Il cambiamento è la vera sfida
A cura di Fabio Gallo, Consigliere FEDERTEC
Da un anno tutto il mondo ha dovuto mettere in cima alla propria scala di priorità il contrasto a una malattia contagiosa e imprevedibile. Questa situazione ha innegabilmente avuto impatti molto pesanti su tutti i settori economici, incluso quelli in cui operano le aziende associate a FEDERTEC.
Come spesso avviene le difficoltà ci hanno fatto discernere con maggiore chiarezza le priorità dagli aspetti marginali nella nostra vita privata e professionale. Eguale chiarezza sulle priorità è ora auspicabile nelle scelte da fare a tutti i livelli nella vita economica, sociale, politica e, non ultimo, nella vita associativa. La situazione dell’ultimo anno rappresenta un sostanziale punto di discontinuità, caratterizzato, a livello globale, da un “prima” e un “dopo”. Ha infatti accelerato la profonda necessità di cambiamento che deve scaturire da un cambio di prospettiva epocale. Ad esempio, la pandemia ha forzatamente fatto scoprire a tutti noi pregi e difetti della digitalizzazione: fenomeno già pervasivo in altri ambiti della nostra quotidianità, ma finora generalmente sottostimato come impatto nella vita delle aziende e delle Associazioni. Uno degli ambiti a cui istituzionalmente associazioni come FEDERTEC si rivolgono è quello fieristico. A mio parere, in questo caso, il“dopo” cambierà il paradigma di fiera: la presenza “fisica” del prodotto, o del servizio correlato al prodotto, sarà sempre più mediato dalla sua virtualizzazione. Non credo infatti che si tornerà ad organizzare fiere e convegni nelle modalità a cui eravamo abituati: quasi tutte le aziende hanno scoperto che è possibile, e spesso anche più efficace e meno costoso, utilizzare la virtualizzazione per organizzare eventi mirati e con migliore impatto per raggiungere specifici target di clienti. Per cercare di anticipare uno scenario in forte evoluzione, anche FEDERTEC ha già in parte modificato sia il modo di operare che l’offerta di servizi ai propri associati. Non temiamo quindi il cambiamento, che è inevitabile: facciamo piuttosto leva sulla tradizionale rete di competenze sviluppata dalle nostre aziende inserendo come “acceleratore” in tutti i processi la digitalizzazione. Per chiudere questa riflessione ritengo stimolante ricordare la citazione attribuita a Charles Darwin:
“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”