Cavalcare il cambiamento grazie alle persone
Tierre Group, realtà di riferimento per la raccorderia nel settore dell’automazione pneumatica, del food&beverage e delle telecomunicazioni, ha avviato un innovativo progetto di formazione in collaborazione con la Scuola di Direzione Aziendale SDA Bocconi di Milano: un programma costruito passo dopo passo coinvolgendo tutti i collaboratori, dai responsabili agli addetti, interni ed esterni. I contenuti sviluppati in aula si sono tradotti in azioni concrete all’interno dell’azienda.
Nel corso dei suoi 20 anni di storia, Tierre Group è diventata una delle realtà di riferimento per la raccorderia nel settore dell’automazione pneumatica, del food&beverage e delle telecomunicazioni. Alla base del successo di questa azienda ci sono, soprattutto, le persone e la loro valorizzazione. È sui propri dipendenti, infatti, che Tierre Group costruisce il vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Ma cosa significa “mettere le persone al centro”? Per Tierre Group significa orientare scelte e compiere azioni avendo chiaro che, senza di esse, tralasciando distinzioni di posizione o ruolo, e includendo tutti, compresi gli agenti esterni, l’azienda non può realizzare i risultati che, nella realtà, sta raggiungendo. Nell’ottobre 2018 l’azienda ha organizzato un “Kitchen Lab”, un laboratorio di cucina: tutti in grembiule e cappello da chef per raggiungere un obiettivo comune: la preparazione di un pranzo da condividere per celebrare, tra l’altro, il ventennale dell’azienda. A disposizione dei cuochi questi ingredienti: fiducia, divertimento, collaborazione, competizione, voglia di crescere e migliorarsi. È proprio a seguito del Kitchen Lab che è nato un progetto di formazione che si è svolto nell’arco di due anni, e che proseguirà anche nel 2021. Il progetto ha visto coinvolto un interlocutore di rilievo, la Scuola di Direzione Aziendale SDA Bocconi di Milano.
Il progetto di formazione nel dettaglio
L’approccio scelto, avendo chiaro l’obiettivo di sviluppo, è stato ribaltato rispetto a un modello tradizionale. Il programma è stato costruito passo dopo passo, coinvolgendo la base e facendo emergere i punti chiave su cui lavorare. Nella consapevolezza che per andare avanti è necessario fermarsi e guardare indietro, si è partiti dal raccontarsi e ricostruire insieme la storia e l’evoluzione della propria azienda, per aiutare i collaboratori a disegnare un futuro condiviso verso cui tendere. Messi a fattor comune i fattori critici di successo di Tierre Group, si è iniziato a ragionare sulle aree di miglioramento necessarie per fare il salto. Gli elementi emersi su cui si sono concentrati i passi successivi possono essere così sintetizzati:
– Definizione dei confini di ruolo
– Definizione delle responsabilità a tutti i livelli
– Definizione e miglioramento dei processi
– Condivisione delle informazioni:
– dal vertice alla base e viceversa
– tra le diverse funzioni
– all’interno della singola funzione
– Avvio del processo di delega a cascata
– Introduzione di strumenti di coordinamento ed integrazione
– Lavoro in team
– Condivisione della visione del futuro e del senso dell’andare
Questi punti si sono tradotti sia in contenuti sviluppati in aula, che in azioni concrete all’interno dell’azienda. Il percorso di formazione ha affrontato quindi temi legati al design organizzativo, al processo di delega, alla comunicazione interpersonale, alla comprensione e valorizzazione delle differenze individuali, alle dinamiche di gruppo, fino ad affrontare alcuni strumenti specifici di organizzazione e gestione, quali le riunioni e, nel 2021, il feedback.
I contenuti del progetto nella quotidianità del lavoro in azienda
Contemporaneamente, per riportare il più possibile nella quotidianità i contenuti appresi in aula, in azienda è iniziato un lavoro su più fronti:
– Definizione dei ruoli e delle responsabilità, la cui conseguenza è stata la revisione delle job, della mappatura
delle competenze e dell’organigramma e la delega di responsabilità
– Avvio di riunioni strutturate interfunzionali
– Avvio di riunioni funzionali
– Coaching a vari livelli
– Programmazione di meeting aziendali per comunicare a tutti la direzione dell’azienda
Su questo ultimo punto, ad esempio, subito dopo il lockdown e nonostante il distanziamento sociale, la direzione non ha voluto lasciare nulla in sospeso: tutti i collaboratori, dai responsabili agli addetti, interni ed esterni, sono stati invitati in riunione via web. E questo perché la necessità di ringraziarli per non aver mollato in questo periodo difficile era urgente. Il messaggio, forte e chiaro: l’azienda c’è e sta investendo, non solo sul business, con un progetto di digital marketing ambizioso e la partecipazione a gare importanti accanto a grandi colossi del settore, ma anche e soprattutto sullo sviluppo continuo delle sue risorse, le persone appunto. Come? Affiancamenti strutturati alle risorse giovani, percorsi di formazione avanzati per i responsabili, formazione online per i venditori, affiancamento a tutti i livelli, per dare supporto, per far sentire la presenza.
Essere azienda può significare, infatti, anche mettere per un attimo da parte gli obiettivi di breve e concedersi del tempo per sorridere insieme, nella consapevolezza che il raggiugimento degli obiettivi di lungo periodo passa attraverso il benessere delle persone.
Ecco alcune altre evidenze emerse dalla quotidianità con le persone:
– La differenza crea valore
– Continuare ad imparare, evolvere, mettersi in discussione è l’humus dell’azienda
– L’errore è un sistema di apprendimento, se non diventa uno stress sul fare
– Avere persone che non hanno paura di sbagliare e di dire che lo hanno fatto è un valore aggiunto
– La comunicazione è il collante
– La capacità di essere umili e aperti alle nuove idee è fonte di apprendimento
Fare squadra: l’imperativo per chi governa un’azienda
Un’ultima considerazione da fare è legata a questo periodo storico, così globale e pervasivo, dove, tra le altre cose, sembrano saltati moti paradigmi di gestione delle persone. Infatti, oltre alla necessità di presidiare la continuità del business, ridisegnandosi, reinventandosi ed essendo lungimiranti nella ridefinizione della strategia, è necessario, oggi più di prima, dare grande attenzione alle persone. Ciò significa essere capaci di revisionare i propri processi in corsa, ma soprattutto saper adeguare il proprio stile di leadership per fare in modo che le persone siano effettivamente al centro. Ancora una volta, sotto i riflettori c’è la leadership che deve affrontare la grande sfida di diventare flessibile. Mai come in questo momento, flessibilità significa saper leggere e segmentare, per accomodare i bisogni, per fare un’inclusione vera verso tutti i suoi stakeholder.
È stato necessario “riscoprire “ la fragilità come un valore, non un ostacolo, e, di conseguenza, abbassare le barriere ed avvicinarsi agli altri. Questo sta diventando il nuovo modo di fare realmente squadra, empowerment, questa è la strada per mantenere a bordo tutti: gestire le individualità all’interno del team, per fare team. La situazione di oggi porta in questa direzione, se si vuole essere vincenti e riscoprire quella che possiamo chiamare intelligenza collettiva, anche attraverso le individualità, imparando a valorizzarne le differenze.
Nota sull’autore: Giordana Taggiasco è Consulente HR, Docente universitario, Coach ACC- ICF International Coaching Federation presso SDA Bocconi.