Verso la trasformazione digitale
L’edizione 2018 di SPS IPC DRIVES Italia avrà luogo a fine maggio, sempre nel quartiere fieristico di Parma. Lo scorso Dicembre, con una conferenza stampa, l’organizzatore della manifestazione Messe Frankfurt ne ha anticipato i contenuti che saranno focalizzati su trasformazione digitale, innovazione e formazione.
di Silvia Crespi e Fabrizio Dalle Nogare
Il “laboratorio 4.0” d’Italia è pronto a riaprire i battenti. Così è stata definita, infatti, SPS IPC Drives Italia nel corso della conferenza stampa di presentazione, a Milano lo scorso 14 dicembre.
L’edizione 2018 della manifestazione – l’ottava per quanto riguarda l’Italia – è in programma alla fiera di Parma dal 22 al 24 maggio.
Formazione, digitalizzazione e innovazione sono le parole chiave della prossima edizione, che vedrà, tra le novità più significative, l’ampliamento del quartiere fieristico con un percorso dedicato alla Digital Transformation e un nuovo padiglione intitolato Digital District (DD), che accoglierà tutti i principali player del mondo Digital, Software e Cyber Security. Potenziata, rispetto alle precedenti edizioni, l’offerta di soluzioni di intelligenza distribuita, integrazione con robotica, interconnessione e standardizzazione, Big Data, Analytics, IoT, sistemi di visione e misura, simulazione evoluta, integrazione hardware/software.
Si punta a una crescita del 10% per l’ottava edizione
“È sorprendente la capacità che SPS Italia ha di adattarsi ai trend tecnologici e di mercato a ogni nuova edizione e sulla base dell’andamento positivo delle adesioni ci sentiamo di annunciare una previsione di crescita finale del 10%”, ha detto Donald Wich, AD di Messe Frankfurt Italia presentando l’evento.
Fabrizio Scovenna, presidente di ANIE Automazione, ha sottolineato il ruolo sempre più centrale della manifestazione nel panorama italiano, che ha certamente giovato del Piano Industria 4.0 promosso dal governo. “La fiera SPS Italia è diventata un punto di riferimento imprescindibile per il mercato italiano dell’automazione e la nostra associazione ha avviato da molti anni un percorso di collaborazione e di crescita con Messe Frankfurt Italia che ha portato alla creazione del Forum Meccatronica e alla rivitalizzazione del Forum Telecontrollo”.
Il professor Giambattista Gruosso del Politecnico di Milano ha quindi presentato i risultati dell›Osservatorio “Mappatura delle Competenze Meccatroniche”, quest’anno dedicato alle Marche. “Abbiamo notato che anche il mondo dei servizi guarda con maggiore attenzione ai temi dell’automazione, diventando quasi una nuova via alla meccatronica, non solo di processo o di macchina, ma anche al servizio di mercati e clienti”, ha detto il coordinatore dell’indagine.
Fare Cultura 4.0: più spazio ai progetti di formazione
Gli organizzatori di SPS Italia danno ampio spazio anche alla formazione, con il coinvolgimento di istituti tecnici e università, incubatori e start up. A tutto ciò si aggiunge l’impegno delle associazioni di categoria partner dell’evento – oltre ad ANIE Automazione e AIdAM, anche ASSOFLUID, ASSIOT e ANIMA – che saranno nell’area della Cultura 4.0 con progetti dedicati e desk informativi. “Gli investimenti sulle persone e sulla conoscenza vanno fatti in periodi positivi come quello attuale”, ha aggiunto Domenico Di Monte, presidente di ASSOFLUID. “Si parla spesso di tecnologie abilitanti, ma il vero fattore abilitante è l’uomo: non possiamo pensare a un reparto 4.0 in aziende che non siano ‘4.0’ o inserite in una filiera ‘4.0’. Per ottenere tutto ciò è necessario che la conoscenza sia pervasiva; in quanto luogo di scambio di conoscenze e competenze, SPS è un’occasione di formazione”. Ha insistito sulla formazione anche Fabrizio Cattaneo, segretario di ASSIOT, sottolineando come “la sete di know-how 4.0 nel settore sia molto importante, come dimostrano i progetti di formazione promossi da aziende di primo piano. Pensiamo a Carraro, Oerlikon Graziano o a Bonfiglioli, quest’ultima impegnata in un vasto progetto di re-training per la formazione continua e la conversione delle competenze dei dipendenti”.
Presentato un White Paper sul software industriale
Nella seconda parte della mattinata, ampio spazio è stato dedicato a un’interessante tavola rotonda focalizzata sul software industriale nell’era 4.0. Moderato da Marco Vecchio, Segretario di ANIE Automazione, l’incontro ha rappresentato l’occasione per presentare il White Paper “Il Software Industriale 4.0” (disponibile anche online sul sito dell’Associazione) sui benefici derivanti dall’utilizzo di soluzioni software avanzate. La sua stesura è a cura del Working Group Software Industriale di ANIE Automazione, il Gruppo costituito proprio per occuparsi in modo specifico di questi temi e supportare la crescita culturale delle aziende sui temi 4.0 e sul ruolo del software industriale in questo contesto.
Oltre all’attualità dell’argomento (il software è il fattore abilitante della quarta rivoluzione industriale), la tavola rotonda ha destato interesse non solo per la presenza numerosa di relatori nel panel, ma per la loro eterogeneità: comprendeva infatti esponenti di aziende manifatturiere, così come di aziende del mondo dell’automazione e del mondo ICT, soggetti diversi che oggi vengono chiamati a collaborare in modo sempre più stretto.
La centralità del software industriale e il suo ruolo “aggregante” tra il mondo ICT legato ai processi di business e il mondo dei processi operativi delle aziende determina, infatti, che i player di riferimento siano decisamente eterogenei. Come affermato da Fabrizio Scovenna, Presidente ANIE Automazione “Oggi i sistemi informativi sono il motore dell’evoluzione del manufacturing e il concetto di fabbrica intelligente e digitalizzata, sintetizza tale ruolo. La connessione IT/OT, i Big Data, gli Analytics, così come i concetti di virtualizzazione, validazione, simulazione, prototipazione, intelligenza artificiale, ecc., sono tutti elementi caratterizzanti ed essenziali per implementare al meglio la trasformazione digitale nell’industria e non solo. L’investimento in infrastrutture IT si configura sempre più come una delle leve principali per garantire alle aziende manifatturiere l’efficienza e l’efficacia necessarie alla loro stessa sopravvivenza.”
Industria 4.0 a livello di software
Il software industriale come fattore abilitante delle tecnologie verso la trasformazione dell’Industria 4.0 è inserito nel Piano Calenda. Il White Paper di ANIE Automazione vuole definire linee guida che le aziende possono seguire per attuare, nella pratica, gli investimenti finanziati dal Piano nazionale. Ma cosa significa Industria 4.0 a livello di software? La creazione di efficienza nei processi è solo uno degli obiettivi del software industriale che riguarda, di fatto, anche gli aspetti della progettazione e della ricerca.
La progettazione sta evolvendo rapidamente. La progettazione sequenziale (meccanica, elettrica, PLC) sta tramontando per lasciare spazio a una progettazione “parallela”. Un esempio è rappresentato dal prototipo digitale (o digital twin) che consente di simulare la costruzione e il funzionamento della macchina prima della sua effettiva realizzazione, un approccio che prevede un cambiamento culturale del modo di lavorare.
Nel corso della tavola rotonda è emersa anche l’importanza del software per rendere il prodotto finale collaborativo (prodotti che collaborano con il sistema informativo) o, detto in altri termini, che l’intelligenza software sia insita nel prodotto. Ma non è tutto, l’efficienza di questo deve riflettersi poi nell’efficienza presso il cliente finale.
Tutti i relatori si sono trovati d’accordo nell’affermare che la collaborazione sempre più stretta tra il sistema gestionale aziendale e i vari software presenti in azienda è fondamentale. A questo scopo le aziende dovranno dotarsi di una piattaforma che, il prima possibile, dovrà essere estesa anche all’esterno dell’azienda, verso fornitori e clienti. L’importanza della piattaforma è stata ribadita più volte. Tutti i processi dovranno essere integrati sia in senso orizzontale, che in senso verticale: ovvero dal sistema gestionale aziendale alla singola isola di lavoro e viceversa.
Tutto quanto detto sopra vale indubbiamente anche per le PMI, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Le PMI rappresentano un potenziale enorme per il software industriale e le PMI italiane, secondo quanto asserito nel corso della Tavola Rotonda, sarebbero decisamente “pronte al salto”, un salto che anche il piccolo imprenditore oggi può gestire lavorando però, da subito, in un’ottica di piattaforma. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso nel corso del dibattito che ha toccato altri argomenti importanti come la user ability, sempre più in primo piano, o la Cyber Security, un altro tema di scottante attualità.
Come ha affermato Fabio Massimo Marchetti, Presidente del WG Software Industriale, in conclusione dei lavori, questa tavola rotonda è stata il primo passo verso la creazione di un forum dedicato al software industriale. Il WG sta collaborando con alcuni importanti atenei italiani alla definizione di modelli di calcolo del ROI con riferimento ad aree applicative specifiche; oltre ad attivare tutte le iniziative necessarie per sostenere le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese italiane, a comprendere e utilizzare gli acceleratori di ROI attualmente disponibili (incentivi di legge).