L’innovazione parte dal laboratorio
Il laboratorio Elesa è una struttura modernamente attrezzata che opera in sinergia con la divisione R&D lungo tutto il percorso: dalla fase di sviluppo fino alla prototipazione di un nuovo componente. Il laboratorio supporta l’attività dei reparti produttivi e verifica le prestazioni dei prodotti nelle condizioni d’uso specifiche dei clienti.
di Alma Castiglioni
Innovazione, qualità e affidabilità in termini di materiali impiegati e prestazioni: sono questi i tratti distintivi di Elesa, azienda di riferimento a livello internazionale nella progettazione e produzione di componenti e accessori normalizzati in materiali plastici e metallici, destinati a settori industriali diversificati.
Con il laboratorio, vero fiore all’occhiello dell’azienda monzese, e la Divisione Ricerca & Sviluppo, il legame è molto forte e si estende anche all’assicurazione della qualità nei reparti produttivi.“Il nostro laboratorio è strutturato in primo luogo per servire i clienti interni alla nostra azienda, a cominciare proprio dalla divisione R&D, dove operano ingegneri con competenze in ambito meccanico ed elettronico, con cui abbiamo un rapporto di collaborazione quotidiana. Ugualmente ci interfacciamo con l’ufficio tecnico per l’industrializzazione e le fasi successive dello sviluppo di un prodotto e con i reparti produttivi per assicurare la qualità di ogni componente realizzato” spiega l’Ing. Mario Villa, coordinatore del laboratorio di Elesa, una laurea in Ingegneria Chimica a indirizzo materiali e una consolidata esperienza specifica nei materiali polimerici.
Insieme a Villa, nel laboratorio opera un team di tecnici, specializzati in meccanica e ingegneria dei materiali. Un gruppo di lavoro snello e flessibile che si avvale di una strumentazione moderna e completa, per eseguire svariati test: dalla resistenza meccanica a quella agli urti, dalla resistenza termica o allo scoppio alle misurazioni del flusso o della portata massica per liquidi o gas, fino alla resistenza alla luce solare (suntest) o ai test in camera climatica sul comportamento dei materiali a basse o alte temperature. “Il nostro target sono innanzitutto i tecnici e i progettisti di macchine e attrezzature industriali. Per loro il nostro catalogo è una sorta di riferimento nel momento in cui devono progettare un nuovo prodotto. I tecnici sono in grado di apprezzare i “plus” dei nostri prodotti. Elesa, per esempio, è in grado di fornire i valori di resistenza di gran parte dei nostri prodotti. L’appendice tecnica rende il nostro catalogo una sorta di manuale. La molteplicità dei prodotti che realizziamo e la gamma particolarmente ampia di materiali impiegati, talvolta nello stesso componente, richiedono uno spettro di controlli e analisi davvero significativo”, afferma ancora Villa.
L’apporto del laboratorio aziendale è importante, soprattutto, nella fase di creazione di un nuovo prodotto: “Il processo di sviluppo di un nuovo prodotto – prosegue Villa – è estremamente complesso. Si parte da un elenco di requisiti dai quali dipendono le proprietà che il nuovo prodotto dovrà avere: requisiti estetici, di geometria e di performance in ambito meccanico, chimico, di resistenza alla temperatura, anche in funzione dei diversi contesti in cui verrà applicato. Utilizziamo software di simulazione e di calcolo strutturale per le prime valutazioni teoriche, e procediamo quindi alla selezione dei materiali che permettano di raggiungere le prestazioni attese, tenendo in considerazione le specificità del processo di trasformazione che si dovrà adottare”.
Tre fasi di prototipazione portano alla validazione del prodotto
Si passa, a questo punto, alla fase di prototipazione che in Elesa si sviluppa su tre livelli. Il primo ha l’obiettivo di fornire indicazioni sugli aspetti legati all’estetica e ai comportamenti. Il secondo prototipo, realizzato con materiali reali utilizzando uno stampo pilota, è utilizzato per finalizzare la selezione dei materiali con test specifici e ottimizzare le performance del nuovo prodotto. Infine, il terzo prototipo valida il prodotto: viene progettato e costruito lo stampo definitivo, necessario per effettuare una pre-serie che viene validata anche in funzione del processo produttivo impiegato. “Nell’intero processo – prosegue Villa – il laboratorio è costantemente coinvolto per i numerosi test ai quali sono sottoposti i prototipi. Ma il nostro lavoro prosegue e si sviluppa anche successivamente, lungo l’intero processo produttivo. Ogni articolo, infatti, nel momento in cui entra nella fase di industrializzazione, viene sottoposto a controlli necessari a verificarne la funzionalità e la conformità alle prestazioni attese. E ciò vale sia per ogni articolo, che per i diversi componenti che lo compongono”.
Test specifici anche sul colore, elemento caratterizzante dei prodotti
Se in produzione vengono svolti numerosi controlli dimensionali ed estetici, spesso occorre tornare in laboratorio per effettuare test specifici: “È il caso del controllo del colore, che da noi assume una importanza particolare. Elesa è, di fatto, una delle poche aziende che realizza componenti di questo tipo utilizzando materiali colorati, seguendo anche le specifiche richieste dei nostri clienti. È importante controllare il processo di trasformazione assicurando la massima uniformità e ripetibilità del colore e la sua stabilità nel tempo. Ogni punto colore è definito attraverso coordinate: la produzione deve collocarsi in modo stabile entro valori definiti di tolleranza attorno al punto colore. Per esempio, nel caso del bianco o del grigio, ogni minima variazione è avvertita dall’occhio”.
Un’altra categoria di prodotti che richiede test accurati è quella dei componenti per l’oleodinamica: per alcuni prodotti vengono eseguiti test sul 100% della produzione. È il caso degli indicatori di livello a colonna: ogni singolo articolo viene sottoposto a controlli specifici per verificare la perfetta tenuta della saldatura, utilizzando una strumentazione dedicata. Per i fluidi e i loro comportamenti sono stati sviluppati test estremamente performanti, che riguardano, oltre alla tenuta, la resistenza alla pressione, alla sollecitazione termica o agli urti o alla combinazione di più fattori.
Dal laboratorio, un contributo importante anche per la customizzazione dei prodotti
Il laboratorio di Elesa svolge un’altra funzione, al servizio della customizzazione. Ciò vale sia per l’impiego di materiali particolari sia per studiare e validare il comportamento di un componente in una particolare situazione di impiego.
È il caso dei maniglioni tubolari per isolamento elettrico M-1043-HEI con tubo in poliestere rinforzato in fibra vetro, un materiale non conduttivo, che assicura un alto isolamento elettrico.
I supporti laterali sono invece in tecnopolimero rinforzato fibra vetro con montaggio posteriore. La particolare forma di M.1043-HEI assicura una presa salda e confortevole sia nella fase di spostamento che in quella di elevazione, a tutto vantaggio della sicurezza dell’operatore.
Presente sul catalogo nell’esecuzione standard in colore nero, il maniglione tubolare M.1043-HEI è stato fornito anche nella colorazione rossa per adattarsi ai requisiti di sicurezza.
Un servizio altamente personalizzato da cui nascono prodotti che soddisfano specifici requisiti estetici: ne sono un esempio alcuni componenti delle macchine da caffè espresso, quali le manopole lancia vapore e le impugnature dei porta filtri. Elektra, azienda italiana produttrice di macchine da caffè, si è rivolta a Elesa per la fornitura di componenti realizzati in uno speciale materiale plastico tecnico con le caratteristiche estetiche della radica ma resistenti all’usura, all’umidità e alle alte temperature appositamente. Elektra ha voluto caratterizzare in questo modo le speciali macchine della linea Belle Epoque, destinate ai Coffee Shop Vergnano 1882.
Diverse famiglie di prodotto inserite a catalogo si distinguono sia per qualità dei materiali, sia per le scelte estetiche, sia infine per la capacità di rispondere a esigenze specifiche. È il caso della gamma “soft-touch”: il rivestimento morbido in elastomero termoplastico (TPE) garantisce una presa sicura e confortevole anche in condizioni non ottimali di utilizzo, come in presenza di umidità e grassi, e migliora il confort per la mano dell’operatore, consentendo di assorbire eventuali vibrazioni durante le manovre.