La prima Community IoT italiana per la condivisione dei dati
MindSphere World Italia ha visto ufficialmente la luce in autunno. L’ecosistema aperto a tutti, basato su cloud, promuove lo sviluppo di standard IoT che consentono la massima interoperatività tra le varie attività aiutando le aziende a fruttare il potenziale offerto dalla digitalizzazione. Nello stand in BI-MU, a contatto di gomito con quello di Siemens Italia, alcune tra le aziende partner hanno raccontato le loro esperienze.
di Silvia Crespi
A contatto di gomito con lo stand di Siemens Italia alla recente BI-MU vi era quello di MindSphere World Italia, l’associazione che promuove lo sviluppo di uno standard IoT per l’industria e le infrastrutture: un sistema operativo aperto a tutti, basato su cloud di Siemens per la IoT. L’associazione era stata presentata ufficialmente con una conferenza stampa il 25 settembre scorso a Milano, a Palazzo Parigi, ma era nata a luglio, figlia di un percorso condiviso da Siemens con 17 partner: un panel variegato che comprende aziende nel comparto delle macchine utensili, realtà del mondo IT, system integrator e università, e che ambisce a diventare un sistema di riferimento per il mondo manifatturiero. L’Italia, dopo la Germania, è il secondo Paese europeo dove è presente; oggi conta 18 partner, ma punta a crescere sia nel nostro Paese che all’estero.
Trasformare i dati disponibili in conoscenza
Quali dati sono necessari? Con quale frequenza devono essere raccolti? Con quale metodologia devono essere analizzati? E che dire in merito alla sicurezza nel condividerli e alla proprietà intellettuale? Queste le sfide che MindSphere World affronta e cerca di risolvere per supportare le aziende nel percorso di digitalizzazione. MindSphere World è un ecosistema che consente di raccogliere, analizzare e trasformare i dati già disponibili e prodotti da uno stabilimento, un impianto, un’infrastruttura, una macchina o linea produttiva, in conoscenza, in informazioni. I partner dell’associazione possono utilizzare le API (Application Programming Interface) rese disponibili dal sistema operativo aperto di Siemens e ricevere supporto in fase di aggiornamento e miglioramento dei propri applicativi. Con questo approccio, sarà possibile definire ampi standard che consentiranno la massima interoperabilità tra le varie attività basate su MindSphere in ambiti d’applicazione che spaziano dall’industria alle infrastrutture. L’associazione mira a espandere la portata dell’ecosistema e a fornire supporto ai partner nello sviluppo e nel miglioramento delle soluzioni di IoT. Tra le finalità anche la definizione di suggerimenti sui requisiti posti alla piattaforma MindSphere dall’industria e di raccomandazioni sulla creazione di regole uniformi per l’utilizzo dei dati. Un altro ruolo dell’organizzazione sarà quello di promuovere la ricerca e sviluppo e le attività di formazione. “L’associazione compie oggi il primo passo nel nostro Paese – ha affermato Giuliano Busetto, Presidente di MindSphere World Italia… Rappresenta non solo un importante passo avanti nella promozione dell’ecosistema che circonda la piattaforma aperta per l’IoT, ma anche un’ulteriore dimostrazione dell’importanza strategica del mercato Italiano per Siemens nel settore industriale, dal manifatturiero ai processi continui, e del ruolo di Siemens, e delle sue divisioni industriali, in Italia a livello mondiale. Assume inoltre grande valore la presenza, tra i soci fondatori dell’associazione, di partner dal mondo dei costruttori di macchina, interessati alla competitività e all’innovazione tecnologica sui principali mercati serviti, così come la presenza di università, partner industriali e anche start up innovative. MindSphere si pone l’obiettivo di essere lo standard IoT per applicazioni su cloud non solo nel mondo industriale, ma anche nelle infrastrutture”. Così Andrea Gozzi, Segretario Generale di MindSphere World in Italia: “L’esperienza e l’offerta dei partner dell’associazione apriranno agli utenti di tutta Italia, ma anche di Francia, Spagna e Portogallo, paesi che saranno coordinati dall’associazione italiana, un potenziale di digitalizzazione completamente nuovo”. Il carattere internazionale dell’associazione è stato ribadito anche dal Vice Presidente Roberto Crotti. L’organizzazione è suddivisa in gruppi di lavoro, ognuno dei quali opera in modo autonomo con un coordinamento centrale.
Le esperienze dei partner raccontate in fiera
La presenza in BI-MU aveva l’obiettivo di sviluppare una rete di “saperi”. Hanno animato lo stand quattro soci fondatori di MindSphere World Italia, con ruoli diversi nell’ecosistema, che hanno presentato i loro casi d’uso di MindSphere e i vantaggi che ne hanno ottenuto: Crippa, costruttore di macchine curvatubi e sagomatubi, con la soluzione cloud-based di machine condition monitoring; Engineering, attiva nel mercato dell’outsourcing e del cloud computing con la applicazione DiVE Factory Trend; il Business Segment Machine Tool Systems di Siemens Italia con l’applicazione specifica per le macchine a controllo numerico Manage MyMachines e Rittal, fornitore di soluzioni e componenti per infrastrutture, con la sua proposta che evidenzia come, con l’introduzione dei condizionatori Blue e+ nella piattaforma IoT, è possibile monitorare le informazioni relative alla manutenzione e visualizzare gli stati delle apparecchiature attraverso l’App MindSphere.
Il caso di Festo: condivisione degli obiettivi
Festo è tra i soci fondatori di MindSphere World in Germania. L’adesione allo sviluppo italiano di Mindsphere è stato un passaggio obbligato per Festo Italia: da un lato naturale conseguenza della scelta della case madre, dall’altro opportunità di svilupparne con i partner l’ingresso e la crescita nel nostro paese. Alla base dell’adesione di Festo il tema della condivisione dei dati e la tecnologia alla base di MindSphere World, una tecnologia che rende possibile separare in diversi canali livelli di condivisione e la certezza che il dato, in quanto tale, costituisce poco valore aggiunto se non opportunamente trattato, interpretato e rappresentato nel servizio che deve offrire. Ed è proprio qui che Festo vede le potenzialità di innescare opportunità di business addizionali nell’ambito della servitizzazione. Non si tratta necessariamente di una sostituzione ma, con più realistica considerazione, di un’integrazione in parallelo ai consolidati e solidi modelli basati sugli scambi di asset fisici. La combinazione dei due (asset fisico e servizio), su livelli più spinti di performance, genera oggi una grande occasione di salti in produttività per l’intera manifattura con le apprezzate implicazioni da parte di ogni realtà imprenditoriale che deve massimizzare i propri ritorni sugli investimenti. Un esempio del possibile utilizzo di Mindsphere da parte di Festo, è quello che le due multinazionali tedesche hanno messo in mostra durante recenti manifestazioni fieristiche, ovvero il collegamento tra E2M, il modulo Festo per l’efficienza energetica con intelligenza integrata, e Mindsphere. I dati prodotti dall’E2M vengono trasferiti su Mindsphere e appaiono subito disponibili su cloud grazie ad una dashboard che li legge e li interpreta. Velocità di trasmissione dei dati, capacità di processare le informazioni, fruibilità e abilità nell’intervento di modifica sul funzionamento del dispositivo sono alcuni dei benefit resi evidenti dalla dimostrazione.