I corsi non finiscono mai
In un settore, come quello della trasmissione di potenza, attraversato da importanti mutamenti, l’offerta formativa non può rimanere ancorata al passato, ma deve cambiare seguendo i bisogni delle aziende, allargando il raggio d’azione e coinvolgendo tutti i lavoratori. Ecco come ASSIOT e ASSOFLUID adeguano i loro percorsi di formazione.
di Fabrizio Dalle Nogare
Puntare sulla cultura. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, e non solo in ambito industriale. L’evoluzione della manifattura e i grandi cambiamenti che stanno attraversando questo mondo, invece, mostrano ormai chiaramente come gli investimenti sulle competenze dei lavoratori – sia di quelli che devono fare il loro ingresso nel mondo del lavoro, sia di quelli che già operano all’interno delle aziende – siano indispensabili per garantirsi un buon livello di competitività.
“Promuovere il concetto di cultura d’impresa è, a mio modo di vedere, uno dei compiti essenziali di un’associazione di categoria”, dice Fabrizio Cattaneo, segretario di ASSIOT. “Lo strumento concreto per raggiungere tale obiettivo è costituito dai percorsi info-formativi, quindi incontri, convegni, seminari e corsi di formazione, che intendiamo organizzare in stretta collaborazione con ASSOFLUID, nell’ottica di una sempre maggiore sinergia tra le nostre associazioni”.
Un frutto importante di questa collaborazione è stata la convenzione sottoscritta con ÉCOLE (Enti Confindustriali Lombardi per l’Education), società che promuove, organizza e coordina iniziative di orientamento e formazione professionale. “Una sinergia che ci permetterà di offrire un pacchetto formativo non più soltanto tecnico, ma anche rivolto alle altre figure che lavorano nelle diverse aree aziendali, oltre a poter accedere ai contributi di Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale d’Italia che mira a rendere più semplice e accessibile la formazione per imprese e lavoratori”, aggiunge Cattaneo.
Si allarga la platea dei destinatari dei corsi
ASSIOT ha sempre fatto dell’organizzazione di percorsi info-formativi un punto di forza del suo operato. Se, però, questi percorsi erano tradizionalmente molto focalizzati sui contenuti prettamente tecnici – particolarmente adatti, cioè, alla formazione di figure come i progettisti – adesso, considerati anche i mutamenti che stanno attraversando il settore, cambia la logica con cui i corsi vengono pensati.
“Già da qualche anno abbiamo affiancato a corsi più tecnici, che rimangono comunque parte della nostra offerta, anche corsi di natura diversa: commerciale, amministrativa o gestionale, per esempio”, prosegue Cattaneo. “Ora vogliamo farlo in maniera più strutturata, inserendo questo tipo di corsi all’interno di un calendario dedicato proprio per dare un impulso ai percorsi info-formativi, da sempre il fiore all’occhiello di ASSIOT”.
A questo programma si aggiunge, per le imprese associate, la possibilità di partecipare alle iniziative di formazione a livello europeo di EUROTRANS, la federazione che riunisce le varie associazioni nazionali nel settore della trasmissione di potenza meccanica. In particolare, si sta lavorando per cercare di rendere più semplice, anche da un punto di vista logistico, la partecipazione delle aziende italiane a queste iniziative.
Conoscenze e competenze al centro dell’impegno formativo
In tema di formazione tecnica, ASSOFLUID ha un approccio un po’ differente, basato sulla federazione europea di settore CETOP, che riunisce 17 associazioni nazionali nell’ambito del Fluid Power. “Come associazione italiana, noi seguiamo per il nostro Paese il programma di formazione che CETOP propone a livello europeo”, racconta Marco Ferrara, direttore di ASSOFLUID. “Non eroghiamo, quindi, direttamente la formazione, ma certifichiamo i centri formativi, assicurando il rispetto dei requisiti stabiliti nelle raccomandazioni CETOP”.
Un valutatore esterno, designato da ASSOFLUID, verifica e certifica i centri (attualmente sono 10 in Italia) per garantire l’effettiva e continua capacità di soddisfare i criteri necessari per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze. “Esistono 3 livelli di certificazione CETOP – continua Ferrara – che costituiscono standard formativi per l’oleoidraulica industriale e mobile e per la pneumatica. I corsi, che uniscono alla parte teorica un’esperienza a livello pratico raccolta in un posto di lavoro o in condizioni simulate, hanno l’obiettivo di fornire una combinazione di conoscenze e competenze. Il fine ultimo del programma è creare forza lavoro capace, preparata e qualificata che possa operare ovunque a livello europeo”.
“L’ABC dell’ingranaggio” e i successivi moduli di approfondimento
Tornando ad ASSIOT, il primo dei nuovi corsi, dall’eloquente titolo “L’ABC dell’ingranaggio”, è in programma il 21 e 22 novembre prossimi e sarà tenuto da Piercarlo Bossetto, grande esperto di ingranaggi e tecnologie applicate. “Il percorso che abbiamo pensato ha una chiave di lettura più pragmatica ed è pensato specificamente per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori di queste tecnologie, più che dei progettisti, allargando così la platea dei destinatari. Il nostro obiettivo – dice Bossetto – è dare una formazione di base a chi lavora nelle aziende del settore. Per questo abbiamo organizzato il percorso in modo un po’ diverso rispetto al passato. Cominciamo, infatti, con una prima parte, quella del 21 e 22 novembre, che potremmo definire introduttiva e che mira a dare un’infarinatura tecnica potenzialmente a qualsiasi figura aziendale. Una sorta di sussidiario, per utilizzare una similitudine scolastica. In seguito, ci saranno almeno altri cinque moduli di approfondimento pensati per chi vorrà andare un po’ più a fondo”.
Si comincia, insomma, col definire che cos’è un ingranaggio, com’è fatta una dentatura, quali sono i materiali utilizzati e così via, con un accenno anche al tema dei trattamenti termici. La parte teorica sarà affiancata da esempi di natura pratica.
Chiediamo a Bossetto perché, secondo lui, questa nuova logica incontra le esigenze delle aziende del settore. “La richiesta di formazione da parte delle aziende è continua anche se, spesso, mancano le persone in grado di tenere i corsi: per questo c’è bisogno di qualcuno che le supporti dall’esterno. La formazione è il modo migliore per dare alle imprese quelle risposte che, oggi, consentono di stare al passo con i tempi ed essere competitivi. Anche dal punto di vista dei contenuti, dunque, l’aggiornamento continuo è fondamentale”.
Promuovere cultura d’impresa per gestire l’evoluzione del settore
A ben vedere, insomma, questo tentativo di allargare la proposta formativa rientra nella volontà di promuovere la cultura d’impresa in senso lato: non più limitata all’aspetto prettamente tecnico, ma capace di valorizzare competenze chiave.
I segretari di ASSIOT e ASSOFLUID ci offrono una riflessione sull’evoluzione del settore della trasmissione di potenza. “Il nostro è un settore che si potrebbe definire maturo: non basta più la capacità di realizzare ottimi prodotti, ma occorre sapere quali sono le modalità più efficaci per proporsi al mercato e, dunque, comunicare il proprio valore”, dice Cattaneo. “Questo, concretamente, significa essere capaci di vendere il prodotto, di gestire al meglio l’azienda e il suo valore e così via. Anche perché la concorrenza è sempre più spietata”.
“L’offerta di formazione è, in generale, molto ampia al giorno d’oggi – afferma Ferrara -, per cui crediamo che sia molto importante dare alle aziende una bussola che possa aiutarle a orientarsi in materia di aggiornamento professionale, usufruendo di percorsi mirati, certificati e intelligenti”.
Un orientamento sempre più necessario, in un momento storico in cui l’industria manifatturiera si evolve e cambia velocemente. “Sono assolutamente convinto che il settore della trasmissione di potenza sarà presto attraversato da cambiamenti importanti”, riflette il segretario di ASSIOT, Cattaneo. “Spesso, chi parla di Industria 4.0 o di digitalizzazione del business si riferisce quasi esclusivamente ai mezzi di produzione, trascurando l’importanza della componentistica, cioè i prodotti che le aziende del nostro settore realizzano. Industria 4.0, digitalizzazione, additive manufacturing, cyber security sono temi fondamentali oggi per chiunque operi nel manifatturiero. Non bisogna aspettare che le questioni si presentino, ma anticiparne l’evoluzione”.