Il primo trimestre in crescita fa ben sperare per il 2021
Nella Giornata Economica di martedì 27 Aprile FEDERTEC, l’Associazione che rappresenta l’insieme delle tecnologie e competenze per l’automazione e il controllo di prodotti e processi industriali, ha presentato i risultati del comparto. Dopo un 2020 in negativo, nel primo trimestre 2021 crescita degli ordini a doppia cifra: ordini interni +43,0% e ordini esteri +41,5%.
Lo scorso 27 Aprile si è tenuta la Giornata Economica FEDERTEC, la Federazione nata dalla fusione di ASSIOT (Trasmissione di potenza) e ASSOFLUID (Fluid Power) per presentare i risultati del comparto. Il 2020 ha fatto registrare performance negative per l’intero settore. In particolare, il fatturato è calato del 12,7% e del 14,4% rispettivamente per i settori del Fluid Power e del Mechanical Power Transmission rispetto all’anno precedente. Ad aver sofferto meno sono le esportazioni, che registrano -11,2% nel mercato del Fluid Power e -13,2% in quello del Mechanical Power Transmission: risultati che portano comunque a un miglioramento della penetrazione dei mercati esteri, con una percentuale di export pari al 60,8%.
Anche le consegne interne diminuiscono in maniera meno marcata rispetto alle importazioni e, di conseguenza, migliora la capacità di presidio del mercato interno da parte delle aziende italiane: il rapporto Consegne Interne su Mercato Nazionale ha guadagnato 0,5 punti percentuali, raggiungendo il 55%. Complessivamente, nell’anno 2020, l’intero comparto registra un calo di fatturato del 13,7%, per un valore di poco inferiore ai 10 miliardi di euro.
Primo trimestre 2021 in controtendenza
Il primo trimestre 2021, però, è in controtendenza: i risultati sono decisamente positivi, in particolare gli ordinativi, e i segni di ripresa sono evidenti in tutti i settori: il Fluid Power vede una crescita del 44,8% negli ordini rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e il Power Transmission segna un +42,6% sempre rispetto al primo trimestre 2020. “L’andamento per il 2021 dipenderà sicuramente dall’esito della campagna vaccinale nel mondo, la quale potrà determinare l’allentamento delle misure di contenimento, ridando slancio ai consumi e dunque alle produzioni, riattivando il circolo virtuoso dell’economia – ha affermato il Presidente FEDERTEC Fausto Villa – ma probabilmente per l’Italia bisognerà attendere la fine del 2022 per tornare ai livelli pre-crisi. Ci vuole comunque prudenza e non dimentichiamo che il confronto è riferito al primo trimestre 2020 quando già il problema della pandemia faceva sentire il suo effetto”.
Ottimismo anche da parte di FEDERMACCHINE
Nel corso dell’evento sono stati presentati, a cura di FEDERMACCHINE, anche i dati preconsuntivi 2020 del comparto dei beni strumentali, che confermano il trend generale del comparto rappresentato da FEDERTEC. Stefania Pigozzi, coordinatrice del gruppo statistiche FEDERMACCHINE ha così commentato: “Il 2020 è stato un anno difficile anche per il settore dei beni strumentali. Tuttavia il calo di fatturato è stato più contenuto rispetto alla crisi 2008/2009 e questo vale anche per le esportazioni. Vi sono due indicatori importanti da tenere in considerazione: la propensione all’export delle nostre aziende, sempre forte, e la penetrazione delle importazioni. Questi due indicatori segnalano una sorta di equilibrio negli ultimi anni.
Ciò porta a concludere che l’effetto della pandemia non è stato particolarmente accentuato e che le aziende del settore hanno dimostrato un’ottima capacità di reazione sui mercati a livello internazionale”.