L’intera filiera della meccatronica in un unico ecosistema
Lo scorso 12 settembre si è tenuta a Bologna la prima assemblea FEDERTEC con la nomina del Presidente, Fausto Villa, e delle altre cariche sociali. Già delineati gli obiettivi: innovazione, formazione, internazionalizzazione e marketing per rafforzare l’immagine anche presso gli interlocutori stranieri… nell’attesa di dare il benvenuto ad altre associazioni.
di Silvia Crespi
Lo scorso 12 settembre si è tenuta, nella cornice prestigiosa di palazzo Re Enzo in Piazza del Nettuno a Bologna, la prima Assemblea ordinaria FEDERTEC, la Federazione nata ufficialmente il 20 marzo dalla fusione di ASSIOT e ASSOFLUID.
Lo scopo di FEDERTEC, come già comunicato su questa testata, è quello di rappresentare al meglio l’intera filiera delle tecnologie meccatroniche.
Il payoff “Tecnologie e competenze per l’automazione e il controllo di prodotti e processi industriali” riflette l’obiettivo finale: essere efficaci in uno scenario che tende all’interdisciplinarità.
Marco Bocciolone, Presidente ad interim nell’anno che ha sancito la nascita di FEDERTEC, ha sottolineato l’importanza dell’evento prima di presentare l’ordine del giorno che prevedeva, in primis, l’approvazione del Regolamento Organizzativo delle associazioni di settore aderenti a FEDERTEC, seguita dall’assemblea con l’elezione delle cariche sociali. La nuova squadra sarà capitanata da Fausto Villa, Market Advisor del Gruppo Camozzi, con una solida esperienza associativa alle spalle.
Dal 2018 Villa è rientrato, dopo un periodo di assenza, nel Consiglio Direttivo ASSOFLUID partecipando attivamente al percorso che ha condotto alla nascita di FEDERTEC.
Nel suo discorso di insediamento, Villa si è così espresso: “Ho creduto fin dall’inizio nel progetto FEDERTEC; era uno dei miei sogni nel cassetto. La mia presidenza sarà all’insegna della continuità con quanto fatto finora ma anche delle novità, grazie ai nuovi servizi che contiamo di offrire alle imprese. Obiettivo finale è rendere le aziende orgogliose di far parte di FEDERTEC e crescere insieme”.
Villa ha parlato anche di ’Cambiamento epocale’ e di ’Nuova cultura associativa’ per restare al passo con il processo di digitalizzazione, rinnovamento dei sistemi e processi industriali.
“Il nostro principale obiettivo – ha affermato – sarà fornire supporto alle aziende associate, le piccole imprese soprattutto, che non hanno gli strumenti per affrontare tali sfide”.
Ecco gli altri membri della squadra: i Vice Presidenti sono Fausto Carboni, Group Chief Executive Officer di Bonfiglioli Riduttori SpA, con delega all’Integrazione delle Tecnologie Meccatroniche; Paolo Marzocchi, Presidente di Marzocchi Pompe SpA, con delega al Networking; Lucio Moriggi, Presidente e General Manager di SMC Italia SpA, con delega a Economia Controllo Organizzazione Associativa e Fabrizio Sasdelli, Amministratore Delegato di CIMA SpA con delega alle Politiche Industriali.
Rafforzare la brand identity è uno degli obiettivi prioritari
C’è tanto lavoro da fare per raggiungere questo obiettivo e la fase operativa inizierà da subito. Sarà improntata all’innovazione, alla formazione, all’internazionalizzazione per ottenere visibilità anche presso gli interlocutori esteri, al marketing. “Intendiamo rafforzare in modo deciso l’immagine e il marchio FEDERTEC attraverso ogni possibile canale – ha affermato Villa”. Anche l’aggregazione di altre associazioni sarà un obiettivo da perseguire per ottenere una rappresentatività ancora più esaustiva della filiera delle tecnologie meccatroniche.
I Presidenti di ASSOFLUID e ASSIOT, Domenico Di Monte e Assunta Galbiati hanno preso la parola dopo il neo Presidente. Di Monte ha ripercorso le tappe del cammino che ha portato alla nascita di FEDERTEC: “Oggi è una data importante e la splendida cornice di Palazzo Re Enzo è un’ottima scelta per partire con il piede giusto – ha affermato. Non si tratta della semplice somma tra due associazioni, ma della creazione di un modello che possa rappresentare il futuro dell’associazionismo: un ecosistema – questo è il termine che abbiamo scelto – che riunisca le rispettive tecnologie e competenze per rappresentare in modo sempre più credibile il nostro settore. È una sfida e un valore aggiunto nello stesso tempo”.
Così Assunta Galbiati: “Ho seguito il progetto fin dall’inizio. Il percorso è stato impegnativo, ma ne è valsa la pena. Ritengo che FEDERTEC sia un contenitore con numeri importanti e con una disponibilità finanziaria che sarà meglio in grado di supportare le aziende associate.
L’assemblea si è conclusa con la presentazione dei dati di settore e le previsioni per il 2019. Le previsioni del fatturato Federtec 2019, basate sui dati del primo semestre, evidenzia ancora una crescita. Tuttavia tali dati dovranno essere integrati in base all’andamento del mercato nel resto dell’anno: per il 2020 la cautela è d’obbligo.
Il valore dell’ecosistema FEDERTEC
All’assemblea ordinaria ha fatto seguito la sessione pubblica, con un’interessante tavola rotonda, moderata da Luigi Serio, professore di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università Cattolica di Milano. Tra gli invitati, oltre al neo Presidente FEDERTEC, un nome illustre, quello di Giuseppe Lesce, Presidente di FEDERMACCHINE.
Lesce ha sottolineato il valore del “prodotto” FEDERTEC, con numeri in crescita da cinque anni a questa parte e valori export sempre positivi. “Tuttavia è difficile prevedere quello che ci riserverà il futuro – ha affermato -. Ci sono segnali che destano preoccupazione, purtroppo: la politica USA, la concorrenza del mercato cinese, la situazione politica in Russia, la recessione del mercato tedesco, per citarne solo alcuni”. Lesce ha auspicato una maggiore sinergia tra le associazioni per affrontare le criticità, e l’esempio di FEDERTEC è sicuramente da seguire. Anche le aziende, però, devono fare la propria parte, partecipando il più attivamente possibile alla vita associativa e comunicando i propri bisogni.
Cristiano Valtolina, partner di BIZUP CONSULTING, ha affermato che un ecosistema ha successo solo se genera valore. A questo scopo è importante che le aziende costruiscano una visione comune e, per farlo, dovranno imparare a condividere sempre più i dati; questa condivisione è importante non solo per abbattere i tempi di apprendimento, ma per ottenere una mappatura delle competenze dell’ecosistema; produrre know-how digitale per la filiera è una sfida ardua, ma fondamentale.
In questo scenario le aziende vanno aiutate finanziariamente. Marco Belletti, Amministratore Delegato di AZIMUT LIBERA IMPRESA ha parlato di una trasformazione del sistema bancario e dell’ascesa di nuove iniziative e strumenti finanziari, alternativi a quelli tradizionali, per dare respiro alle imprese. Il risparmio gestito è uno di questi.
Giulio Siniscalco, Direttore Commerciale Edenred, è stato chiamato a fare il punto sull’atteggiamento culturale in termini di sviluppo delle relazioni e diffusione delle competenze all’interno delle aziende dalla prospettiva di chi eroga servizi nel campo del welfare aziendale.
Concludiamo con le parole di Fausto Villa: “L’ecosistema FEDERTEC non si può improvvisare, ma va costruito con tanto, tanto lavoro da parte di tutti”.