Con la nascita di Made, Milano consolida il primato di città innovativa
Consigliere di ANIE Automazione
Finalmente i competence center sono ai blocchi di partenza. Qualcuno forse non ci sperava più, pensando fossero caduti nell’oblio dopo che il precedente governo li aveva promulgati pensando ai bisogni dell’industria nazionale, e a cui è mancato – parliamo soprattutto delle piccole e medie realtà – il supporto strategico per poter affrontare consapevolmente un percorso strutturato di digital transformation.
Ebbene, oggi l’ecosistema nazionale 4.0 può finalmente contare su otto centri di competenza, otto eccellenze nate dal modello di collaborazione pubblico-privato il cui compito è quello di coinvolgere e guidare le decine di migliaia di aziende italiane lungo la strada dell’innovazione con programmi di formazione, supporto consulenziale e capacità progettuali.
Tra queste eccellenze vi è MADE, il competence center capitanato dal Politecnico di Milano che si è imposto a pieni voti quale vincitore del bando emesso dal MISE lo scorso anno. Focalizzato sulla manifattura avanzata, MADE avvierà le proprie attività a settembre di quest’anno in una ex struttura industriale di 2.000 m2 situata nel campus universitario milanese del quartiere Bovisa, un’area a grande fermento tecnologico dove già sorgono PoliHub, l’acceleratore dell’ateneo che incorpora più di cento iniziative imprenditoriali ad alto tasso di innovazione, e la Joint Platform Italia-Cina, che vede il PoliMi collaborare con la Tsinghua University di Pechino su robotica, automotive e industria 4.0.
Al progetto MADE hanno aderito già 39 realtà aziendali, oltre alle università di Bergamo, Brescia e Pavia, enti pubblici come l’INAIL e altre istituzioni. Tra i “soci fondatori” di MADE figurano anche aziende associate ANIE: non poteva essere altrimenti, visto che alcune di esse, senza tema di smentita, possono essere considerate vere e proprie fucine di innovazione 4.0 ante litteram, con soluzioni e tecnologie che hanno addirittura anticipato di decenni le tendenze attuali dell’automazione industriale.
La mission primaria di MADE – che parte con una dotazione complessiva di 22 milioni di euro su tre anni – è quella di intercettare le esigenze delle decine di migliaia di PMI lombarde e nazionali, fornendo loro nel medio termine supporto altamente qualificato per progetti di assessment 4.0, digital transformation e formazione tecnica.
Il business plan di MADE si pone l’obiettivo di coinvolgere 15.000 imprese, soprattutto PMI: una sfida molto impegnativa, ma stimolante. A noi piace molto e per questo siamo pronti a raccoglierla con tutte le nostre energie.
Ebbene, oggi l’ecosistema nazionale 4.0 può finalmente contare su otto centri di competenza, otto eccellenze nate dal modello di collaborazione pubblico-privato il cui compito è quello di coinvolgere e guidare le decine di migliaia di aziende italiane lungo la strada dell’innovazione con programmi di formazione, supporto consulenziale e capacità progettuali.
Tra queste eccellenze vi è MADE, il competence center capitanato dal Politecnico di Milano che si è imposto a pieni voti quale vincitore del bando emesso dal MISE lo scorso anno. Focalizzato sulla manifattura avanzata, MADE avvierà le proprie attività a settembre di quest’anno in una ex struttura industriale di 2.000 m2 situata nel campus universitario milanese del quartiere Bovisa, un’area a grande fermento tecnologico dove già sorgono PoliHub, l’acceleratore dell’ateneo che incorpora più di cento iniziative imprenditoriali ad alto tasso di innovazione, e la Joint Platform Italia-Cina, che vede il PoliMi collaborare con la Tsinghua University di Pechino su robotica, automotive e industria 4.0.
Al progetto MADE hanno aderito già 39 realtà aziendali, oltre alle università di Bergamo, Brescia e Pavia, enti pubblici come l’INAIL e altre istituzioni. Tra i “soci fondatori” di MADE figurano anche aziende associate ANIE: non poteva essere altrimenti, visto che alcune di esse, senza tema di smentita, possono essere considerate vere e proprie fucine di innovazione 4.0 ante litteram, con soluzioni e tecnologie che hanno addirittura anticipato di decenni le tendenze attuali dell’automazione industriale.
La mission primaria di MADE – che parte con una dotazione complessiva di 22 milioni di euro su tre anni – è quella di intercettare le esigenze delle decine di migliaia di PMI lombarde e nazionali, fornendo loro nel medio termine supporto altamente qualificato per progetti di assessment 4.0, digital transformation e formazione tecnica.
Il business plan di MADE si pone l’obiettivo di coinvolgere 15.000 imprese, soprattutto PMI: una sfida molto impegnativa, ma stimolante. A noi piace molto e per questo siamo pronti a raccoglierla con tutte le nostre energie.