CMAlifts, cuore artigiano e produzione 4.0 con Salvagnini
Per proiettarsi verso il mercato globale è necessario automatizzare tutte le lavorazioni, sia per prodotti standard sia per quelli di alta gamma progettati su misura. Per ottenere questo obiettivo nel settore degli ascensori e piattaforme elevatrici, CMAlifts ha puntato sull’innovazione e l’automazione nella lavorazione lamiera grazie a una partnership tecnologica con Salvagnini.
CMAlifts è stata fondata nel gennaio 2001 a seguito di un’idea ambiziosa dei fratelli Giulio e Gaetano Caputo basata sulla consapevolezza del crescente sviluppo urbanistico e di una verticalizzazione delle città sempre più sofisticata per sicurezza e sostenibilità ambientale. L’azienda progetta, realizza e assembla piattaforme elevatrici, ascensori e montacarichi per uso civile e industriale, comprese incastellature metalliche, meccaniche, cabine, nonché assemblaggi di impianti completi. È ormai un’azienda internazionale che opera nei diversi continenti attraverso una rete di agenti, clienti o distributori con una missione incentrata sul modello di industria dal cuore artigiano. CMAlifts dà impiego a 130 dipendenti, e la sua sede principale è a Corato (Bari) con due stabilimenti e un fatturato di 35 milioni annui; gli impianti prodotti nel 2022 sono stati oltre 2.200. L’area industriale supera i 100.000 mq, con un coperto attuale di 10.000; nel 2024 è prevista la realizzazione di altri tre stabilimenti per ulteriori 15.000 m2 circa. Ha una filiale commerciale a Settimo Milanese, un ufficio di rappresentanza a Roma e Palermo, ma anche in Algeria, Polonia e Senegal.
CMAlifts ha clienti in tutto il mondo. In Europa la nuova direttiva sugli ascensori in materia di sicurezza ha rigenerato un mercato in cui la tecnologia di CMAlifts può svolgere un ruolo chiave negli ammodernamenti. Tra le realizzazioni più prestigiose possiamo citare alcuni impianti per la casa di moda Dior: a Parigi è in opera un ascensore con motore a magneti permanenti senza riduttore posizionato in testata, direttamente sulle guide, mentre il quadro di manovra è collocato all’interno di un armadio installato a fianco al telaio della porta dell’ultimo piano. Rispetto ai tradizionali sistemi oleodinamici, questi ascensori sono più veloci e assorbono minore potenza elettrica, precisano Giulio e Gaetano Caputo, amministratori dell’azienda pugliese: “Grazie al motore gearless, e al controllo in frequenza della velocità assicurato da un inverter di ultima generazione, si ottiene anche un notevole comfort di marcia e una totale silenziosità, sia in cabina sia nell’edificio. Un altro nostro progetto personalizzato per Dior in Galleria Vittorio Emanuele a Milano si distingue per una misura estremamente ridotta della fossa e della testata; ciò ha richiesto la messa in opera di particolari accorgimenti tecnici. Un impianto estremamente personalizzato, in vetro borosilicato e borchie di ottone, è stato eseguito nel negozio di Montecarlo e in quello di Londra, mentre un bel progetto nel settore degli hotel è il Seven Stars di Milano Piazza Duomo”.
Si registra un costante incremento di ordini provenienti dal mercato estero, risultato di una continua partecipazione alle fiere di settore internazionali. L’Italia assorbe circa l’80% della produzione, mentre l’Australia rappresenta circa la metà dell’export totale.
Un importante investimento in 4.0
A parte la componentistica commerciale per la parte elettrica, CMAlifts progetta tutti i prodotti al proprio interno, lavorando molto spesso su specifiche del cliente finale; vengono ideate soluzioni affidabili e sicure, tecnologicamente avanzate e di grande impatto estetico per ogni richiesta di trasporto verticale, con un’ampia gamma di materiali, finiture e colori a scelta. “Realizziamo tutte le fasi nella trasformazione dell’acciaio. Uno dei nostri punti di forza è proprio l’alta personalizzazione dei prodotti offerti, senza dimenticare i servizi di consulenza pre e post vendita o il trasposto a nostra cura grazie ai nostri autotreni.
Operiamo nel pieno rispetto delle norme inerenti ai sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, avendo acquisito la certificazione ISO 45001, oltre all’ISO 9001 per il sistema di gestione per la qualità e all’ISO 14001 per il sistema di gestione ambientale”. I clienti scelgono CMAlifts per la serietà e la solidità dell’azienda, e gli investimenti in tecnologia non sono mai mancati. Negli ultimi anni, gradatamente, è entrato in funzione un impianto di ultima generazione collegato con un sistema gestionale che permette di interconnettere tutti i processi aziendali. Le macchine fino ad allora utilizzate (cesoie a ghigliottina, punzonatrici semiautomatiche, pressopiegatrici manuali) richiedevano una eccessiva movimentazione manuale, scarsa reattività nella produzione Just in time e bassa competitività nel settore degli impianti standard. Bisognava sopperire alla scarsa automatizzazione in modo da ottimizzare questo mix produttivo tra piccoli lotti standard e su commessa.
Processo di produzione integrato
Il nuovo impianto è stato progettato e realizzato da Salvagnini: “Volevamo automatizzare una buona parte dei processi di produzione, minimizzare la movimentazione manuale dei carichi che richiedeva notevole sforzo anche fisico, velocizzare la produzione ma anche entrare con maggior profitto nel mercato della produzione standard. Per noi Salvagnini, forte di una considerevole esperienza nel mercato della fornitura di sistemi flessibili per la lavorazione della lamiera, è l’azienda italiana che rappresenta la migliore soluzione possibile per questo tipo di applicazioni. I loro sistemi di produzione flessibile sono la sintesi perfetta per fabbriche all’avanguardia e li abbiamo scelti con convinzione; il rapporto tra le nostre aziende instauratosi in questi anni è certamente cordiale e amichevole”.
Il ciclo di sviluppo in CMAlifts parte da un configuratore; viene quindi sviluppata la personalizzazione parametrizzando quello che è possibile a partire da un prodotto già disponibile. Questo crea una distinta base; il gestionale la lancia e il software OPS la rileva, attivando le varie lavorazioni. Vero cervello dell’impianto automatizzato, OPS è un software modulare realizzato da Salvagnini per la gestione della produzione, che ottimizza l’intero processo e consente infatti lo scambio di informazioni, in tempo reale, tra sistemi e ERP/MRP di fabbrica. L’impianto automatizzato è interconnesso: “Alcune fasi non sono ancora state completate, ma lo saranno presto. Anche se i passi operativi sono praticamente gli stessi, oggi il processo è molto più integrato; invece della programmazione a bordo macchina in maniera estemporanea, oggi si segue un flusso molto più lineare consentito dalla tecnologia. Registriamo un positivo impatto sull’organizzazione: prima alcuni pezzi venivano affidati all’esterno, oggi c’è un controllo completo sulla produzione dei pezzi a disegno”.
Una fabbrica automatica
Con l’impianto fornito da Salvagnini CMAlifts è oggi un’industria 4.0. Il cuore è MV, il magazzino automatico Salvagnini a vassoi bifilare a 32 livelli: lungo circa 60 metri, permette di gestire molteplici formati di lamiera e di collegare tutte le singole tecnologie, armonizzando le macchine e ottimizzando le varie fasi. MV alimenta infatti una macchina S4, un’unità combinata punzonatrice cesoia, una macchina storica del costruttore veneto che garantisce massima precisione, minimo scarto, alta efficienza. Sempre connessa al magazzino automatico, CMAlifts ha previsto anche una linea S4+P4 Salvagnini che punzona, separa e piega la lamiera in modo totalmente automatico, senza manipolazioni intermedie.
Consente di produrre su richiesta e just in time, di aumentare capacità e velocità produttiva, di ridurre i tempi di consegna, di lavorare diversi materiali senza riattrezzaggio. Importante sottolineare come sia la combinata S4 sia linea S4+P4 sia alimentata dal magazzino automatico MV tramite foglio singolo grazie al dispositivo SMD. L’impianto comprende anche le lavorazioni di taglio che sono eseguite da due impianti Salvagnini di taglio laser fibra L3 da 4 metri, versatili e polivalenti. Entrambi gli impianti di taglio laser sono dotati dell’automazione nel carico delle lamiere e nello scarico delle lastre lavorate con sistema ADLL. Da sottolineare come, per incrementare ulteriormente la produttività pur mentendo flessibile l’impianto, CMAlifts ha scelto però di dotarne soltanto uno dei due di sistema MCU per il sorting automatico. MCU consente infatti di impilare agilmente parti con geometrie, dimensioni e pesi differenti, agevolando così l’attività degli operatori e riducendo i tempi di attesa tra la fine della fase di taglio e l’inizio di quella successiva. Nell’ottica di continuo rinnovamento e innovazione che caratterizza l’impianto, CMAlifts ha fatto un ulteriore passo in avanti nell’automazione installando e collegando all’impianto una cella di piegatura robotizzata ROBOformER di Salvagnini. Composta da una pressa piegatrice B3, un robot antropomorfo e diversi dispositivi per la manipolazione automatica della lamiera, l’unità consente produzioni non presidiate, senza alcun autoapprendimento del robot, assicurando ripetibilità, flessibilità, versatilità. I magazzini e i dispositivi automatici incrementano l’autonomia del sistema e permettono di recuperare efficienza, eliminando i colli di bottiglia e riducendo l’impatto del costo del lavoro. Come detto precedentemente, tutto l’impianto è controllato con OPS, il software di Salvagnini per la gestione in tempo reale della produzione; funge da coordinatore centrale, gestendo e distribuendo le informazioni tra tutti gli ambienti e gli attori coinvolti, eliminando le criticità e rendendo il processo molto più efficiente.
Completa il parco macchine per la lavorazione della lamiera una piegatrice Salvagnini B3 60/2000 non collegata al magazzino MV.
Un forte incremento della produttività (e non solo)
Ci sono ancora dati parziali, ma CMAlifts stima un aumento della capacità produttiva del 30%-40% e una riduzione della movimentazione manuale dei fogli di lamiera di acciaio pari al 75%: “L’aumento della capacità produttiva ci ha consentito di aumentare ulteriormente il nostro parco clienti e conseguentemente ha portato a un aumento del fatturato del 10%. La maggior precisione dei pezzi realizzati con le macchine Salvagnini ha consentito una riduzione delle rilavorazioni e dei tempi necessari all’assemblaggio delle parti nei vari reparti quantificabile nel 10%. Per esempio, la lavorazione con il laser al posto delle cesoie ha determinato una migliore qualità nei raccordi e nelle smussature. Il cambio di tecnologia, inoltre, ci ha permesso di riprogettare i pezzi, alleggerendoli di materiale in eccesso; il minor peso si traduce in ulteriori benefici nell’assemblaggio e nel trasporto con riduzione dei costi. Anche la verniciatura costa meno se il pezzo è ottimizzato”. Nell’immediato futuro l’azienda pugliese conta di ampliare la linea esistente con nuovi macchinari automatizzati e poi di ampliare ulteriormente la produzione con l’acquisizione di una nuova linea di produzione. L’obiettivo è di espandere l’attività a livello internazionale e, accanto alla produzione di alta gamma, dare vita a una gamma media standard sfruttando a fondo il vantaggio competitivo dell’automazione totale.