Come integrare i dati acquisiti dai sensori
La versione evoluta del modulo di comunicazione icom.plus di igus, compatibilmente con i più alti livelli di sicurezza IT, permette di integrare i dati in modo flessibile per implementare efficaci sistemi di manutenzione predittiva della macchina.
di Andrea Baty
Consentire ai clienti di anticipare e pianificare le operazioni di manutenzione: è l’obiettivo a cui igus aspira con le sue soluzioni smart plastics: sensori intelligenti che rilevano l’usura dei cavi e delle catene portacavi, che monitorano lo stato dei cuscinetti o delle guide lineari. Grazie al nuovo modulo di comunicazione icom.plus, il cliente può decidere in che modo integrare i dati acquisiti dai sensori: dall’integrazione offline per i contesti più restrittivi, fino alla connessione al server igus con eventuale ordine e reintegro automatico dei ricambi.
Inoltrare i dati acquisiti a un sistema intelligente
Con il nome isense igus propone una selezione di prodotti dotati di sensori di vario tipo, che rilevano lo stato di componenti come cavi o catene portacavi. Tra le altre cose, questi sensori misurano l’usura durante il funzionamento e generano un allarme quando diventa necessario programmare una riparazione o una sostituzione. L’interazione con il modulo di comunicazione icom permette di inoltrare i dati a un sistema intelligente. Il modulo può essere collegato a tutti i sensori igus. Può, ad esempio, raccogliere i dati provenienti dai sensori per la misurazione dell’attrito o dell’usura del collegamento perno/foro della catena portacavi, centralizzare i dati dei sensori che danno indicazioni sulle forze di trazione/spinta e i dati relativi al monitoraggio dei cavi. Una volta trasmessi al modulo icom, i valori del sensore devono essere “interpretati”, ossia compresi, per poter elaborare e inviare opportune istruzioni su come intervenire.
Fino ad oggi, era possibile tramite la connessione al cloud igus. Tuttavia, a causa della crescente importanza della sicurezza IT, sempre più aziende scelgono di costruire propri sistemi SCADA. Per questa ragione, igus ha perfezionato il suo “concentratore di dati” sviluppando la versione icom.plus. Con questa versione evoluta, il cliente può integrare i dati del suo impianto nel modo più corrispondente alle sue esigenze.
Connessione di dati flessibile grazie al nuovo modulo 3 in 1
Il sistema icom.plus viene programmato tramite sistemi di configurazione online igus sulla base di algoritmi iniziali relativi alla durata d’esercizio. Un grande vantaggio sta nel fatto che, dopo la prima configurazione online, se il cliente lo desidera, il modulo può operare offline senza la funzione di aggiornamento. In questa modalità “semi-offline”, per un breve periodo iniziale, il dispositivo deve essere collegato tramite accesso sicuro IoT al server igus per una fase di apprendimento iniziale che servirà ad adeguare gli algoritmi di calcolo all’effettivo profilo dinamico e ambientale dell’applicazione del cliente. In ambiti molto restrittivi questa fase può essere gestita completamente “offline” tramite un supporto di memorizzazione. L’utente può decidere come usare il modulo (e, quindi, i suoi dati) per beneficiare del giusto equilibrio tra ottimizzazione produttiva e sicurezza IT. Il profilo dinamico dell’applicazione, necessario per il calcolo della manutenzione consigliata, viene ricavato tramite il sistema bus della macchina direttamente dal sistema di controllo. Mediante lo stesso percorso le informazioni sul numero di giorni fino alla prossima manutenzione consigliata e i segnali relativi ad eventuali cambiamenti insoliti dei dati del sensore vengono trasmessi al sistema di controllo SPS. La comunicazione delle informazioni all’utente avviene direttamente tramite il monitor dell’impianto o tramite sistemi SCADA specifici del cliente.
Manutenzione predittiva grazie alla connessione al server
Con una connessione online, i dati sulla durata d’esercizio vengono sincronizzati con il cloud igus: ciò permette di ottimizzare la produttività riducendo i rischi di fermo macchina.I dati inoltrati al cloud sono supportati da miliardi cicli di test di laboratorio su catene portacavi e cavi. Grazie al Machine Learning e alla AI, igus può fornire indicazioni sulla durata delle soluzioni e informare l’utente per tempo in caso di necessità di inteventi.