Co-Engineering nel campo della meccatronica
Per l’azionamento dei sistemi di presa sviluppati dalla sua Divisione Meccatronica, Gimatic si rivolge a MICROingranaggi. Il lavoro di co-engineering ha riguardato recentemente due soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate che integrano al proprio interno motori elettrici: una pinza totalmente elettrica e un sistema per il cambio utensile totalmente meccatronico, entrambi destinati ai robot collaborativi.
di Elena Magistretti
Gimatic è un’azienda bresciana specializzata nella realizzazione di sistemi di presa per l’automazione; parliamo delle “mani” dei robot, sia collaborativi (i cosiddetti cobot) che industriali.
Gimatic si rivolge principalmente al mercato automotive, un comparto che tradizionalmente fa da traino all’innovazione e che recepisce in maniera significativa tutto ciò che riguarda robotica e automazione.
Il comparto automotive “pesa” per il 50% sul fatturato Gimatic; il restante 50% è generato dall’automazione in generale (soluzione automatizzati anche senza l’ausilio di robot), e i comparti medicale, dell’elettronica e del farming. Fin dall’anno della sua fondazione, nel 1985, Gimatic si è occupata di componentistica pneumatica, tra cui le pinze di presa, che si aprono e si chiudono grazie all’aria compressa.
Nel 2012 l’azienda ha creato una Divisione Meccatronica, in origine dedicata al comparto medicale, all’interno della quale vengono prodotti sistemi di presa azionati da motori elettrici. Ad oggi si tratta di una divisione ancora piuttosto contenuta, ma con potenzialità di crescita decisamente elevate considerato l’incremento annuale di fatturato che raggiunge quasi il 50%.
Ed è proprio seguendo il filone meccatronico che Gimatic ha avviato da tempo una interessante e stimolante collaborazione con MICROingranaggi.
È il motore elettrico ad azionare il sistema di presa
Le soluzioni sviluppate dalla divisione meccatronica di Gimatic prevedono un sistema meccanico di presa, ma la movimentazione delle pinze non avviene più tramite un pistone pneumatico, bensì grazie a un motore elettrico: un motore che in diversi casi necessita di riduzione meccanica.
“Essendo MICROingranaggi specializzata proprio nella progettazione e realizzazione di microcomponentistica meccanica ed elettromeccanica di precisione – spiega Stefano Garavaglia, Managing Director di MICROingranaggi – siamo riusciti a fornire a Gimatic quel valore aggiunto che internamente non era in grado di ottenere.
Il lavoro di co-engineeering che abbiamo svolto con l’ufficio tecnico Gimatic ha riguardato sostanzialmente due soluzioni decisamente innovative e tecnologicamente avanzate che integrano al proprio interno motori elettrici, nonché ingranaggi posizionati tra il motore e l’organo di presa.
La prima è una pinza totalmente elettrica disponibile e abbinabile a robot collaborativi.
Si tratta di una pinza certificata per il settore farmaceutico, ma che può essere utilizzata anche in altri contesti applicativi. La pinza ha una corsa lunga, cioè è caratterizzata da un’apertura delle dita abbastanza ampia, il che le permette di afferrare diversi oggetti, adattandosi così a svariate esigenze applicative.
Il secondo è un sistema per il cambio utensile totalmente meccatronico: in pratica un attuatore elettrico che permette al robot di cambiare la mano in automatico, sostituendola con una idonea a un altro tipo di lavorazione. Si tratta del primo attuatore elettrico al mondo per il cambio utensili, certificato per uso in camera bianca e per lavorare con robot collaborativi.
Collaborazione dalla fase di progettazione fino alla produzione
In entrambi i casi il supporto che MICROingranaggi ha fornito a Gimatic ha riguardato le fasi di progettazione e ottimizzazione dei prodotti, per passare poi alla campionatura, all’assemblaggio, ai test di funzionamento del componente inserito nelle soluzioni Gimatic, per arrivare – infine – alla fase di produzione.
“Come accade per molti dei progetti che seguiamo – ha concluso Garavaglia – si è trattato di una bella sfida che ci ha coinvolti fin dalle prime fasi e che ci ha permesso di esplorare soluzioni non convenzionali, per esempio la realizzazione di alcune parti dei prodotti destinati alle soluzioni Gimatic combinando acciaio e tecnopolimeri”.