Un quarto di secolo nello spirito della sicurezza
Quest’anno Pilz Italia ha raggiunto il traguardo dei 25 anni di attività: un quarto di secolo che ha visto la filiale italiana impegnata a divulgare il concetto di sicurezza funzionale e a far crescere una cultura della sicurezza in Italia, offrendo consulenza e assistenza soprattutto nel campo delle normative. Per celebrare l’anniversario, lo scorso 17 aprile ha organizzato un incontro con la stampa di settore a Milano.
di Silvia Crespi
L’impegno dedicato alla sicurezza è la mission di Pilz, fornitore globale di prodotti, sistemi e servizi per l’automazione industriale.
Quest’anno la filiale italiana della multinazionale compie 25 anni e, per celebrare l’anniversario, lo scorso 17 aprile ha invitato la stampa di settore presso l’hotel Château Monfort a Milano.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Luca Bogo, Managing Director di Pilz Italia, Susanne Kunschert e Christian Erles, rispettivamente Managing Partner e Sales International Vice President del Gruppo tedesco.
“Questi venticinque anni – ha esordito Luca Bogo – rappresentano per noi un traguardo importante. Pilz Italia è nata nel 1993, quando l’attenzione alle normative, nel nostro Paese, era ancora agli albori. Una delle ragioni che hanno motivato la casa madre ad aprire una vera e propria filiale, e non un distributore, è stata proprio l’esigenza di fornire supporto su questo tema, oltre al fatto che l’Italia è uno dei principali mercati di engineering a livello mondiale. Il rispetto delle normative richiede, infatti, competenze tecniche di un certo livello. Contrariamente a quanto stava già avvenendo in Europa, in Italia a quei tempi la sicurezza era vista più che altro come un costo. Ci siamo fatti carico di divulgare il concetto di sicurezza funzionale e di far crescere una cultura della sicurezza in Italia, offrendo consulenza e assistenza. In primo luogo abbiamo aiutato le aziende italiane a calcolare i costi legati alla sicurezza, con la quantificazione del ROI e la valutazione del rapporto produttività/sicurezza… le macchine più sicure sono anche quelle più produttive! Oggi possiamo affermare che i costruttori italiani non hanno nulla da invidiare ai costruttori europei”.
Dalle origini fino ai giorni nostri: le tappe principali della storia
Bogo ha ripercorso le tappe fondamentali della storia di Pilz individuando tre fasi: dal lancio del primo modulo di sicurezza (PNOZ) negli anni Novanta e alla diffusione del concetto di sicurezza, negli anni 2000 è la volta della diversificazione del portfolio prodotti, mentre a partire dal 2010 l’attenzione si rivolge al mondo delle normative, con la partecipazione di Pilz ai più importanti convegni sulla sicurezza. Una tappa importante è il lancio della Business Unit Service, una realtà con una vita propria. Oggi la Divisione contribuisce per il 15% al fatturato del gruppo. L’attività è incentrata sulle normative, sulla consulenza (analisi dei macchinari e delle linee produttive) con l’obiettivo di attuare nel concreto i concetti legati alla sicurezza nel mondo produttivo, offrendo soluzioni tecniche che combinano la sicurezza con la produttività. Pilz Italia sviluppa la propria strategia su piani quinquennali; quello avviato nel 2015 è focalizzato sulla verticalizzazione e la segmentazione del mercato in funzione dei settori applicativi e la riorganizzazione della forza di vendita in quest’ottica. Anche l’ampliamento della gamma di servizi fa parte di questo piano.
Bogo ha parlato anche di formazione, un tema al quale Pilz Italia dedica un’attenzione particolare. Il progetto CMSE (Certified Machine Safety Expert) ne è un esempio! Si tratta di un percorso formativo che si conclude con un esame certificato da TÜV NORD ed è un vero biglietto da visita per le competenze Pilz! E nel futuro? Ci sarà sempre più Industry 4.0! “ Pilz – ha ricordato Bogo – è stata tra le prime aziende a sostenere il progetto fin dall’inizio, nel 2010, focalizzandosi sullo sviluppo di nuovi prodotti all’insegna della customizzazione a monte del processo produttivo, tramite la digitalizzazione. L’altro passo è aiutare i clienti a seguire lo stesso percorso.
Riconosciuto l’apporto della filiale italiana in termini di creatività
Susanne Kunschert, oggi alla guida della casa madre, ha sottolineato l’evoluzione costante che ha caratterizzato la storia di Pilz. Dalle origini, attraverso il percorso di internazionalizzazione (oggi sono quaranta le sussidiarie a livello mondiale) fino alla realtà di oggi, con Pilz che si pone come solution provider in automation technology in un’ottica di Industry 4.0.
“Attualmente ci stiamo concentrando sul tema della digitalizzazione – ha affermato Susanne Kunschert -. Desideriamo migliorare la produzione in modo sostenibile e, parallelamente, la vita lavorativa. Le nuove tecnologie dovrebbero aiutare le persone a lavorare in modo più efficiente, sicuro e, nello stesso tempo, più semplicemente… Penso che la trasformazione digitale dovrebbe porsi, in ultima analisi, questa domanda: “Cosa è davvero utile alle persone e cosa non lo è? La tecnologia è fatta per servire le persone, non viceversa”. La Kunschert ha anche sottolineato l’importanza della filiale italiana in termini di contributo creativo. “Pilz Italia – ha concluso – fornisce costantemente nuove idee e nuovo impeto, che hanno un’influenza significativa sugli sviluppi del Gruppo Pilz.