COVID-19: da tragedia a opportunità
A cura di Angelo Colombo, Consiglio Generale FEDERTEC
Si, proprio così, grazie a questo virus l’Italia si sta risvegliando. Ciò che non si sarebbe ormai più potuto cambiare con la politica, se non con una rivoluzione, sta cambiando ora con un maledetto virus che sta mettendo in ginocchio la Vecchia Signora che, adagiata con il ventre molle lambito dal Mar Mediterraneo, giaceva oziosa da anni, senza aver più la forza di raddrizzare la schiena. Grazie a questa pandemia noi Italiani abbiamo ritrovato un sano orgoglio nazionale e, senza distinzione di colore di partito, o di organizzazione, tutti riconosciamo con orgoglio di far parte di questo Paese meraviglioso. Tutti abbiamo la percezione netta che bisogna cambiare; è necessario eliminare le tensioni, confrontandosi e costruendo un’Italia migliore.
Quando tutto sembra perduto, quando il dilagare dell’infezione sta decimando la popolazione, ecco che noi italiani, per natura irrispettosi delle regole diventiamo miracolosamente ligi, quasi svizzeri, e nasce quel legame non detto, ma percepito, quell’intesa che fa sistema, che fa squadra.
È il primo passo del risveglio. Non possiamo “precedere” il nostro futuro ma possiamo prepararlo. Oltre all’orgoglio nazionale, utilissimo, ma da solo insufficiente a cambiare radicalmente i comportamenti che creeranno un futuro migliore per il nostro Paese, troviamo quello che nei Paesi di lingua anglofona chiamano Commitment, Dedizione, Impegno, Passione. Senza la passione del fare non si raggiungono risultati che vanno oltre, che raggiungono l’eccellenza.
Ogni mucchio di letame è potenzialmente un prato verde costellato di fiori. Oggi la nostra società è piena di letame, ma se coltivato, se innaffiato con l’acqua del sapere, del rispetto delle persone e delle regole, della solidarietà, questo letame si coprirà di verde e spunteranno fiori resistenti e bellissimi.
Oggi siamo abituati a correre, a precedere il futuro; invece dobbiamo coltivare la nostra terra, i nostri giovani, per prepararli alla nuova era, al loro futuro. La passione si coltiva nei giovani. Oggi abbiamo sempre la necessità di persone preparate e consce del proprio ruolo verso le istituzioni, la famiglia, la propria Azienda, il Cliente: una nuova era di Passionate Italians.
Il modello anni ‘60 non basta più per essere eccellenti nel nostro tempo, bisogna ricalcare quel periodo dal punto di vista della fervida voglia di fare, ma nello stesso tempo migliorare le competenze; un po’ come il modello Korean. In questo modo la società avanza non solo economicamente ma, in un cerchio virtuoso, cresce la cultura, cresce l’empowerment delle persone, che fa crescere l’economia. Per concludere con le parole di un grande amico e giornalista tecnico, Mario Palmisano, il futuro non si “precede” si prepara.