Attenzione: i fornitori crescono!
di Lorenzo Cattini, Vice Presidente Assiot
Ringrazio Fabrizio Sasdelli per averci illustrato un progetto ambizioso in atto nella sua azienda; con questo intervento, intendo portare la mia esperienza in merito alle opportunità di mercato per le aziende che vogliono costantemente crescere nelle competenze e nelle capacità di coordinamento. La Cattini & Figlio S.r.l. collabora con i principali costruttori di veicoli pesanti stradali e fuoristrada in buona parte del mondo; si tratta, quindi, di aziende multinazionali molto strutturate che devono integrare molte funzioni e che, talvolta, trovano difficoltà a dialogare nell’interesse comune. Sono, in sintesi, un crogiuolo di nazionalità, abitudini, culture in cui problematiche non adeguatamente risolte in fase preliminare possono rivelarsi un fattore di blocco per l’intero progetto. In un ambiente, quindi, foriero di criticità, oltre alla necessaria competenza tecnologica, ritengo siano la motivazione innata del Fornitore alla risoluzione costruttiva dei problemi e la sua capacità di decidere rapidamente i fattori decisivi nell’assegnazione delle commesse all’esterno (il famoso “make or buy”) rispetto alla produzione interna; unitamente al vantaggio, per il Cliente, di ridurre sensibilmente le proprie responsabilità per un eventuale insuccesso. Il Fornitore, insomma, deve fungere da catalizzatore dell’intero progetto contribuendo affinché tutti trovino un accordo e, così facendo, trasformare un grande problema in un grande successo. Fin qui, la nostra esperienza diretta; ora, però, come declinare tali aspetti in considerazioni utili per i lettori? Anzitutto, ritengo che ciascun Fornitore debba alimentare una giusta ambizione al miglioramento continuo della propria impresa unitamente all’analisi del contesto competitivo nel quale opera: la nuova norma IATF 16949:2016 (settore automotive) e la norma ISO 9001: 2015 (generale), per le quali la Cattini & Figlio ha già ricevuto la certificazione, sono ottimi ausili a un miglioramento nel lungo periodo. Altrettanto importanti sono gli standard riconosciuti a livello ambientale, di salute e sicurezza, e infine etici, che possono caratterizzare in modo decisivo l’offerta italiana rispetto a quanto offerto dal resto del mercato mondiale.
Occorre, inoltre, porre in essere strategie comuni di sviluppo con gli altri Fornitori nel distretto, perché è lì che si gioca la vera partita: cioè nel dare evidenza ai mercati mondiali che l’Italia sia un distretto di eccellenza nel settore degli ingranaggi e delle trasmissioni e, quindi, che i Clienti nelle diverse aree del mondo siano sempre meno propensi a investire nella produzione interna perché hanno a disposizione delle Aziende eccellenti che possono soddisfare i loro obbiettivi di qualità, livello di servizio e prezzo. Infine, nel creare una cultura di relazioni sociali che possa permettere alle nostre imprese di poter assumere posizioni di leadership e di poterle mantenere nel lungo periodo. È evidente, quindi, la necessità per le aziende italiane di dialogare tra loro, nel rispetto dei naturali vincoli di concorrenza, per poter creare valore e cultura di impresa da spendere nei confronti delle sfide che il mercato quotidianamente ci pone; per questo, auspico che tutte le imprese nel nostro settore si associno ad ASSIOT, per consolidare questo patrimonio di conoscenze che dovrà fornire il carburante alle nostre imprese per il futuro. La nuova rivoluzione industriale ci porta quindi come obbiettivo alla massima qualificazione del nostro potenziale umano perché, ora più che mai, l’azienda è fatta di persone e sono loro che faranno la differenza! Il progetto 4.0, semplicemente, ci spoglia da tante comode sicurezze o insicurezze e ci mette di fronte a noi stessi e a cosa noi vogliamo veramente. Le tecnologie sono tutte disponibili, a costi ragionevoli, e possono essere impiegate proprio per permetterci di sviluppare al massimo il nostro potenziale di Impresa; permettetemi quindi di concludere il mio intervento dicendovi che il futuro sarà di chi ha avuto il coraggio di sognarlo!
Per la prossima rubrica ho il piacere di passare la parola ad Assunta Galbiati neo eletta Presidente ASSIOT.