Come cambia il mercato dei motori elettrici
Il mercato globale dei motori elettrici attraversa un momento positivo, grazie anche a condizioni economiche favorevoli, alla ripresa della produzione di macchine e all’attenzione all’efficienza fin dalla progettazione: tutti elementi che contribuiscono a rilanciare l’industria. Mentre, per ragioni di efficienza, diminuisce gradualmente l’utilizzo dei motori IE1, le vendite dei motori IE2 e IE3 sono attese in aumento nei prossimi anni.
di Cesare Pizzorno
Secondo IHS Markit, società internazionale di analisi e ricerca, il tasso di crescita economica globale aumenterà dal 2,5% del 2016 al 2,9% del 2017. In uno scenario simile, ci si attende anche una leggera crescita della produzione di macchine su scala mondiale tra il 2017 e il 2021. Infatti, le previsioni di IHS Markit prefigurano una crescita del 3,9% nel 2021 negli USA e del 4% nel continente americano, a fronte del 2,4% in Germania, del 2,5% in Europa, del 7,5% in Cina e del 6% nell’area dell’Asia Pacifico.
Motori elettrici: dati in netto rialzo rispetto al 2016
Il settore dei motori elettrici sarà molto probabilmente interessato da cambiamenti rilevanti. Infatti, sempre sulla base dei dati diffusi da IHS, si prevede che 39,8 milioni di motori elettrici saranno commercializzati nel 2017, con aziende quali ABB, Siemens e WEG in testa alla classifica dei fornitori su scala globale. Il 42% del fatturato complessivo di motori elettrici farà riferimento all’Asia, il 31% all’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e il 27% al continente americano. Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2021, il fatturato raggiungerà il tasso di crescita annuale composto (Compound Annual Growth Rate, CAGR) del 3,0% in Asia, dell’1,7% nelle Americhe e dell’1,6% nell’area EMEA. Si tratta di dati in netto rialzo rispetto al 2016.
Stando alle previsioni, i prezzi dei motori elettrici dovrebbero rimanere competitivi. Secondo IHS, infatti, nella classe di efficienza IE3 sono superiori del 20% rispetto alla classe IE2. Man mano che i motori IE3, caratterizzati da un più alto standard di efficienza, si diffonderanno sempre più, il prezzo medio di vendita è destinato ad aumentare. Inoltre, con il prezzo dell’acciaio previsto in crescita alla fine del 2017, i costruttori di motori potrebbero riversare sui loro clienti questo incremento dei costi. È possibile che questo generi a lungo termine un impatto sui prezzi.
Le quote di mercato dei motori con classi di efficienza diverse
Quello statunitense è stato il primo mercato a introdurre delle normative che prevedessero un livello di efficienza IE3 nei motori nel 2011. Nel 2015, nell’UE è entrata in vigore una legge secondo cui i motori elettrici da 2,5 a 375 kW devono avere la classe IE2 in caso di azionamento a frequenza variabile; altrimenti, devono avere un’efficienza IE3. Nel 2017, lo stesso standard è stato esteso ai motori elettrici nella categoria 0,75-7,5 kW. Secondo IHS, le esigenze espresse sia negli USA che all’interno dell’UE riguardo ai motori di classe IE3 non porteranno a una contrazione del mercato globale dei motori IE2 prima del 2020, dal momento che questi ultimi sono ancora largamente accettati. Nel 2016, i motori IE2 hanno rappresentato il 35% del mercato globale dei motori a basso voltaggio. Entro il 2021, questa quota potrebbe raggiungere il 43%. I motori IE1, invece, stanno gradualmente scomparendo per via dell’aumento dei motori ad alta efficienza in Europa Occidentale, Nord America e Cina. Le vendite di motori IE1, infatti, si sono ridotte nettamente tra il 2014 e il 2016, dal 44% al 38%. Entro il 2021, la quota dovrebbe ridursi ulteriormente fino al 24%. La classe di efficienza caratterizzata dal tasso di crescita più elevato è la IE4, che dovrebbe crescere da meno dell’1% del 2016 al 2% nel 2021.
Lo sviluppo dei motori brushless
Parlando della tipologia di motori, i motori brushless a corrente continua dovrebbero superare i motori “brushed” a corrente continua per diffusione nei prossimi anni. Questi ultimi, infatti, attualmente rappresentano il 46,2% del mercato globale dei motori elettrici, mentre i motori brushless hanno il 44,8%. Tra il 2016 e il 2021, i motori brushed dovrebbero raggiungere un CAGR di 2,7%, mentre quelli brushless sono previsti in crescita del 5,4%.
Una tendenza simile si può osservare soprattutto nelle applicazioni powertrain, chassis e airflow. Per esempio, il servosterzo elettrico ha sostituito quello idraulico in molti veicoli di nuova generazione per via dei benefici nel risparmio di carburante. I motori brushed, tuttavia, sono ancora quelli di riferimento per applicazioni poco costose e affidabili, come i sedili elettrici o le chiusure elettriche, sebbene alcuni costruttori di motori stiano lavorando con gli OEM allo sviluppo di motori brushless a corrente continua per applicazioni di questo tipo.
Il mercato dei motori passo-passo – attualmente il 7,1% del totale – è parimenti atteso in crescita (CAGR del 4,5%) entro il 2021, mentre la categoria caratterizzata da maggiore crescita è quella dei motori di trazione, ancora una volta a causa della quota molto bassa di partenza. Questo tipo di motori dovrebbe raggiungere un CAGR del 43,1% nel periodo 2016-2021.