PEEK stampato in 3D per applicazioni aerospaziali
L’adozione della stampa 3D in ambito aerospaziale si è ormai diffusa in tutto il mondo grazie agli enormi vantaggi offerti da questa tecnologia in termini non solo di riduzione di costi e tempi, ma anche di progettazione e ottimizzazione delle parti a favore di minori emissioni e geometrie più complesse. Se da un lato la fabbricazione additiva di parti in metallo risulta essere la prima scelta in ambito aerospaziale, negli ultimi anni l’interesse del settore si sta spostando sempre più sui tecno-polimeri ad alta temperatura. Ne è un esempio HB Technology, azienda italiana attiva nel settore aerospaziale, specializzata nella fornitura di progetti e servizi di ingegneria, nella produzione e assemblaggio di parti, di sistemi ed assiemi. La società utilizza già da diverso tempo Additive Manufacturing metallico e vanta sedi in Italia, Francia e USA. L’azienda ha recentemente annunciato l’acquisizione di Roboze One+400, macchina con tecnologia FFF, in grado di stampare materiali polimerici ad alte prestazioni come il PEEK. Roboze One+400 è la soluzione di punta del produttore Roboze, specializzato nella progettazione e produzione di sistemi di produzione additiva per i settori aeronautico, della difesa, dello spazio e manifatturiero, specializzato appunto nei materiali polimerici ad alte temperature.