Un’offerta integrata a “tutto tondo”
Pur progettando e realizzando macchinari e impianti di grandi dimensioni, MCM continua a sviluppare soluzioni su misura per le piccole aziende, caratterizzate da macchine in configurazione stand-alone e da isole di produzione facilmente inseribili nelle officine produttive degli OEM e dei contoterzisti.
di Sara Rota
La presenza in BI-MU dell’italiana MCM – Machining Centers Manufacturing ha avuto un significato ben preciso per l’azienda perché correlato con il legame che la società ha stretto con il mercato italiano. “Da tempo ci siamo affermati come interlocutori potenzialmente unici per la fornitura di linee di produzione e di soluzioni di processo innovative, adottate da grandi gruppi in tutto il mondo in settori come l’automotive, l’aerospace e la meccanica generale. Ma non abbiamo dimenticato la nostra storia, che in 40 anni di attività ci ha portato a sviluppare una cultura aziendale al servizio della piccola e media impresa italiana”, ha spiegato Gian Luca Giovanelli, CEO di MCM. “Pur progettando e realizzando macchinari e impianti di grandi dimensioni, MCM continua a sviluppare soluzioni su misura per le piccole aziende, caratterizzate da macchine in configurazione stand-alone e da isole di produzione facilmente inseribili nelle officine produttive degli OEM e dei contoterzisti. Si tratta di un portafoglio di offerta che, in considerazione della propria facilità di conduzione, consente anche di implementare strategie di lavorazione in turni non presidiati e assicura rapidi ritorni dell’investimento. Parliamo di soluzioni che, supportate dai nostri consolidati software di automazione flessibile, fiore all’occhiello del prodotto MCM per la loro versatilità e fruibilità, nascono già improntate alla filosofia Industry 4.0. Sono cioè in grado di ricavare e analizzare dati, secondo i concetti di produzione più avanzati, grazie anche alla sensoristica integrata nelle macchine. Oltre a questo i macchinari e i sistemi MCM beneficiano di servizi di supporto al prodotto e al cliente che si distinguono per l’attenzione, la sollecitudine e la sensibilità ai problemi e alle necessità delle imprese italiane”. Oltre al continuo sviluppo di soluzioni destinate a grandi siti produttivi, MCM ha in programma di potenziare sempre più la proposta per le piccole e medie imprese del manifatturiero italiano proseguendo nella propria crescita, che ha portato la società a raggiungere un organico di 300 persone nel 2017 per un fatturato di 78 milioni di euro, e destinati come dice Giovanelli “a sfiorare i 100 milioni nel 2018, stando agli ultimi forecast”.
Lavorare su cinque assi simultanei ogni materiale metallico
Protagonista dello stand MCM in BI-MU è stata una testa tilting birotativa per la lavorazione a cinque assi simultanei su ogni tipo di materiale metallico. La testa rappresenta una sintesi dell’esclusiva capacità tecnologica dell’azienda piacentina, un patrimonio continuamente alimentato dalla stretta collaborazione con l’utilizzatore finale e dalla profonda conoscenza delle tecnologie di processo. La testa, contraddistinta da grandi dimensioni e da importanti caratteristiche meccaniche e cinematiche, può equipaggiare macchine di grandi dimensioni della gamma Jet Five. L’esempio visto in fiera rappresentava uno degli elementi strategici di una commessa di sei centri di lavoro Jet Five per il cliente Airbus, destinati alla produzione di longheroni in titanio per gli aeromobili A320NEO e A330NEO. In fiera erano anche presenti i componenti lavorati che hanno espresso la capacità dei centri di lavoro MCM nel risolvere le più svariate esigenze applicative nei diversi settori industriali.
Disponibile in configurazione bipallet, multipallet o FMS
In rappresentanza di un’offerta davvero ampia – che comprende centri di lavoro, automazione flessibile, integrazione di sistemi, software di gestione e tecnologie di processo – in questo articolo focalizziamo l’attenzione sul centro di lavoro Clock 1200. Per la sua messa a punto, MCM ha pensato a un design che coniuga flessibilità, dinamiche elevate, rigidità e precisione. L’idea della macchina si basa su concetti classici come l’impostazione a “T” con montante a movimento trasversale e la tavola portapezzo a movimento longitudinale. A secondo delle specifiche esigenze di utilizzo, Clock 1200 può essere fornita in configurazione bipallet, multipallet o FMS. La grande flessibilità che identifica questo tipo di macchina ne permette l’integrazione con la maggior parte dei sistemi di automazione. Il basamento della macchina è integrale, progettato per garantire nel tempo una rigidezza adeguata al mantenimento della geometria macchina. Il design degli assi assicura un posizionamento ottimale di guide e viti in modo da garantire ridigità e dinamica elevate. La posizione fortemente inclinata delle guide asse X sommata alla posizione centrale e baricentrica della vite asse Y ne sono rilevanti esempi. Grande attenzione è stata dedicata anche alla gestione dei comportamenti termici (motivo per cui la struttura è termosimmetrica) finalizzati a garantire elevata stabilità nel tempo. Grazie alle sue caratteristiche costruttive e prestazionali, il centro di lavoro orizzontale Clock 1200 trova impiego ideale in svariati campi applicativi, dall’automotive all’aerospaziale. In termini di area di lavoro, la corsa X è pari a 1.200 mm, Y 1.100 mm e Z 1.000 mm (4 assi) o 1.200 mm (5 assi). La velocità di avanzamento rapido è pari a 60 m/min, mentre le accelerazioni sono di 7 m/s2. Questo tipo di macchina è dotata di un pallet e di tavola girevole (quarto asse continuo) con dimensione 630×630 mm e 630×800 mm con un carico massimo ammesso di 1.500 kg. La macchina può essere equipaggiata con mandrino con regime massimo di rotazione 10.000 giri/min (attacco HSK 100 e ISO 50) azionato da un motore con potenza 70 kW. In caso di attacco utensile HSK 63 e ISO 40, la potenza del motore mandrino scende a 36 kW per raggiungere un regime di massimo di rotazione rispettivamente di 15.000 e 10.000 giri/min.
Una dimensione strategica al controllo e alla gestione integrata degli impianti
Il centro di lavoro orizzontale Clock 1200 può essere governato da un controllo numerico Siemens Sinumerik 840D SL, Fanuc 30i/31i B5 oppure D.Electron Z32 Florenz. Per controllare invece gli impianti ad automazione flessibile equipaggiabili sulla macchina, MCM fornisce il sistema jFMX (Java Flexible Manufacturing eXecutive). Sviluppato dalla divisione informatica MCE di MCM, jFMX offre una dimensione strategica al controllo e alla gestione integrata degli impianti. Rispetto alle macchine gestite con il solo CNC, i centri di lavoro equipaggiati con jFMX assicurano diversi vantaggi, come migliorare l’autonomia operativa, sfruttare la flessibilità potenziale dei mezzi di produzione, integrare la macchina all’interno di un’officina intelligente, ridurre la necessità di know-how nel personale d’officina. Con il sistema jFMX è possibile anche incrementare la produttività dell’impianto e migliorare il monitoraggio e il controllo del lavoro attraverso l’aumento di ore di lavoro in attività non presidiate. È possibile inoltre pianificare e gestire in maniera automatica la produzione, gestire in maniera integrata le informazioni associate al processo e al controllo qualità, pianificare il fabbisogno e un maggior rispetto dei timing di consegna, il tracciamento dell’esecuzione e il calcolo dei costi di produzione dei singoli pezzi, il restart automatico di processi interrotti o di riprese di lavorazione. Ampia è la dotazione di accessori disponibili con questa serie di macchine alcuni disponibili nella dotazione standard e altri forniti su richiesta (come ad esempio il buffer utensili, l’alta pressione a 80 bar con variatore automatico, il controllo integrità utensile, il sistema di condizionamento liquido refrigerante, l’estensione della capacità del magazzino utensile, il gruppo aspiratore fumi, ecc). Ulteriori personalizzazioni sono disponibili su richiesta.