L’intelligenza delle valvole autoescludenti di Vuototecnica
Le valvole autoescludenti di Vuototecnica sono in grado di aumentare l’efficacia complessiva dell’impianto riducendo le perdite di vuoto. Viene così sempre mantenuto il livello di vuoto adeguato in base alle condizioni di carico.
Negli impianti di movimentazione automatizzata, l’End-of-Arm Tool (EOAT) viene progettato ad hoc sulla base del prodotto da manipolare, considerando attentamente quali componenti utilizzare e quali ventose e generatori di vuoto scegliere.
Tuttavia, quando si gestiscono contemporaneamente carichi di diverse dimensioni o oggetti con superfici irregolari, possono sorgere dei problemi, nonostante la fase di progettazione sia stata accurata. Può essere, infatti, che non tutte le ventose o i piani aderiscano nel modo giusto, causando perdite di vuoto che riducono l’efficacia complessiva. Una soluzione a questo problema è l’utilizzo di valvole autoescludenti.
Mantenere il livello di vuoto adeguato in base al carico
Le valvole autoescludenti di Vuototecnica sono in grado di “accorgersi” del flusso di vuoto eccessivo e di chiudersi in automatico per isolare le ventose che non aderiscono. Il che, ovviamente, permette a quelle in presa di mantenere un livello di vuoto adeguato per gestire il resto del carico.
Dal punto di vista costruttivo, le valvole autoescludenti sono composte da un corpo principale che accoglie una molla, una sfera di tenuta e una vite di regolazione. Quando il vuoto è aperto e la ventosa aderisce, la sfera di tenuta viene spinta verso il basso permettendo il passaggio dell’aria. Se una ventosa non aderisce e si crea un flusso d’aria eccessivo, la sfera viene spinta contro una sede conica, isolando la ventosa problematica dalle altre.
Isolando le ventose che non aderiscono, non c’è più bisogno di usare pompe di vuoto di grande capacità, si riduce il consumo oltre ad avere meno tubazioni e un’installazione più pulita. Inoltre si limita anche il rumore, per un ambiente di lavoro sostenibile.
La stessa tecnologia autoescludente può essere assemblata anche all’interno dei sistemi Octopus di Vuototecnica. Il fatto di poter autoescludere le aree non in contatto con gli oggetti da movimentare permette all’Octopus di lavorare in tutte le posizioni e su tutti i materiali, anche con superfici irregolari e scivolose, senza perdere precisione in fase di presa e rilascio.