Macchine agricole: un mercato in fermento
EIMA International, la fiera della meccanizzazione agricola tenutasi lo scorso mese a Bologna, è stata l’occasione per fare il punto sull’andamento del mercato italiano delle macchine agricole. Il comparto sta vivendo un momento di grande dinamismo. Le industrie italiane hanno registrato nel primo semestre dell’anno incrementi molto consistenti, e prevedono una chiusura d’anno in attivo. Sostenibilità economica e compatibilità ambientale sono i driver che guidano il comparto.
L’edizione 2021 di EIMA, la rassegna della meccanizzazione agricola, si è svolta in un momento particolarmente dinamico per l’industria italiana del comparto, che registra incrementi di vendite sia in Italia che all’estero. L’indagine “Barometro” realizzata da FederUnacoma evidenzia come, in riferimento alle macchine agricole operatrici, nei primi sei mesi dell’anno l’83% delle aziende abbia registrato incrementi di fatturato rispetto all’anno precedente, a fronte di un modesto 6% di aziende che segnano invece un calo del fatturato. Fra le imprese in attivo, una percentuale molto elevata (54%) registra incrementi superiori al 20%. Il trend positivo dovrebbe confermarsi anche nella seconda parte dell’anno, sia pure con indici meno accentuati: il Barometro indica infatti come il 67% delle industrie costruttrici preveda incrementi di fatturato, e il 27% un andamento stabile, dati che fanno pronosticare un bilancio di fine 2021 nettamente positivo. “Il nostro comparto è estremamente eterogeneo e composto da centinaia di piccole e medie imprese, iper-specializzate ognuna nel proprio ambito” spiega Lorenzo Selvatici, Presidente di Assomao, l’Associazione che, all’interno di FederUnacoma, rappresenta le industrie costruttrici di macchine agricole operatrici.
Sostenibilità economica e compatibilità ambientale
La sostituzione delle macchine operatrici e delle attrezzature attualmente in uso presso le aziende agricole con mezzi di nuova generazione è un processo necessario, perché la sostenibilità economica e la compatibilità ambientale delle lavorazioni sono divenute un elemento fondamentale nell’attività agricola. Le macchine presentano oggi sistemi di controllo elettronico delle funzioni, sensori di monitoraggio, tecnologie ISOBUS in grado di ottimizzare il rapporto tra la trattrice e l’attrezzatura portata o trainata, tutte tecnologie capaci di rendere l’uso delle macchine sempre più perfezionato e rispettoso dell’ambiente.
L’industria agromeccanica è oggi in grado di produrre mezzi ad altissima tecnologia, capaci di eseguire ogni operazione con precisione chirurgica e di proteggere l’ecosistema. Governate da un’intelligenza artificiale, possono lavorare in autonomia, e “vedere” sul campo molto più di quanto possa l’occhio di un esperto.
Macchine agricole: le “sentinelle ecologiche”
Una nuova generazione di esperti ambientalisti, di tecnici agronomici e forestali è oggi al lavoro per ridurre l’impatto delle attività sul territorio, ma il salto di qualità è possibile solo con l’impiego di macchine ad alta automazione guidate da un’intelligenza artificiale. L’industria della meccanica agricola è oggi in grado di produrre mezzi interamente governati da computer, telecamere e sensori, capaci di analizzare tutti i parametri ambientali e di garantire l’uso calibrato dell’acqua, il rispetto della sostanza organica dei terreni, l’utilizzo scientifico di tutti i fattori produttivi. Mentre i sistemi satellitari leggono il terreno e fanno mappature precise al centimetro, flotte di droni registrano dati ambientali e fanno il monitoraggio delle piante. Sofisticati sistemi informatici gestiscono in autonomia i movimenti delle macchine sul campo, e l’enorme flusso di informazioni raccolte viene convogliato mediante le reti nei database specializzati. Con l’aggravarsi dell’emergenza ambientale si sta affermando un nuovo modello di agricoltura, e con esso sta crescendo velocemente la tecnologia meccanica e digitale.