Potenza fluida: l’Europa mantiene la leadership tecnologica
Il Salone Systems & Components, nell’ambito di Agritechnica, rappresenta una vetrina importante per il comparto della componentistica oleodinamica. Con ASSOFLUID abbiamo fatto il punto sulle tendenze tecnologiche in atto nel comparto, e sulla posizione dell’Europa in termini di innovazione.
di Silvia Crespi
Tra i principali vantaggi offerti dall’oleodinamica, affermatasi con decisione nei primi anni Sessanta, vi è sicuramente la potenza abbinata alle tecnologie che ne consentono il controllo, la trasmissione e la regolazione. Nel corso degli anni abbiamo assistito a un continuo miglioramento delle prestazioni, dell’affidabilità e della sicurezza dei componenti e dei sistemi oleodinamici, che sono diventati insostituibili in moltissimi campi d’impiego: industriale, agricolo, movimento terra, navale, aeronautico e aerospaziale, sollevamento, off-shore, siderurgico, e così via.
L’avvento dell’elettronica, e la sua integrazione sempre più spinta nei sistemi oleodinamici, hanno consentito di raggiungere livelli prestazionali ancora più elevati e in continuo miglioramento.
Le tendenze di un mercato sempre più orientato verso soluzioni ibride
Le moderne applicazioni richiedono un aggiornamento continuo dal punto di vista tecnologico; il contenuto di “innovazione” non va più inteso come “surplus” o valore aggiunto di un prodotto, bensì è parte integrante e fondamentale perché il suo funzionamento sia non solo corretto ma anche, e soprattutto, ottimale.
Con l’avvento della meccatronica, meccanica ed elettronica sono diventate due comparti decisamente sinergici (“meccatronica”). Il mercato richiede sempre più soluzioni che integrano diverse tecnologie (meccaniche, fluidiche, elettriche, elettroniche…), con l’obiettivo di ottenere sistemi più efficienti e facili da monitorare attraverso la cosiddetta “manutenzione predittiva” con l’utilizzo di sistemi da remoto.
Ovviamente anche l’aspetto dell’ottimizzazione dei costi lungo l’intero ciclo di vita del macchinario è un fattore da tenere in considerazione.
Tecnologie abilitanti 4.0 al servizio dei nuovi modelli di business
Le tecnologie abilitanti 4.0 permettono di sviluppare nuovi servizi e modelli di business nel comparto, che vanno incontro alle esigenze di monitoraggio, gestione, sicurezza ed efficienza dei processi produttivi.
Le aziende sono sempre più attente alla fornitura di servizi legati sia all’analisi dei dati di produzione, sia alla riconfigurabilità dei processi produttivi in maniera semplice e veloce.
Vi sono poi altri aspetti legati a specifici processi o servizi resi disponibili grazie alle nuove tecnologie: dall’additive manufacturing che rende più semplice, veloce e flessibile la produzione customizzata e riduce i tempi di sviluppo prodotto, alla robotica collaborativa o ai cosiddetti self-learning robot, sempre più diffusi, per arrivare fino ai sistemi cognitivi.
Il mercato europeo mantiene la leadership a livello mondiale
Il confronto, in termini di innovazione tecnologica, tra il mercato europeo dell’oleodinamica e il resto del mondo, rivela che il primo è ancora un passo avanti. Nonostante negli ultimi anni il gap tecnologico con i paesi “emergenti”, soprattutto quelli asiatici, si sia ridotto sensibilmente su alcune tipologie di prodotto, il settore oleodinamico europeo rappresenta ancora un’eccellenza a livello mondiale.
Le aziende europee possiedono caratteristiche specifiche, quali la qualità, la flessibilità, l’attenzione al cliente, la capacità di risolvere i problemi in modo personalizzato.
Il prodotto europeo, e quello italiano in particolare, è riconosciuto e apprezzato a livello mondiale e le aziende hanno le capacità e le competenze necessarie affinché questa situazione si rafforzi ancor più.
I dati di export, in continua crescita, non fanno che confermare questa percezione.
Il ruolo delle associazioni di categoria in tema di internazionalizzazione
In questo scenario il ruolo delle Associazioni nazionali di categoria può essere importante. In Italia ASSOFLUID offre supporto alle aziende soprattutto in termini di internazionalizzazione.
Negli ultimi anni l’associazione ha partecipato alle più importanti fiere di settore, in Cina, Germania, India, Russia, Stati Uniti e Turchia, sia attraverso l’organizzazione diretta di collettive associative sia con il supporto di ICE, al fine di rappresentare e diffondere sempre più la realtà industriale italiana.
ASSOFLUID ritiene che l’internazionalizzazione sia uno strumento fondamentale e indispensabile per consolidare la propria immagine, e soprattutto per rappresentare adeguatamente le aziende associate e i loro prodotti nel mondo. Ovviamente molto ancora può e deve essere fatto, soprattutto nei paesi a più alto tasso di crescita industriale, che offrono diverse opportunità per le aziende che saranno in grado di sfruttarle.
In questo contesto diventa però importante, per un’adeguata promozione del Made in Italy, il supporto degli enti pubblici a ciò preposti, in primis l’ICE, ma anche Simest e Sace, che offrono strumenti indispensabili per poter affrontare i mercati più lontani e difficili.
Agritechnica, il principale appuntamento fieristico a livello mondiale per il settore agricolo, con il suo Salone Systems & Components, è la miglior vetrina per il comparto della componentistica oleodinamica, e un’ottima opportunità offerta alle aziende italiane per mostrare in ambito internazionale il meglio della produzione italiana.
Segnali positivi per la potenza fluida italiana
Il primo semestre del 2017 ha fatto registrare segnali incoraggianti per una vera ripresa del comparto della potenza fluida italiana (oleodinamica e pneumatica), in termini sia di mercato interno, sia di esportazioni.
Le previsioni per l’anno in corso vedono una crescita di circa il 3% della produzione nazionale, trascinata dalle vendite all’estero, che dovrebbero attestarsi alla fine dell’anno sui 2 miliardi di euro in totale, generando una bilancia commerciale positiva di oltre 1 miliardo di euro, ulteriore fattore che certifica la qualità del prodotto italiano.