L’importanza di investire in innovazione
Con un know-how consolidato nel campo della produzione di ingranaggi per trasmissioni meccaniche, Metalcastello sta vivendo una fase di forte crescita: un successo supportato da un approccio innovativo a 360° dove la formazione del personale ha un ruolo fondamentale.
di Silvia Crespi
Con sessantacinque anni di esperienza nella produzione di ingranaggi per trasmissioni meccaniche, festeggiati quest’anno, il Gruppo Metalcastello sta facendo registrare risultati record.
La multinazionale bolognese ha chiuso il 2016 con un fatturato di oltre 47 milioni di euro e una quota di utile che ha raggiunto il 10% del fatturato. Anche le previsioni per l’esercizio 2016-2017 sono positive. È attesa un’ulteriore crescita a due cifre che, se confermata, rappresenterebbe il terzo risultato record consecutivo.
Abbiamo incontrato l’Amministratore Delegato Stefano Scutigliani per farci svelare i segreti alla base di questo successo.
I risultati finanziari 2016 hanno fatto registrare utili da record. Qual è il segreto alla base di queste performance?
Il segreto del nostro successo sta sicuramente nell’innovazione dei processi produttivi volta alla digitalizzazione della fabbrica. Un approccio innovativo che si esprime attraverso gli investimenti sia in macchinari produttivi, come le tre dentatrici Power Skiving acquistate quest’anno e le saldatrici a fascio elettronico, sia nella dotazione dei più avanzati sistemi gestionali, come Six Sigma, il programma di gestione della qualità basato sul controllo degli scarti implementato in azienda dal 2015 al fine di eliminare qualsiasi spreco nei processi produttivi.
Seguendo questa filosofia, in officina gli addetti alle varie mansioni, dagli ingegneri agli operatori di macchina, lavorano a stretto contatto di gomito; la distinzione tra colletti bianchi e colletti blu, in linea con una tendenza generale nell’industria moderna, è sempre meno marcata. Anche la logistica interna segue questo criterio.
Tuttavia, la parte più importante del nostro approccio innovativo riguarda le risorse umane. Le donne e gli uomini della Metalcastello rappresentano sicuramente il nostro asset più importante.
In questo scenario, quanto è importante per voi l’aspetto formazione?
Da qualche anno abbiamo avviato un intenso programma di formazione delle maestranze al fine di recuperare il gap tecnologico generato dall’introduzione delle nuove tecnologie.
La formazione è a 360°: i corsi sono molto variegati e interessano la totalità dei nostri addetti (attualmente 260, di cui solo 25 in struttura e i restanti in produzione, tra diretti e indiretti).
A titolo d’esempio, abbiamo organizzato una giornata che ha coinvolto tutti i dipendenti per una formazione sui principi base della già citata metodologia Six Sigma.
Anche l’aspetto “motivazione” è molto importante. Abbiamo aderito a una piattaforma welfare che, a regime, sarà in grado di fornire un’ampia gamma di servizi, tra cui l’affiancamento alla fondazione ANT (la Fondazione che si occupa di assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e prevenzione oncologica a titolo gratuito, n.d.r.); alle nostre dipendenti, in occasione della Festa della donna dell’8 marzo, è stata offerta la diagnosi precoce delle neoplasie mammarie.
L’evoluzione tecnologica verso Industria 4.0 richiede nuove figure professionali. Quali profili state ricercando e che tipo di difficoltà incontrate nel loro reperimento sul mercato?
Il termine Industria 4.0 è stata coniato in Germania per identificare la quarta rivoluzione industriale. Mentre le precedenti rivoluzioni industriali sono state battezzate a posteriori, in questo caso il termine è stato coniato prima che la rivoluzione fosse attuata. È quindi difficile capire quali saranno le figure professionali che si renderanno necessarie. Possiamo però ipotizzare uno scenario in cui l’uomo utilizzerà più il cervello delle mani. Da qui l’esigenza, che sarà sempre più sentita, di una formazione adeguata.
Una considerazione a parte merita la questione del reperimento delle risorse sul mercato. In questo momento siamo alla ricerca di figure professionali di un certo tipo ed effettivamente incontriamo qualche difficoltà… e la crisi demografica è solo una delle ragioni. Infatti, il livello di formazione degli studenti diplomati oggi negli istituti tecnici non è più sufficiente. La scuola secondaria è rimasta indietro rispetto alla velocità dell’evoluzione tecnologica in atto a livello di macchinari, strumentazione di misura e controllo, tecniche di visione industriale e così via.
Lo stesso problema riguarda la formazione universitaria. Le università “al passo con i tempi” sono un’eccezione in Italia. Metalcastello ha avviato collaborazioni con l’università di Bologna, l’università di Ferrara e, ultimamente, anche con il Politecnico di Milano. Le aziende hanno bisogno delle università per fare ricerca e le università hanno bisogno delle aziende per fare sperimentazione sul campo. Purtroppo il mondo accademico italiano non è al livello di altri paesi europei, quello anglosassone per esempio, in possesso di macchinari alla pari di molte aziende italiane. Occorre invertire la rotta per consentire alle nostre aziende di mantenere il vantaggio competitivo.
Tornando ai dati finanziari, nel 2017 le aspettative saranno confermate?
Nel 2017 prevediamo una crescita del 10% rispetto al 2016 con una progressione costante sia in termini di fatturato che di utili. Se consideriamo però il piano pluriennale, il bello deve ancora arrivare. Le nostre aspettative di crescita, infatti, sono del 25% in quattro anni. Una progressione che sarà supportata dalla quota export del 90% che rimarrà stabile. Europa e Stati Uniti saranno confermati come i due mercati di sbocco più importanti, ma anche India e Cina continueranno a crescere.
In termini di campi d’impiego, i prodotti sono utilizzati in settori molto diversificati. Attualmente le macchine agricole e le macchine movimento terra rappresentano circa il 50% del fatturato totale, mentre il restante 50% è composto da automotive, veicoli industriali, motori marini e settore ferroviario.
L’azienda è sempre più focalizzata sulla produzione speciale. Oggi le parti standardizzate sono prodotte nei nostri stabilimenti in India, mentre quelle con un contenuto tecnologico/innovativo più elevato sono prodotte in Italia.
Metalcastello sarà presente a Gear Expo 2017, in Ohio. Quali novità presenterete a questa manifestazione?
La presenza di Metalcastello alla prossima edizione di Gear Expo è una vera novità. L’azienda partecipa per la prima volta in assoluto a questa manifestazione con l’obiettivo di farsi conoscere maggiormente sul mercato americano che, come già detto, è uno dei mercati di sbocco più importanti. è un’occasione importante per mettere in luce il nostro potenziale innovativo. In fiera presenteremo alcune novità sviluppate in sinergia con i nostri clienti, in particolare nel campo delle trasmissioni per macchine movimento terra.