L’uomo 4.0
Nel biennio 2017 e 2018 abbiamo assistito a una dose massiccia di investimenti, legati soprattutto all’introduzione di nuove tecnologie, che ha generato un divario tra la domanda e l’offerta delle opportune competenze tecniche necessarie a dominarle.
Le tecnologie, l’automazione e la digitalizzazione dipingono un contesto di profondo cambiamento e generano una serie di interrogativi: l’impatto sull’occupazione in seguito alla creazione di nuove professioni e la potenziale eliminazione di vecchie mansioni, o ancora se il sistema della formazione è e sarà in grado di creare le competenze necessarie.Le richieste di figure professionali in grado di gestire il “4.0” interessano soprattutto l’automazione e l’ingegnere è il profilo più ricercato. Le competenze relative a robotica, intelligenza artificiale e big data sono quelle più richieste oggi e, molto probabilmente, lo saranno anche nei prossimi anni.
Il sistema intero, aziende, scuole e istituzioni, deve organizzarsi per poter rispondere a tali esigenze strutturali dell’economia industriale, ma non solo, perchè il fenomeno “4.0” sta diventando sempre più pervasivo anche in settori non manufatturieri.
È in corso un’integrazione tra tecnologie, tradizionali e innovative, processi e persone che sta creando nuovi modelli di business digitale, ma anche nuovi modelli e relazioni di lavoro.
Per favorire tale processo e colmare il gap delle risorse, già presenti o da reperire esternamente, si deve quindi inserire un’efficace azione di formazione e di trasformazione delle risorse interne. Esse certamente rimangono legate alle competenze tradizionali, ma devono adattarsi ai moderni strumenti che le nuove tecnologie mettono loro a disposizione ed evolvere i loro skill, affiancando la loro esperienza per contribuire a trasformare i processi aziendali.
Le sfide da affrontare saranno quindi quelle della riqualificazione, digitalizzazione delle competenze e della formazione continua, tutte inserite in una “strategia delle persone” che i dipartimenti di ricerca del personale non potranno e dovranno improvvisare. Bisognerà facilitare lo sviluppo delle nuove competenze ed avere una chiara ed efficace strategia di gestione del cambiamento.
Non basterà quindi ridefinire i processi ed adottare le tecnologie. Il binomio tra nuove risorse e “vecchie” e la loro interazione ed integrazione sarà il fulcro per rendere il processo di trasformazione digitale di un’azienda un processo vincente. L’uomo sarà sempre l’elemento fondamentale anche nel “4.0”.