Una rappresentanza di settore sempre più forte
di Assunta Galbiati, Presidente Assiot
Un nuovo contesto in cui operare per una nuova e più forte rappresentanza di settore: è questo l’obiettivo del progetto di fusione con ASSOFLUID, già approvato dal Consiglio Direttivo, che verrà ufficializzato nei prossimi mesi. Un progetto che darà continuità alla proposta che ha caratterizzato l’attività delle due associazioni in questi ultimi anni e che varrà anche per gli altri attori che vorranno aderire in futuro, enfatizzando le specificità di ognuno ma, nello stesso tempo, generando valore aggiunto grazie alla sinergia delle diverse tecnologie coinvolte. In questo scenario una riflessione è d’obbligo: se il ruolo di supporto offerto dalle associazioni di categoria è sostanzialmente quello originario, le modalità in cui le attività vengono portate avanti devono essere continuamente riviste in base alle mutate esigenze del settore. Un settore caratterizzato da “eccellenze” e dove la specializzazione rappresenta il marchio di fabbrica di molte aziende. Il Gruppo Galbiati, di cui sono alla guida, è un esempio. Tuttavia spesso non siamo in grado di valorizzare questo aspetto. Noi italiani abbiamo un’innata capacità di capire i problemi, di immedesimarci nelle esigenze del cliente e di sviluppare soluzioni industrializzate che si impongono come eccellenza assoluta in tutto il mondo. Ma questa capacità va valorizzata; noi stessi dobbiamo crederci fino in fondo affinché anche i nostri clienti la possano riconoscere, anche dal punto di vista economico. È in gioco la competitività delle nostre aziende e la nostra permanenza ai vertici della manifattura mondiale. Sviluppare know-how adeguato è fondamentale per tutti e per il nostro paese si tratta di una sfida epocale. Ma, per vincerla, occorrono le persone e gli strumenti adatti. Ecco perché la riqualificazione e l’aggiornamento delle competenze è una priorità. Dobbiamo agire subito per individuare le competenze da sviluppare in modo da avere lavoratori pronti per l’impresa del futuro. Il ruolo delle aziende associate che hanno già attuato programmi di formazione efficaci può essere importante in termini di condivisione. Dobbiamo superare gli individualismi per convergere su soluzioni che rispondano a problemi comuni. In altre parole, mi auguro che si possa arrivare a un progetto di formazione condiviso tra gli associati, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse a beneficio dell’intero comparto. Come ho già detto, è mia intenzione dare continuità alla proposta che ha caratterizzato l’associazione fin qui, e vorrei che anche questa rubrica continuasse ad essere a “gestione condivisa”. Pertanto passo la parola alla neo eletta Consigliere ASSIOT Elisa Brescianini, invitandola fin d’ora a fare altrettanto con chi riterrà opportuno coinvolgere.