tecnologie. Performance, cioè valutare i nostri risultati in un’ottica di continuo miglioramento, non solo per quanto riguarda il portafoglio tecnologico, ma anche governance organizzativa e processi aziendali. Infine, trasformazione, che da sempre fa parte del DNA di KUKA: siamo infatti molto attenti a rafforzare la nostra leadership tecnologica per continuare a essere al top nel mondo della robotica, sia in Italia che nel mondo”.
di Edoardo Oldrati & Rossana Pasian