I nuovi modelli di sensori di prossimità hanno funzionalità IoT integrate
Omron ha lanciato oltre 2.500 nuovi modelli dei suoi sensori di prossimità della serie E2E NEXT. Sono tutti dotati di funzionalità IoT per la manutenzione predittiva e il miglioramento della gestione degli impianti, grazie alla prevenzione delle interruzioni e dei tempi di fermo impianto.
di Andrea Baty
Omron ha lanciato ben 2.512 nuovi modelli dei suoi sensori di prossimità CC serie E2E NEXT a 3 fili, per lunghe distanze di rilevamento più lunghe al mondo, dotati delle nuove funzionalità IoT. In base agli studi condotti dalla stessa Omron, questi sensori riducono fino a un terzo i rischi dovuti a improvvise interruzioni dell’impianto. Sono, inoltre, in grado di rilevare i segnali di tali interruzioni e inviare una notifica agli utenti via rete. Contribuiscono così a migliorare la gestione dell’impianto, evitandone impreviste interruzioni e riducendone i tempi di fermo.
Migliorare la gestione degli impianti per non perdere produttività
Nei siti di produzione le interruzioni impreviste degli impianti rappresentano un notevole problema di gestione, collegato direttamente alla perdita di opportunità di produzione. Per ridurre al minimo i tempi di fermo, i produttori devono procurarsi personale addetto alla manutenzione in loco per gestire i guasti imprevisti. I produttori sono alla ricerca di modi per utilizzare dispositivi intelligenti e IoT al fine di mantenere e migliorare la gestione degli impianti senza affidarsi all’esperienza o all’abilità umana.
I sensori di prossimità attualmente disponibili presentano notoriamente distanze di rilevamento brevi, e questo non senza alcuni rischi.
Ad esempio, la vibrazione dell’apparecchiatura può far sì che il corpo del sensore si allontani troppo dall’oggetto da rilevare o che, al contrario, venga a contatto con esso. Omron ha stimato che incidenti di questo tipo causano circa il 20% delle interruzioni degli impianti.
Aumento consistente della distanza di rilevamento
I sensori di prossimità della serie E2E NEXT di Omron (modelli CC a 3 fili) sono equipaggiati con il controllo termico della distanza 2 di Omron e le tecnologie dei circuiti ibridi PROX3, che consentono distanze di rilevamento almeno due volte superiori rispetto a quelle dei modelli precedenti a due fili e che riducono fino a un terzo i rischi di tali interruzioni agli impianti.
Le distanze tra i corpi dei sensori e gli oggetti da rilevare sono costantemente monitorate, e gli utenti ricevono una notifica tramite comunicazione IO-Link se esse diventano eccessive o insufficienti. Ciò permette all’utente di identificare i segnali che indicano improvvise interruzioni dell’impianto, il che, a sua volta, consente una manutenzione efficace.
Un nuovo concept di automazione innovativa
Omron ha definito un concetto denominato “innovative-Automation”, composto da tre tipi di innovazioni o “i-Automation”, ossia soluzioni “integrate” (evoluzione del controllo), “intelligenti” (sviluppo dell’intelligenza per mezzo dell’ICT) e “interattive” (nuova armonizzazione tra esseri umani e macchine). Lo scopo di Omron è aumentare notevolmente la produttività e la qualità nei siti di produzione. A tal fine, Omron continuerà ad ampliare la propria gamma di dispositivi di controllo abilitati IoT, e con l’aiuto dei propri clienti, velocizzerà l’elemento “intelligente” (ossia rendere più intelligente la produzione) nei siti di produzione, che è fondamentale nell’attuazione del concetto “innovative-Automation”.