Approcci intelligenti alla trasformazione digitale
I progressi nel campo dell’automazione, dell’analisi dei dati e del data mining hanno le potenzialità per rivoluzionare l’industria incentivando la visibilità, la produttività e l’efficienza per l’operatore. Tuttavia sono necessari approcci diversi in funzione del tipo di attività, e scegliere quello giusto è fondamentale per sviluppare il pieno potenziale dell’azienda.
di John Browett
Le aziende che investono nella trasformazione digitale devono concepire e gestire tali iniziative efficacemente per avere successo. Ma per trarne i massimi benefici, due sono gli aspetti importanti di un progetto da affrontare: la strategia digitale e una gestione efficace dei dati. Predefinire la strategia digitale che sottende a un’iniziativa è fondamentale, poiché è facile trascurarla o finire per affrontarla con un approccio reattivo anziché proattivo. Inutile dire quanto sia molto più vantaggioso farlo prima di aver specificato i sistemi ed iniziare i lavori. La connettività tra le diverse piattaforme e il trasferimento dati tra i vari reparti, ad esempio tra la direzione e il reparto di produzione, richiedono solitamente una pianificazione preventiva e una strategia definita. Inoltre, molti progetti consistono nell’upgrade di apparecchiature esistenti; per quanto possa sembrare ovvio, è quindi fondamentale verificare che i sistemi siano compatibili e incorporare una flessibilità tale da poter affrontare gli sviluppi futuri.
Altrettanto essenziale è che l’aspetto riguardante la gestione dati da parte dell’azienda venga risolto pienamente. Gli attuali processi di produzione automatizzati tendono a creare enormi quantità di dati, molti dei quali potrebbero dover essere trasferiti a un server o sul cloud per l’archiviazione e/o l’elaborazione. Ma la connessione dei singoli processi, macchinari e sistemi rende fondamentale non solo la capacità di trasferimento dei dati, ma anche la solidità di qualsiasi hardware di rete o dei protocolli utilizzati per codificare e trasmettere i dati. La trasparenza del trasferimento e della gestione dei dati è essenziale per ottenere sistemi efficienti e sincroni, specialmente con sistemi di produzione ed elaborazione che operino con architetture basate su PLC.
È opportuno progettare fin dall’inizio un sistema controllato e scalabile
L’implementazione di una politica di trasformazione digitale di successo da parte delle aziende dovrebbe mirare all’implementazione, in tempi rapidi, di sistemi adatti ai propri processi e alle proprie necessità, nonché alla creazione delle basi per i passaggi successivi. Più precisamente, le aziende possono beneficiare realmente della digitalizzazione solo progettando fin dall’inizio un sistema controllabile e scalabile, per poi espanderlo sulla base del feedback generato in funzione delle proprie necessità e risorse disponibili.
Ciononostante, adottando tecnologie digitali esiste sempre la tentazione di partire a testa bassa senza un piano strategico, per poi trovarsi ad affrontare i problemi di attuazione e implementazione di una trasformazione digitale complessiva coerente. Spesso, gli ingegneri scelgono approcci digitali ad-hoc, sondando semplicemente alcuni progetti di automazione senza un obiettivo finale chiaramente definito solo perché questo approccio può essere più comodo all’inizio, specialmente in presenza di altri progetti da portare avanti. In questo caso, i diversi progetti potrebbero non garantire una corrispondenza olistica, riducendo le potenzialità di ciascun progetto e generando soluzioni compromissorie in termini di costi, tempistiche e risorse generalmente disponibili. Inoltre, la mancata realizzazione di un’iniziativa digitale efficace può pregiudicare in termini assoluti la disponibilità dell’azienda verso la digitalizzazione e ostacolare gli sviluppi che possono garantirne la futura competitività.
Il personale dev’essere motivato a utilizzare efficacemente i dati
Una volta stabilita la strategia digitale, è importante avvalersi delle migliori risorse umane disponibili per attuarla, sia internamente che esternamente, rivolgendosi a fornitori di automazione e integratori di sistemi. Di fatto, l’estrazione di dati dalle macchine è inutile se tali dati non vengono trasformati in informazioni utilizzabili e condivisibili all’interno dell’azienda. L’esperienza dimostra l’esistenza di alcune situazioni da evitare, che potrebbero impedire una condivisione ottimale dei dati annullando così l’effetto abilitante dei dati e delle conseguenti informazioni fornite.
Il fattore umano può avere un grande impatto sull’adozione di iniziative digitali: per questo, oltre a procurarsi gli strumenti e le opportunità richieste per abbracciare la digitalizzazione e la condivisione dei dati, le aziende devono mirare all’affermazione di una cultura aziendale che le promuova. Anche creare un ambiente che favorisca la collaborazione tra i vari reparti può risultare utile. Inoltre, è fondamentale educare e formare il personale nella sua interezza sui possibili vantaggi e su quanto sia importante condividere i dati e collaborare all’implementazione della strategia e di qualsiasi progetto correlato.
Ancora una volta, le esperienze passate dimostrano che la condivisione dei dati tra i diversi team può essere percepita come una perdita di tempo costosa che porta ulteriori carichi di lavoro indesiderati. I team potrebbero decidere di non condividere i dati per evitare il problema, il che determinerà in definitiva effetti negativi a catena sulla produttività. Tuttavia, la produttività dei team può risultare molto maggiore se il personale è motivato ad utilizzare i dati con efficacia e ad abbracciare il cambiamento e l’innovazione.
I benefici della piena realizzazione di un processo industriale intelligente
Un’azienda che si attenga a queste due regole, ossia che crei una strategia digitale su misura in base alla quale i dati siano condivisi efficacemente tra i diversi team, avrà creato un sistema realmente interconnesso ed economicamente conveniente, operante in base ad una visione digitale condivisa da tutto il suo personale. Le aziende potranno così beneficiare di stabilimenti gestiti e manutenuti in modo ottimale con tempi di fermo ridotti al minimo, aumentando la produttività e in definitiva i ricavi. Tuttavia, è importante scegliere gli strumenti giusti per implementare la strategia digitale e promuovere la condivisione dei dati.
Il potere dell’Ethernet industriale
Qualsiasi progetto incentrato sulla trasformazione digitale avrà probabilmente successo utilizzando tecnologie di rete aperte ad alta larghezza di banda che garantiscano una connettività fluida tra le diverse piattaforme. La scelta più saggia è probabilmente quella orientata verso tecnologie che garantiscano una comunicazione efficace da un sistema all’altro, ad esempio da una macchina all’altra, tra dispositivi e PLC, oppure tra i sistemi di automazione per la produzione e i sistemi ERP negli uffici. Come prima rete Ethernet industriale aperta con prestazioni Gigabit, CC-Link IE è una scelta ovvia, poiché consente alle aziende di implementare con successo la loro strategia digitale ottimizzando le capacità di condivisione dei dati grazie all’interconnettività fluida tra macchine industriali, sistemi aziendali e il cloud o le tecnologie basate su Internet. Così facendo, le aziende godranno di una maggiore connettività nei loro processi, con migliori prestazioni della rete, controllo più accurato, maggior volume di dati ad alte velocità, prestazioni ottimizzate e sicurezza intrinseca. Uno degli aspetti più interessanti di CC-Link IE per le aziende che stanno sviluppando la loro strategia digitale è la capacità della rete di collegare dispositivi di centinaia di produttori anziché di un paio, come succede con molte reti industriali di controllo proprietarie. E il recente completamento dello standard di interoperabilità con reti PROFINET e dello standard di accompagnamento per OPC UA espande ancora di più tali capacità. Ecco perché utilizzare tecnologie di rete come CC-Link IE è un passo che favorisce un’espansione digitale sostenibile.
(John Browett è AD di CC-Link Partner Association (CLPA) Europe).