Automazione fa (sempre più) rima con digitalizzazione
Trovare delle linee guida per orientarsi in una fase di grande cambiamento come quella che sta interessando il mondo dell’automazione industriale è l’intento di Festo, la cui presenza a SPS Italia è stata caratterizzata da quattro pilastri: “Learn”, “Build”, “Operate” e “Inspire”. In questo quadro sono state presentate alcune interessanti innovazioni che avvicinano ulteriormente il mondo digitale all’automazione pneumatica ed elettrica.
di Fabrizio Dalle Nogare
Declinare il concetto di digitalizzazione non è impresa facile. Alla scorsa SPS Italia di Parma, tuttavia, Festo ci ha provato, individuando quattro pilastri, o livelli di interpretazione, del cambiamento in atto nel mondo dell’automazione industriale.
Il primo di questi pilastri, “Learn”, è relativo alla promozione della formazione tecnica 4.0 e allo sviluppo della cultura digitale, che Festo sta portando avanti grazie a Festo CTE (Consulting, Training, Education). La fase “Build”, dedicata in particolare agli OEM, ambisce a rendere ancora più rapide le fasi di progettazione, commissioning e operation grazie a prodotti e servizi innovativi Festo.
Il concetto di “Operate” è legato a parole chiave come condition monitoring, smart maintenance, energy saving, lean organization e digital supply chain, combinate con gli innovativi servizi cloud di Festo per lo sviluppo della produttività aziendale. Infine, come da tradizione, la sezione “Inspire” ha ospitato le grandi novità dal Bionic Learning Network e dalla tecnologia dei superconduttori con il programma Supra Motion.
Dal livello di campo al cloud
Traducendo in soluzioni concrete quanto detto finora, Festo ha presentato l’IoT-Gateway CPX-IoT, che collega componenti e moduli del livello di campo come il Festo Motion Terminal, il modulo di monitoraggio dell’energia MSE6-E2M o i sistemi handling al cloud Festo mediante interfaccia OPC-UA. Il cloud permette il trattamento e il monitoraggio dei dati per trarne le analisi dei trend o impostare sistemi di allarme precoce e di notifica automatica in caso di guasto. L’IoT-Gateway garantisce il collegamento al cloud di un controllore e la comunicazione di informazioni rilevanti nel formato e nel momento desiderato. “Le informazioni passano dal livello di campo fino al cloud senza passare dal PLC – riassume Michele Vecerina, Application Specialists Manager di Festo -, dove sono facilmente accessibili attraverso delle dashboard predefinite. Tutti i dati che sono sul cloud sono storicizzati per un anno, con la possibilità di creare grafici, diagrammi o vedere lo storico per effettuare qualsiasi tipo di valutazione”.
Software di configurazione online
Sul versante della progettazione, il software di configurazione Festo Design Tool 3D è ora utilizzabile, oltre che nella versione offline, anche online in qualsiasi browser, senza quindi necessità di installazione locale. Il software riduce il rischio di errori durante la progettazione e l’ordine di moduli di prodotto e rappresenta uno strumento conveniente, affidabile e veloce per la progettazione di attuatori completi di accessori in tutti i formati CAD più comuni. Il sistema consente di selezionare i prodotti in 3D, realizzare automaticamente e velocemente combinazioni di prodotto e verificare tempi di consegna e informazioni di prezzo. Una volta completata la configurazione, nel processo di ordinazione viene assegnato un codice identificativo unico per i moduli di prodotto e l’ordine viene inserito direttamente nel carrello Festo.
Motion Terminal, un anno dopo
La presenza dell’azienda tedesca a SPS ha anche rappresentato un’occasione ghiotta per tirare le somme sull’accoglienza che il mercato ha riservato al Motion Terminal VTEM, la piattaforma di automazione presentata lo scorso anno che combina perfettamente digitalizzazione e tecnologia pneumatica sostituendo più di 50 componenti hardware ricorrendo alle App. “Il Motion Terminal VTEM è un prodotto altamente tecnologico e innovativo che presuppone un notevole sforzo di informazione ai clienti. Ci siamo molto impegnati quest’anno per creare una cultura intorno alla nuova soluzione – ci spiega Michele Vecerina – e la risposta che abbiamo riscontrato è ottima: abbiamo già dotato alcune macchine di produzione del Motion Terminal e i clienti hanno dimostrato di comprenderne i vantaggi, che vanno dalla maggiore pulizia degli impianti all’eliminazione di una serie di componenti hardware, fino alla possibilità di gestire le app in modo dinamico direttamente dal PLC. È un processo lento, e ne eravamo consapevoli, ma siamo molto soddisfatti della risposta del mercato”. “Dalle prime esperienze con i clienti abbiamo visto che il vantaggio del Motion Terminal non è legato strettamente a una specifica applicazione – aggiunge il Marketing Manager di Festo, Marco Orlandi -. La possibilità di acquistare immediatamente via software gli upgrade, per esempio, è un elemento di semplificazione importante. La logica è molto simile a quella, che tutti conosciamo, che lega gli smartphone alle app”.