Il nuovo servodrive coniuga la meccatronica giapponese con la modularità
Tra le novità di rilievo presentate da Panasonic alla recente SPS IPC DRIVES Italia nel campo del motion, un’anteprima mondiale: MINAS A6 MULTI, la nuova piattaforma servodrive che soddisfa le esigenze dei costruttori in termini di performance meccatroniche, tipiche dei motori giapponesi, e quelle legate alla modularità, tipicamente europee.
di Silvia Crespi
Con l’obiettivo di fornire la soluzione perfetta per il segmento dei servoazionamenti più utilizzati in Europa, Panasonic ha presentato a SPS IPC DRIVES Italia, in anteprima mondiale, il nuovo servo modulare MINAS A6 MULTI da 400 V, su piattaforma modulare a doppio asse. sviluppato per ridurre al minimo l’area d’ingombro e incrementare le performance.
Alla base della progettazione di MINAS A6 MULTI c’è proprio l’idea di portare le performance dei servo stand alone Panasonic su un layout completamente modulare “a libro”. Attraverso un solo modulo di alimentazione è possibile utilizzare diversi driver. In questo modo l’ingombro nel quadro viene ridotto fino al 64%: gli azionamenti si connettono gli uni con gli altri attraverso un sistema di collegamento DC bus a montaggio frontale, senza viti, per consentire un’installazione immediata e veloce.
Grazie a un esclusivo algoritmo di controllo, la risposta del servo è rapida e precisa. La gestione semplice e remota (EoE – Ethernet over EtherCAT) e la comunicazione ad alta velocità sono assicurate tramite connessione EtherCAT.
MINAS A6 MULTI integra 14 funzioni motion avanzate di sicurezza, quindi non richiede componenti di sicurezza esterni, aspetto che riduce i costi e consente di risparmiare spazio nello stabilimento produttivo.
Di particolare importanza per alcune applicazioni è lo sbilanciamento perfetto degli assi: con lo stesso driver è possibile comandare 2 servomotori di taglie differenti, un’ottimizzazione che porta flessibilità nella progettazione della macchina.
Attualmente sono disponibili servomotori da 750 W (2,4 Nm) fino a 5 kW (24 Nm), ma verranno rilasciati anche motori a partire da 400 W (1,27 Nm). Tutti i motori adottano connettori a chiusura rapida girevoli, per assecondare al meglio i bisogni delle macchine.
Concepito per il settore del packaging, MINAS A6 MULTI è la soluzione ideale per le lavorazioni a più assi in svariati settori: lavorazione dei metalli, plastica, legno, cartario, tessile, assemblaggio… in tutte queste applicazioni coesistono anche due fattori legati alle performance: precisione e potenza.
Meccatronica giapponese abbinata a un layout modulare
Presso lo stand Panasonic, con Giuseppe Zampolli, Product Manager Control & Drives, siamo entrati maggiormente nel dettaglio. “Il MINAS A6 MULTI è il primo modello di servodrive che sintetizza due concetti: quello della modularità, prettamente europeo, e quello della performance, tipicamente giapponese.
Il layout soddisfa pienamente le esigenze dei costruttori di macchine europei che utilizzano motori a 400 V modulari, bi-asse: a un primo segmento di alimentazione vengono aggiunti, tramite dc bus, altri moduli, ognuno dei quali comanda due motori. La peculiarità del sistema risiede nel fatto che i due motori possono essere sbilanciati. Ciò significa che, entro un determinato range di potenza, possono avere taglie diverse, il che garantisce la massima versatilità al costruttore come all’end user.
Anche altre caratteristiche contribuiscono alla versatilità: dai connettori standard, al dc bus, fino alla possibilità di comando e gestione della parametrizzazione in remoto attraverso la rete.
Tutto ciò che era già esistente nel MINAS A6 in versione stand alone è stato riportato all’interno del nuovo prodotto modulare che, in più, presenta performance incrementate”.
Come già accennato, un altro aspetto importante in molte applicazioni, nel packaging per esempio, è rappresentato dalle dimensioni d’ingombro. “Il MINAS A6 MUTI – continua Zampolli – si sviluppa in altezza ed è molto più compatto in larghezza. La riduzione dell’ingombro in orizzontale all’interno dell’armadio elettrico è una caratteristica molto apprezzata”.
La reingegnerizzazione del servodrive è stata condotta dai team di R&D italiano e giapponese in sinergia, riuscendo nell’intento di soddisfare le esigenze tipiche dei costruttori europei di macchine multiasse che necessitano di alta potenza e performance nello stesso tempo. In fiera era esposto un prototipo e, mentre scriviamo, sono in corso i beta test che stanno già dando un ottimo feedback. L’azienda conta di iniziare con la mass production entro la fine dell’anno.
Novità di spicco anche nel campo del networking e sensing
Un accenno anche alle altre novità presentate a Parma. In campo networking, l’azienda ha presentato, in anteprima europea FP I4C, un gateway intelligente che risponde all’esigenza di catturare e trasportare i dati ai livelli aziendali superiori, cioè dove si elaborano le informazioni utili alle scelte di business. Novità anche in campo sensori: grazie ad IO-Link, i nuovi sensori dispongono di bus digitale, diagnostica per la manutenzione preventiva (es. tempo di lavoro del sensore o controllo cortocircuiti) oltre alla possibilità di configurare il sensore da remoto per teleassistenza o più semplicemente per agevolare le fasi di collaudo.