L’industria italiana costruttrice di beni strumentali è pronta per la ripresa
Chiuso un 2020 da dimenticare con cali a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali, rappresentata da FEDERMACCHINE, è pronta per la ripresa attesa già a partire dal 2021.
Nel 2020, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali ha fatto registrare un calo del 17,9% rispetto al 2019. Sul risultato complessivo hanno pesato sia la riduzione dell’export (-15,9%), sia il calo delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno (- 21,8%).
L’effetto della pandemia ha avuto un forte impatto su tutti i principali indicatori ed è apparso particolarmente pesante sull’andamento del consumo interno. La riduzione della domanda italiana di nuovi macchinari ha avuto un impatto pesante non solo sulle consegne interne ma anche sulle importazioni calate, del 23,9%.
Secondo le previsioni il fatturato sarà in ripresa
Differente sarà il tenore del 2021. Secondo le previsioni elaborate dal Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE, quest’anno il fatturato tornerà a crescere, recuperando però solo in parte il terreno perso; infatti, con un incremento atteso dell’8,9% rispetto all’anno precedente, si attesterà a 43.200 milioni di euro. Il parziale recupero sarà determinato sia dall’export, sia dalle consegne dei costruttori italiani che, in virtù di un incremento del 10,8%, raggiungeranno il valore di 13.850 milioni di euro.
Il consumo italiano di beni strumentali, sostenuto anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0, dovrebbe far registrare il12,4% in più rispetto al 2020, trainando non solo le consegne dei costruttori ma anche le importazioni che dovrebbero segnare un recupero del 15%.
Giuseppe Lesce, presidente FEDERMACCHINE, ha così commentato: “Le aziende italiane del settore hanno dimostrato di saper tenere e il mercato di saper reagire in un anno da dimenticare…Con questi presupposti e con le indicazioni di contesto che ragionevolmente ci portano a confidare in un miglioramento della situazione sanitaria su scala globale, possiamo pensare che il 2021 ci permetterà di recuperare parte del terreno perso, grazie anche agli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0 per tutto il 2021 e 2022, sosterranno certamente gli investimenti in nuovi macchinari nel nostro paese”.